Rachmaninov: concerto n.2 per pianoforte e orchestra in do min. op.18 / 2 preludi per pianoforte: in do diesis min. op.3 n.2, in mi bem. magg. op.23 n.6 - Byron Janis / orchestra sinfonica di Minneapolis / Antal Dorati - disco Mercury SR 90260 (P) 1960 - registrato lunedì 18/4/1960, Northrop Auditorium, Minneapolis, prod. Wilma Cozart-Fine, ing. del suono e superv. tecn. C. Robert Fine, tecn. del suono Robert Eberenz, master. George Piros - uscito in edicola martedì 28/5 - Fedeltà del dorso della custodia e delle etichette del disco sempre più relativa, ahinoi - Affermazione errata a pag.2 del fascicolo allegato: "Nel successo cinematografico 'Shine', il padre possessivo e geloso di Sergei Rachmaninov, ...", trattasi in realtà del padre del protagonista, ovvero del genitore di David Helfgott! Inoltre, fra le versioni discografiche consigliate del 2° concerto, non metterei certo quella indicata a pag.5, riquadro a destra (Ashkenazy/LSO/Previn - Decca), che soffre di uno squilibrio sia interpretativo, con un buon solista ma con una direzione prosaica, sia sonico, con il pianoforte troppo ravvicinato e l'orchestra troppo schiacciata e retrocessa, almeno nella ristampa su cd, un'incisione non all'altezza del nome Decca. Molto meglio, sotto tutti i punti di vista, l'altra versione, segnalata sul riquadro a sinistra (Rubinstein/CSO/Reiner) - A livello interpretativo e sonico, questo è il titolo Mercury che più mi ha convinto, fra quelli fin qui proposti, nonostante i criteri adottati per la rimasterizzazione, mi lascino più perplesso a livello concettuale (conversione da nastro analogico in digitale DSD, successiva transcodifica in digitale PCM e riconversione in analogico), ma quello che più conta alla fine è il risultato sonoro, decisamente ottimo nel suo complesso. Peccato che a guastare la festa concorra una qualità dello stampaggio mediocre, in particolare con un canale destro un pò troppo crepitante e con frequenti rumori impulsivi, non addebitabili alla testina in mio possesso, come ho potuto successivamente verificare, in aggiunta a bave di stampaggio in corrispondenza del foro centrale, ahi ahi! Bella l'interpretazione di solista, orchestra e direttore, scevra da effettismi di sorta, che rende giustizia alle musiche proposte. Uscendo dal seminato, devo dire che sottoscrivo in pieno le 2 affermazioni riportate a pag.8, una di Lorin Maazel e un'altra di Arthur Rubinstein, che condivido in pieno e a cui rimando (continua)...