Trovo assurda e irritante la censura esercitata da Radiotre, nei confronti dell'invio di sms al loro indirizzo, visto che non solo non vengono pubblicati sul loro sito, quelli anonimi e/o contenenti turpiloquio (e fin qui mi troverei d'accordo), ma anche quelli firmati con tanto di nome e cognome (!) od anche col solo cognome (!!), accettandosi soltanto quelli firmati col solo nome di battesimo (!!!), seguito dalla città di provenienza, in ossequio alla cosiddetta legge sulla privacy (che poi sarebbe la 'riservatezza', per la serie 'parla come mangi', accidenti a Rodotà e compagni), o almeno questa è la risibile giustificazione che adducono (secondo me ci prendono spudoratamente per i fondelli, tanto per cambiare). Ma vogliamo scherzare? Ma se proprio fin da quando si è introdotta questa legge famigerata, al contrario ci ritroviamo sempre più spiati, controllati, angariati, costantemente importunati da cani e porci nel nostro quotidiano privato, siamo sempre più prigionieri, in libertà vigilata, di questo sistema perverso e questi cretini mi vengono a parlare di rispetto della 'privacy', branco di cialtroni ipocriti, oltretutto foraggiati con soldi pubblici (quelli che sarebbero i nostri soldi!), ma mi facciano il piacere! Tra l'altro, nel mio caso, dovendoli firmare semplicemente, col mio nome e la città di provenienza, finisco così con l'essere confuso con un altro 'Gabriele da Bologna', col quale ovviamente non ho nulla a che fare e la qual cosa non mi piace affatto, poichè come si evince anche da questo blog, ci tengo che le mie affermazioni, siano attribuibili senza ombra di dubbio a me soltanto, fossero anche le peggiori castronerie sulla faccia della terra, ho sempre detestato il fatto di vivere in un paese di codardi che, o si firmano con un ridicolo pseudonimo, o si trincerano dietro un pietoso anonimato! Ieri sera, durante la diretta della "Rusalka" di Dvòrak dal Metropolitan, ho sogghignato quando il forum di Radiotre si è per l'ennesima volta trasformato in un insulso pollaio, intasato dagli sms di questi ridicoli narcisisti masturbatori, che disquisivano di scempiaggini, riguardo alla corretta pronuncia di questo o quel cognome slavo, è proprio quello che si meritano quegli scemi di Radiotre! Certo è che se la madre dei cretini è sempre incinta, in Italia non solo fa gli straordinari, ma è addirittura di uno stakanovismo terrificante!!! / Sempre rimanendo in tema, è già da un po' di tempo che ho notato la presenza, nella vetrina del negozio di dischi "Bongiovanni" di via Ugo Bassi, di alcuni dischi della più triviale, insulsa e commerciale musica leggera da basso ventre italiana e internazionale, frammista ai titoli di classica e di jazz! Cui prodest? Poichè il cliente tipico di "Bongiovanni" è un melomane non certo interessato a quella porcheria, mentre al contrario, coloro che la cercano, hanno già altri punti da cui attingere, anche in pieno centro storico, a poca distanza da lì, tenendo conto anche del fatto che nelle varie grosse catene d'elettronica e negli stramaledetti ipermercati della periferia e del circondario te la sbolognano sovente a prezzi stracciatissimi, sarò un perfetto cretino, ma non vedo alcun senso logico in tutto ciò, ma soltanto un sintomo di ulteriore decadenza! Piuttosto l'errore capitale, "Bongiovanni", lo fece parecchi anni fa, quando traslocò dalla vecchia, piccola ma caratteristica sede di via Rizzoli, strategicamente ideale, in quanto vicinissima alle 'Due Torri', all'attuale in fondo a via Ugo Bassi, senz'altro più grande, ma anche più anonima e defilata, con il rimarchevole risultato di vedersi drasticamente ridurre la