...c'è poco da dire, ahimè! L'unico ente lirico che se ne è ricordato è stato il teatro di Cagliari, ad aprile, con "La campana sommersa", per il resto non ho notizia di altro! Quanto a Bologna non si smentisce, purtroppo, l'unica esecuzione di cui ho notizia (avendola anche registrata in loco, tra l'altro) è stata quella della breve terza suite per archi da "Antiche arie e danze per liuto", avvenuta lo scorso 3 giugno, per mano del gruppo strumentale de "I Solisti di San Valentino", all'interno di un concerto svoltosi nel tardo pomeriggio in una chiesa di via della Grada, nel centro storico della città, al cospetto di un pubblico sparutissimo (sembrava quasi una cerimonia per pochi intimi), anche per via di un colpevolissimo ritardo nell'affissione delle (pochissime) locandine da parte dell'irresponsabile di turno (il quale, bolognese anch'egli - sic! - ed incompetente di natura in materia musicale, ha voluto funestare ulteriormente la faccenda, leggendo pubblicamente le note di sala, prima dell'inizio del concerto e non pago di ciò, aggiungendovi anche del suo, volendo strafare come suo solito, ovvero diversi strafalcioni anche a riguardo dello stesso Respighi, ma tant'è!), ma per il resto non mi risulta affatto che alcuna istituzione musicale del luogo, abbia in programma qualsivoglia esecuzione di lavori dell'insigne musicista bolognese, almeno nel corso di quest'anno e vorrei tanto essere smentito in proposito! Se penso a quello che è stato fatto a Torino, di recente, per il "Festival Casella" (Alfredo Casella, collega e contemporaneo di Respighi, come lui facente parte della cosiddetta "Generazione dell'Ottanta", assieme al parmense Ildebrando Pizzetti ed al veneziano Gian Francesco Malipiero; inoltre, proprio nel mese corrente, dovrebbe aver luogo, con i complessi del "Regio" diretti da Noseda, la prima incisione assoluta della "Missa pro pace", ultima composizione -1942/43- dello stesso Casella, per conto della casa discografica inglese Chandos), ritornando a Bologna, c'è veramente poco da stare allegri, ma è tutto stramaledettamente nella norma, ovviamente! Soltanto Parma con Pizzetti, forse fa ancora più schifo di Bologna, ma c'è da dire che, in una regione sordidamente sinistrorsa come la nostra, nei confronti di Respighi e dei suoi colleghi, pesa ancora il fattore della loro (molto) relativa compromissione col regime fascista (peraltro condivisa con la gran parte degli italiani all'epoca, la stragrande maggioranza dei quali disinvoltamente convertitisi al comunismo, ossia divenuti "compagni", al termine del secondo conflitto mondiale), facendo sì che squallide piccinerie di natura sporcamente politica ne offuschino gli innegabili meriti in ambito artistico, tutt'ora, almeno in questo paese squallidamente ipocrita e codino! A suo tempo, stupidamente ed ingenuamente, ho anche tentato di interessare ad un lavoro poco conosciuto del compositore bolognese, che ritengo essere la summa assoluta del suo pensiero compositivo, il rappresentante degli studenti del locale conservatorio, un giovane avvocaticchio meridionale, ovviamente senza alcun successo! Varrebbe il famoso detto "nemo propheta in patria", ma se Respighi ed i suoi colleghi, fossero stati dei mediocrissimi e sedicenti "artisti di sinistra", allora sì che sarebbero continuamente incensati e ricordati ben oltre il limite della decenza, dagli attuali, stupidi reggenti, che non possono naturalmente capire alcunchè di faccende musicali! Ed allora teniamoci ben stretto Giovanni Allevi, è proprio quello che ci meritiamo! Bologna fogna!