Mentre io sono ancora qua a farneticare di improbabili fughe e di quisquilie e pinzillacchere varie, forse qualcuno della zona se l'è data veramente a gambe. Poco fa, transitando in via Rosselli, ho visto stranamente abbassata la saracinesca del negozio di Maurizio, il falegname. Sulla saracinesca è affisso uno strano messaggio che recita più o meno così: "Scusatemi, ma non avendo più soldi da spendere, me ne vado via. Torno (forse) il 19/8." Un pesce d'aprile ritardato, o costui aveva già i creditori alle calcagna? E sì che come falegname, non mi sembrava certo che gli mancasse il lavoro! Roba da chiodi, qui non ci si capisce più una sega! Risibile e inquietante al contempo! Evidentemente l'apparenza inganna, tutto nella solita, stramaledetta norma, ti pareva! Ma guarda mò ben cosa capita anche nell'opulenta Bologna, mo sorbole! Altrochè le fughe di Bach, in effetti, ripensandoci, costui era uno dei pochi a non andare mai in ferie estive, bah! Se penso che qualche sera fa, su Radiotre, ho sentito berciare una stupida sciacquetta napoletana, in collegamento telefonico col conduttore di Radiotresuite, tutta contenta di essersi sistemata e di aver trovato lavoro qui a Bologna, dopo essersi laureata in discipline dello spettacolo a Napoli e avere dei trascorsi come collaboratrice di un giornalino universitario, veramente mi cascano le braccia. Avere una percezione corretta della effettiva realtà in una città sballata come Bologna, è veramente impossibile, visto che qui continuano ad arrivare cani e porci da ogni dove, se penso che il falegname in fuga è proprio nativo di Bologna, l'atmosfera generale è proprio quella di una tragicomica farsa! Per quel che mi concerne, urge proprio che io esca da tutto ciò, costi quel che costi!