clientela e non poteva essere altrimenti, inoltre ricorrendo al penosissimo espediente, al fine di 'riempirne' le assai più capienti vetrine, di infilarci sordida paccottiglia pseudo musicale, tipo orridi bustini di compositori, strumentini 'giocattolo' e boiate varie. Va bene che se si pensa a come il sordido Gruppo La Feltrinelli dei compagnucci sinistrorsi della malora, ha ridotto il 'Ricordi Media Stores', proprio all'inizio della stessa strada (causando, tra gli altri, anche la chiusura del bel negozio 'Ricordi' di via Goito, dove si vendevano partiture, spartiti, libri, strumenti musicali e accessori), dove i supporti audiovisivi si trovano in compagnia di videogiochi, agendine, cioccolatini e porcheriole varie, forse era inevitabile che il degrado giungesse fino alle lande di "Bongiovanni". Quella vera e propria associazione per delinquere costituita dal Gruppo La Feltrinelli e Librerie Coop, ha del resto scempiato, imbarbarito e volgarizzato, con la spudoratissima complicità delle autorità locali, anche parecchi esercizi del centro storico di Bologna, nel corso dell'ultimo ventennio, valga per tutti l'esempio della libreria/edicola di via dei Mille, autentico fiore all'occhiello con un bilancio perennemente in attivo quando era "Rizzoli Store", progressivamente depauperata e resa l'attuale ciofeca che è, con un bilancio ovviamente perennemente in passivo (adesso ci si vendono persino i mattoncini Lego!), da quando è caduta nelle grinfie di questa mafia sinistrorsa costituita dal Gruppo La Feltrinelli! Ma che geni tali! Aggiungiamoci l'insopportabile prosopopea dei 'miracolati' che vi lavorano, direttamente proporzionale alla loro incompetenza e il quadro (sic!) è completo! / Di recente ho casualmente letto su un supplemento di "La Repubblica" che, sempre qui a Bologna, l'associazione per delinquere di stampo calamitoso, costituita dal gruppo Coop ed Eatitaly (il cui titolare, Oscar Farinetti, viene descritto come un geniaccio, quasi quasi propongo che gli si conferisca un meritatissimo "Oscar... da bagno!), non bastasse già quello che hanno combinato con l'ex cinema 'Ambasciatori' e la libreria di piazza Galvani, sempre coll'"amichevole" sostegno di Comune e Regione, va da sè (pensate, ci lavorano proprio tutti, come si dice nel supplemento de "La Repubblica", in questi casi auspicherei un poco di sana 'disoccupazione'!), stanno facendo qualcosa di veramente eclatante, gulp! e stragulp! Riporto testualmente: "Sempre i bolognesi stanno preparando una cosa eccezionale. In una vasta area che era usata da magazzini industriali, nascerà una specie di Disneyland della gastronomia (o castronomia?, nota dello scrivente) italiana. Uno spazio espositivo enorme, con stand D.O.P. da tutte le regioni. Decine di ristoranti. C'è lo zampino di Oscar (da bagno) Farinetti, ... ecc. ecc." Poche righe prima, lo stesso cretino de "La Repubblica", l'italo-americano Federico Rampini, ci riferisce che gli imprenditori locali di Bologna gli "sussurrano" all'orecchio che è in atto da mesi un boom strabiliante delle loro esportazioni, verso la Germania in particolare, ma senza specificare di cosa si tratti, gatta ci cova! Ma torniamo alla 'genialata' di Eatitaly e soci, essendo un cerebroleso senza alcuna speranza di recupero, mi chiedo, ma per rispondere alla crisi, si deve per forza puntare al lusso più spudorato, poichè se vi fate un giretto nei paraggi dell' "Ambasciatori", vi accorgerete che Eatitaly non tratta certo generi alimentari di livello popolare, tutt'altro!? Secondo me, quelli di Eatitaly, rappresentano la punta di diamante di un certo modo di pensare vigente in questa