La mia idea balzana di fuga a costo zero non la ho affatto abbandonata. In questo periodo mi sto isolando sempre più in me stesso come è inevitabile, consolandomi con quello che passa la radio in queste serate, visto che grazie ai vari festival musicali in giro per il mondo, anche quest'anno promette di essere prodiga di trasmissioni musicali, nonostante i tempi grami, unico sollievo per i poveri tapini senz'arte nè parte come il sottoscritto. D'altra parte, l'estate è il periodo più opportuno per abbandonarsi alle idee più stupide e assurde come quella che da tempo mi frulla nella mia testa bacata, per ovvie ragioni climatiche. Mi dispiace solo di non avere più lo stimolo di sproloquiare di faccenduole musicali come ho fatto in precedenza, ma in questo periodo mi sento proprio un vuoto a perdere, incapace di stimolare l'interesse altrui. Nel mio piccolo continuo comunque a sperare che, in un modo o nell'altro, mi torni la voglia di trastullarmi con questo sito, sia pure a livello di semplice passatempo, senza aspettarmi alcunchè da niente e da nessuno. Purtroppo nel mio caso si finisce regolarmente per risultare patetici e tediosi, non essendo altro che uno sfogo personale senza alcun costrutto, lo scritto che sto stilando in questi istanti di totale solitudine, tutto nella norma, quindi. Per quanto possa risultare assurdo, l'unica mia autentica preoccupazione, è quella di riuscire a non perdermi la diretta radiofonica ad agosto, del 'Guillaume Tell' dal Festival Rossini di Pesaro ad agosto, stante le rarissime occasioni che si hanno di ascoltarlo in lingua originale e in versione più che integrale, se come nel '95 includeranno anche le danze supplementari inedite espunte dall'autore stesso precedentemente alla prima assoluta, visto che quando Pappano lo ha eseguito a suo tempo, coi complessi di Santa Cecilia, ha tagliato una mezz'ora abbondante di musica!