domenica 4 giugno 2017

La testa nel pallone.

Ingenuamente, per tantissimo tempo, non mi capacitavo del perchè di orari così stranamente anticipati da parte degli enti lirici nostrani, anche nel caso di opere non particolarmente lunghe (so che, per motivi sindacali, il tutto si deve concludere entro e non oltre la mezzanotte, altrimenti scattano gli straordinari) e quindi senza rischi di sforamenti. Ma leggendo la recensione, a firma di Sandro Compagnone, dell' "Elektra" di Richard Strauss diretta da Jurai Valçuha al San Carlo di Napoli, comparsa sul numero di maggio (sto cominciando a pensare, però, anche sulla base della precedente recensione de "L'incantatrice" di Ciaikovski, che questa pubblicazione abbia dei tempi di chiusura assai più ravvicinati della media delle riviste del genere, rispetto all'effettiva comparsa in edicola, se è così, tanto di cappello!) del mensile nostrano "l'opera" - international magazine (?????) - così recita il frontespizio sulla copertina dell'amena pubblicazione (sic!) -, il motivo, purtroppo, l'ho ben capito, anzi sono così scimunito da dimenticarmi sovente che, codesto sguaiatissimo paese è palesemente, autenticamente devoto ad una sola "vera" religione: il dio pallone, autentica "arma di distrazione di massa" come il potere vigente ha ben compreso (garantendosi in tal guisa la sua imperitura permanenza) che pervade ogni ambito, compreso quello musicale, non essendo quest'ultimo certo un compartimento stagno, ovvero immune dalle devianze contemporanee, tutt'altro! Come tutt'ora verificabile sul sito del teatro, le recite dell' "Elektra" si sono avute domenica 9 aprile alle ore 19 (con diretta di Radiotresuite, che purtroppo mi son perso), martedì 11 alle 20, mentre giovedì 13 e sabato 15 le recite principiavano alle 18. Francamente, essendo l' "Elektra", un atto unico (senza intervalli, quindi) che dura mediamente all'incirca un'ora e tre quarti, minuto più, minuto meno (anche tenendo conto dei tagli che usualmente si praticano dal vivo, comunque la durata complessiva di un'esecuzione integrale essendo ben inferiore al paio d'ore), mi sembrava stupidamente assurdo iniziarla ad orari così avanzati o forse i napoletani vanno a letto con le galline, oppure hanno premura di fiondarsi in discoteca, o di abbandonarsi alle gozzoviglie e/o al meretricio? Bah, chissà! Ed invece, leggendo l'articolo in questione, ecco svelato lo squallido arcano, che in realtà tale poteva risultare soltanto ad un fesso come il sottoscritto, immune, ahilui, alla "pallonite acuta" (che, insieme alla "pelandronite acuta", costituisce il cancro, forse anzi è più una metastasi, di una nazione allo sbando totale qual'e l'italietta odierna)! Eh già, la scelta di orari d'inizio così bislacchi,prima rappresentazione compresa, era evidentemente condizionata da quelli delle partite di calcio trasmesse in televisione in quei giorni, non si poteva quindi costringere i melomani locali ad una scelta "dolorosissima" (ma và!) fra la partita e l'opera (con prevedibilissima vittoria schiacciante della prima), non si poteva perciò "rischiare" di trovarsi il teatro completamente vuoto (certezza grrr...anitica, direi in questo caso), anche perchè, magari, fra i più desiderosi di non perdersi le evoluzioni degli dei del pallone, c'erano pure le maestranze del teatro, sovrintendenza compresa e perchè no! Ma, come si evince dal resoconto, credo relativo alla recita di domenica 9 aprile, tutto questo non è bastato evidentemente a rassicurare i melomani (?) pallonari del luogo, tant'è che alcuni di essi sono schizzati via come bolidi dai loro posti, ben prima degli accordi finali dell'opera, altri invero fiondandosi velocemente all'uscita, appena calato il sipario, nel timore di perdersi anche una sola frazione di secondo delle "imprescindibili" piroette dei divetti della palla! E pensare che, oltretutto, a detta del recensore, si era anche trattato di una bella edizione di questo lavoro particolarmente impegnativo, in primis in virtù del direttore d'orchestra (ma visto il soggetto coinvolto, non stento a crederlo affatto e ciò acuisce in me il rimpianto per essermi perso la diretta radiofonica), altro che dar le perle ai porci! Purtroppo l'episodio in questione temo che sia indice di un qualcosa che travalica stavolta l'ambito locale e che sia estendibile all'intero territorio nazionale. Mi ricordo, anni fa, di una "Tosca" di Giacomo Puccini dal Maggio Fiorentino, altra opera non lunghissima, 3 atti con 2 intervalli sì, ma meno di 2 ore complessive di musica anche in questo caso, con inizio (e relativa diretta radiofonica) alle 18, solo per fare il primo esempio che mi viene in mente! Qualche "partita" (non in senso musicale, ovviamente!) in vista, pure quella volta? E quante volte gli orari d'inizio degli spettacoli d'intrattenimento in generale, sono asserviti alle "sacrosantissime" esigenze del dio pallone e dei suoi fedelissimi officianti ed adepti? Ed in che percentuale? Continuiamo pure a meritarcelo, questo squallidissimo paese, lamentandocene ipocritamente, mi raccomando (del resto, or ora mi sovvengo che persino lo svolgersi del cinema estivo in Piazza Maggiore a Bologna, è stato ripetutamente asservito all'andamento dei campionati di calcio nazionali ed internazionali, nel corso degli anni)! - P.S.: mi sono successivamente rammentato pure che, riandando con la mente indietro nel tempo di almeno un trentennio abbondante, nel periodo in cui ero abbonato al cartellone di musica e prosa del Teatro Bonci di Cesena, quando mi beccavo, per una parte degli spettacoli, il turno della domenica pomeriggio, c'era sempre qualche idiota, fra il pubblico della platea, che portava seco la radiolina pur di non perdersi i resoconti delle partite calcistiche, accendendo l'apparecchio non solo durante gli intervalli, ma talvolta anche nel corso della rappresentazione (magari, ma non sempre in questi casi, con l'ausilio dell'auricolare, più spesso tenendo semplicemente un orecchio letteralmente incollato all'altoparlante dell'apparecchio), sic! Per cui, in realtà, non dovrei meravigliarmi affatto di episodi come quello del San Carlo! Tutto stramaledettamente nella norma!