cittadella spocchiosetta e provinciale. In effetti in questa città, negli ultimi anni, sono cresciuti gli esercizi dove si vendono esclusivamente articoli costosissimi, ne trovate vari esempi in via Farini, in via Santo Stefano, in via Marconi, per tacere dei negozi griffati che sbucano da ogni dove, soprattutto di quella tipologia che io definirei come "empori del lusso", in altri casi trattasi di cosiddetti "temporary store" non sempre fedeli alla loro denominazione, come quello di via Marconi, che tratta orrido arredamento d'autore e che è lì da un'eternità, tra i suoi articoli avendo anche un'orripilante e costosissimo cagnolino di plastica 'firmato' e all'interno del quale scorsi, passando sul marciapiede, tempo addietro, quel grandissimo deficiente di Pier Ferdinando Casini che si guardava intorno apparentemente estasiato! Uno di questi 'empori del lusso' ha preso il posto di un'altrettanto pretenziosa 'vineria' di recente, in via Rosselli, dove difatti, dopo l'inaugurazione in pompa magna (soprattutto, magna!), non ci si vede un cane che uno, un altro, ancor più di recente, si è inaugurato, in stile 'nozze coi fichi secchi', in quanto non c'era nulla da crapulonar, in via San Felice, dove il fessacchiotto che era con me, è voluto entrare all'interno, facendosi intrattenere dalla garrula e cinguettante proprietaria, la quale ha innanzitutto dichiarato enfaticamente di essere 'una bolognese doc' (in effetti non avevo alcun dubbio in proposito, chissà perchè!), principiando a sproloquiare sulla sua intrapresa! Sulla vetrina campeggiava un bel faccione di Albert Einstein, con tanto di baggianate sottostanti del genere "la crisi è un'opportunità" e corbellerie a gogò! Ma quanto siete geniali e fantasiosi, voi bolognesi doc!!! Qual'è veramente il modo migliore di reagire a questa benedetta crisi? Ma senz'altro abbandonarsi al lusso più sfrenato, evviva l'ottimismo e bando al disfattismo! Giusto e sacrosanto, perdio! Ma rimanendo al fessacchiotto che era con me, un disgraziatissimo individuo che vive in una rugginosa roulotte, parcheggiata nei pressi del cimitero, una volta uscito dal suddetto negozio, mi riferisce tutto estasiato riguardo a una bottiglia di passito dal 'modico' prezzo di 35 eurini (siete mai passati in via Irnerio, di fronte a quel negoziucolo d'abbigliamento che mette i prezzi in 'eurini', o poverini, ma quanto sono cretini!), mi viene spontaneo di proferire: "Bei ladroni!", "Ma guarda, " fa l'emerito fessacchiotto, "che lo fanno proprio loro!", "Come no!", ribatto io "Si mettono a pigiare l'uva personalmente, coi loro delicatissimi piedini!". Dicono che il mondo è bello perchè è vario, quanto vorrei allora che fosse bruttissimo! Qui è tutto un delirio, una convulsione epilettica di massa, Bologna sogna, completamente avulsa dalla realtà! Ergerei a simbolo di questo triste loculo che è Bologna, una Ferrari, da tempo immemorabile ferma in un cantuccio del parcheggio interrato di Piazza 8 agosto (sopra al quale si svolge notoriamente, il mercato de 'La Piazzola'), con il bollo dell'assicurazione abbondantemente scaduto sul parabrezza, con un ceppo a una ruota, probabilmente perchè sotto sequestro, impolverata, deturpata, con evidenti segni di un tentativo d'effrazione, parzialmente cannibalizzata, emblema perfetto secondo me di una città crassamente vacua, vuota ed insulsa come i suoi abitanti, eterni bamboccioni immaturi e smidollati. / Poco tempo fa alla sede del Pd (Parassiti dementi), vicino alla 'Drogheria della Pioggia', erano aperte le nuove iscrizioni e come al solito, in simili occasioni, c'erano frotte di extracomunitari che si accalcavano