martedì 10 maggio 2011

Foglio d'album ( riflessioni sul primo maggio).

Vorrei tanto sapere in base a quale legge non scritta la musica sinfonica sia sostanzialmente bandita da manifestazioni sul genere di quella del primo maggio, occupate da beceraggini varie che testimoniano ulteriormente l'incultura predominante oggidì, o dalle canzonette dei soliti cantautori cosiddetti "impegnati" ( soprattutto a rimpinguare il proprio conto in banca!). Va bene che qualcuno mi ha fatto notare che qui a Bologna, nei paraggi della fontana del Nettuno, nel centro storico, c'era la banda "Puccini", ossia una banda cittadina, che suonava brani classici, ma, visto il livello non particolarmente esaltante delle sue esibizioni, non mi sognerei certo di metterla sullo stesso piano di un complesso sinfonico-corale, nè tantomeno di un solido complesso bandistico sinfonico di area anglosassone (tanto varrebbe in questi casi scritturare la Banda Bassotti!). Se si pensa poi che l'ineffabile Beppe Maniglia, che ti manda il cervello in poltiglia, pseudo musicante spaccatimpani (e anche qualcos'altro!), funesta spesso e volentieri il centro storico con le sue pietosissime esibizioni che pure continuano a raccogliere un discreto pubblico di decerebrati  (vorrei però sapere quanti se e quanti siano gli sciamannati che buttano via 10 euro per acquistare i ciddì e i vinili -ohibò- di questo fenomeno da baraccone!), se si pensa, dicevo, che il suddetto, stando a quanto lessi parecchio tempo addietro in un numero del quotidiano "Il Bologna", avrebbe oltre che a una laurea in psicologia, anche un diploma di conservatorio, tanto più che suo padre sarebbe stato primo oboe dell'orchestra del Comunale, oltrechè amico del direttore d'orchestra Arturo Toscanini (ma sarà poi vero tutto ciò?), considerando il miserrimo risultato complessivo, mi viene da dire ma quanto spreco gettare tutto questo alle ortiche! Insomma da un padre oboista si è generato un figlio trombone! Ecco perchè Bologna è stata designata dall'Unesco capitale mondiale della musica! E io, deficiente che non sono altro, che non l'avevo ancora capito! Tanto più che qualcuno mi ha vociferato che persino il maestro Riccardo Muti avrebbe acquistato una musicassetta del sommo plantigrado (forse in seguito a qualche notte brava di troppo in riviera?). Ma adesso basta con simili facezie e torniamo a parlare dell'assenza della musica sinfonica in occasione del primo maggio; assenza ingiustificata in quanto ci sarebbe almeno una partitura musicale ad hoc per questa ricorrenza, ossia la sinfonia n.3 di Dimitri Shostakovich intitolata appunto "Il primo maggio" per coro e orchestra, della durata di circa mezz'ora, composta nei primi anni trenta e in bilico fra fervori rivoluzionari ed esperimenti modernisti, che doveva far parte inizialmente di un vasto ciclo di composizioni intitolato al calendario delle ricorrenze rivoluzionarie, tant'è che la sinfonia che la precede cronologicamente, ossia la sinfonia n.2 pure essa per coro e orchestra, ma più breve, ossia della durata di circa una ventina di minuti e comprendente nel suo organico una sirena di fabbrica, normalmente sostituita nelle esecuzioni da una combinazione di strumenti a fiato, e intitolata appunto "Rivoluzione d'ottobre", poi alla fine, forse anche in seguito alle tormentate vicissitudini personali del compositore, il progetto si arenò, tanto che le altre 2 sinfonie "rivoluzionarie" di Shostakovich, ossia la n.11 "L'anno 1905" e la n.12 "L'anno 1917", vennero composte nella seconda metà degli anni cinquanta. Ma, tornando alla sinfonia n.3 (e lo stesso discorso è grosso modo applicabile anche alla n.2), il brano, pur non essendo tra i migliori del compositore, viziato com'è a tratti da una certa convenzionalità retorica, è comunque di bell'effetto complessivo e meriterebbe senz'altro di essere conosciuto di più oltrechè di essere eseguito più spesso in pubblico, per cui non sarebbe affatto un'idea malvagia il ricordarsene in simili occasioni. A chi comunque volesse colmare una simile lacuna, segnalo che in questo periodo è reperibile nei negozi specializzati una recentissima edizione discografica economica al prezzo di 6.90 euro, della Naxos, di questo brano accoppiato alla folgorante sinfonia n.1 dello stesso autore, con il coro e l'orchestra reale filarmonica di Liverpool diretta da Vassily Petrenko, facente parte di un'erigenda integrale sinfonica di cui sono già usciti altri volumi, già recensiti più che positivamente dalla stampa specializzata. Per concludere una notazione storica a parte: dovete sapere che quella che viene definita la cosiddetta "rivoluzione d'ottobre", ossia, per essere precisi del 25 ottobre 1917, è in realtà avvenuta il 6 novembre di quell'anno, poichè in Russia all'epoca si adottava ancora il calendario giuliano, differente da quello occidentale, che la stessa Russia adotterà di lì a poco. Inoltre a chi fosse interessato all'argomento consiglio di visionare il film di Sergei Eisenstein "Ottobre", film muto in bianco e nero del 1926, dal taglio innovativo e quasi documentaristico, con delle scene di massa particolarrmente impressionanti; tra l'altro ne esiste una versione sonorizzata proprio con musiche di Shostakovich. A risentirci alla prossima occasione!