all'ingresso, manco dessero la tessera per il pane (o forse era proprio così?), certo è che ne avrei proprio abbastanza di assistere impotente alla svendita del mio territorio agli stranieri, per sordidi intrallazzi politici, ma evidentemente la cosa non sembra affatto disturbare i sonni dei placidi e benpensanti borghesi bolognesi, perciò non meravigliamoci, nè tantomeno lamentiamoci se, dopo l'onta di aver avuto un sindaco 'terrone' ( senza dimenticare il passaggio dell'inutile alieno Cofferati),utile idiota della mafia politica locale (sfido chiunque a menzionarmi un'altra città del nord, tantomeno un capoluogo di regione, che abbia un 'terrunciello' come sindaco, così come, al contrario, non mi risulta esservi al sud, alcun centro abitato che abbia un sindaco del nord!), ci troveremo un'extracomunitario, così come un'intera giunta infestata da stranieri di varia provenienza, magari fra un po' ce li troviamo anche come esattori delle tasse e, perchè no, alla Provincia, alla Regione, fino alla Presidenza della Repubblica, in sostituzione del 'decrepito'! Per me l'intera classe politica locale e nazionale è sinonimo di 'Traditori della Patria', meritevole di ghigliottina! Mi sento ingiustamente scippato del mio territorio, della mia identità, condannato in partenza alla perenne emarginazione e discriminazione ovunque mi dovessi trovare! Se, anzichè potermi sentire padrone assoluto, servito, riverito e rispettato, nel mio luogo natìo, mi sento peggio dell'ultima ruota del carro, subendo angherie e discriminazioni da cani e porci, questo per me rappresenta un'istigazione al suicidio, poichè finch'è sono in vita, anche da miserabile, mio malgrado risulto funzionale al sistema, in quanto come tale gli servo per smaltire scarti ed eccedenze! / Questi papponi sinistrorsi si sono presi tutto il prendibile, non vado più nemmeno all'ufficio elettorale a verificare se sono ancora nell'elenco degli scrutatori, tanto ai seggi ci vanno solo i 'compagnucci della parrocchietta'!!! / L'assurdo è di non avere alternative a tutto ciò, l'assurdo è il fatto di dover essere costretto ad aspettare passivamente che il mondo ti crolli addosso, l'assurdo è constatare che dovrei persino augurarmi di riuscirci a rimanere in qualche modo, in questo inferno di anime morte. / Non è vero che Bologna è una città aperta, al contrario è bigotta, ipocrita e provinciale. I cosiddetti 'diversi', una volta che il Comune li ha 'comprati' garantendogli un 'recinto protetto', sono diventati anch'essi una 'conventicola parassitaria' e durante le ore diurne se ne stanno ben nascosti o si camuffano da 'persone normali', al fine di non turbare i benpensanti locali, che li frequentano ovviamente soltanto di notte, poichè la 'diversità' qui è concepita soltanto in funzione della droga e della prostituzione. La stragrande maggioranza dei partecipanti all'annuale 'parata dell'orgoglio gay', sono in realtà eterosessuali, ma che falsi e buffoni che sono! / La Caritas è il "racket dei poveri", trae il suo potere e la sua nefasta influenza dal disagio sociale, prendendo contributi dal Comune, ed è corresponsabile della svendita del territorio al 'nemico', favorendo, in nome di un buonismo ipocrita selvaggio, stranieri ed extracomunitari, ricordiamocelo! Averci a che fare, nel mio caso, è costituito nel dover inghiottire diversi rospi! E' stato troppo umiliante che preferisco la morte, piuttosto che tornare ad averci a che fare!!! / Mi sento come Sansone, nel senso che vorrei trascinare con me anche tutti questi filistei, ma purtroppo, in questo caso, sarò solo io a perire, bel fesso! Fermate il mondo, che vorrei scendere!