In questi giorni tristi, ho ripescato un mio diario personale di 4-5 anni fa, constatando che già allora la mia situazione era di poco migliore dell'attuale, i pensieri e le riflessioni di allora collimano pressochè completamente con le mie attuali, nelle quali ho sentito il bisogno fisiologico di essere sgradevolmente sincero, proprio perchè mi sembra di vivere in un contesto sociale ed ambientale soffocante. Proprio nel 2008, acquistai quel volumetto di Gianfranco Luzi, "Come (non) pagare i debiti e vivere felici", essendo già allora economicamente alle strette, essendo già esasperato con Bologna e i suoi abitanti e sentendomi già prossimo alla fine, con tutte le cose che mi andavano storte. A volte, rileggersi a distanza di tempo è istruttivo, infatti adesso mi chiedo proprio come diavolo ho fatto a tirare avanti fino a questo momento, visto quello che già stavo patendo allora. Temo proprio, però, che attualmente per me non ci siano più dilazioni, che il capolinea sia più che mai dietro l'angolo, per cui resto con in testa la mia idea balzana di un'improbabile fuga. E sempre in tema di sdegno, a parte il DAB di RadioRai, a dir poco ondivago e innervosente, ieri sera, quando Radiotre ha trasmesso in diretta il "Late night Prom" da Londra, con il violinista Nigel Kennedy che ha proposto un'assurda versione pseudo etnicizzata, jazzata, klezmerata e dio sa cos'altro, de "Le 4 stagioni" di Vivaldi, ho spento l'apparecchio dopo una ventina di minuti, essendo in preda a un tremendo trituramento testicolare e purtroppo, non è la prima volta che, anche ai 'Proms' di Londra, si scade a livelli infimi e a parte il fatto che già in passato, sovente il brano celebre di Vivaldi è stato ahimè oggetto di varie rivisitazioni da parte di cani e porci in tutte le salse. In casi come questo, quando si vuole fare gli originali a tutti i costi, si diventa pietosi e ridicoli, anche se in questi casi il pubblico, evidentemente di bocca buona anche da quelle latitudini, sembrava gradire. Considero questa multietnicità, multirazzialità, meticciato prèt-à-porter una delle peggiori iatture della società odierna, producente catastrofi irreparabili in tutti gli ambiti, compreso quello musicale. Io manderei al rogo tutti i Nigel Kennedy, Viktoria Mullova, Yo Yo Ma e compagnia bella, per essersi sovente prodotti in simili volgarità, per puro opportunismo, esibizionismo e totale mancanza di autentiche idee, ecco uno dei motivi per cui non posso evitare di dichiararmi fortemente razzista, xenofobo. Quanta ipocrisia in tutto ciò! A questo proposito mi viene in mente la triste parabola artistica del pianista austriaco Friedrich Gulda, deceduto anni fa. E non mi riferisco certo alle sue incursioni jazzistiche e avanguardistiche, ma al fatto che, nell'ultimo periodo della sua vita, trovandosi in vacanza ad Ibiza, luogo notoriamente di ritrovo dei più fini intellettuali del globo terracqueo, in seguito ad un incidente stradale (!) che lo costrinse a un periodo di degenza in ospedale (!!), in quel lasso di tempo, ma guarda un pò, ebbe una singolare 'illuminazione' (!!!) che lo indusse a mutare radicalmente il carattere delle sue ultime esibizioni 'pub(bl)iche'. Le cronache del tempo, infatti, ce lo tramandano intento ad eseguire brandelli d'improvvisazioni pianistiche e lacerti di musica classica, talvolta di Mozart, con contorno di 'cubiste', luci stroboscopiche e l'ausilio alla consolle del dj 'Pippi' (il figlio illegittimo di Pippi Calzelunghe?), divenuto suo grande amico durante il soggiorno a Ibiza (sic!). Se a queste bassezze è arrivato a suo tempo, un artista sommo come Gulda, concludendo la sua parabola artistica nella più totale ignominia, cos'altro ci si può aspettare dai divetti plasticosi odierni? Nulla mi meraviglia più purtroppo, così come non c'è da stupirsi se si vendono sempre meno dischi di classica, anzi semmai è sbalorditivo che ancora se ne vendano! Cosa ho fatto di male per venire al mondo in un'epoca così insulsa, vuota, decadente, mah! Se penso che Nigel Kennedy, quando propose e incise il brano di Vivaldi, all'incirca a metà degli anni '80, la sua interpretazione spiccò non tanto per assurdi stravolgimenti della partitura che non c'erano affatto, ma unicamente per l'originalità dell'apporto interpretativo, si deve dedurre che le sue successive incursioni in ambito jazzistico e rockettaro gli devono aver mandato in cancrena il cervello e allora, anche in questo caso, è tutto stramaledettamente nella norma. Il che è brutto e distruttivo. Spero di lasciarlo presto questo mondo, poichè non potendo distruggere il sistema, non ho altra scelta che distruggere me stesso, non potendo le 2 cose coesistere. Buona estate, cerebrolesi di tutto il mondo, spero che almeno il 'Guillaume Tell', in diretta radiofonica domenica dal Festival Rossini di Pesaro, alle ore 18, sia all'altezza della situazione, oltrechè dell'attesa e che mi risollevi il morale, almeno per un'ultima volta, se il diavolo non ci mette la coda. Dopodichè il diluvio!!!!
Disquizioni intorno alla musica colta, con particolare riferimento alla realtà contemporanea.
venerdì 9 agosto 2013
Ultime dritte, alla buona.
Le testine Audio Technica da me precedentemente citate come particolarmente convenienti sono esattamente la AT91BL a circa 20-25 euro e la AT95EBL a circa 45-50, la stessa ditta ha in catalogo un buon giradischi a circa 350 euro, l'AT-LP120-USB, valido con pre-phono incorporato, uscite audio RCA e USB, software Audacity incluso (anche se conviene scaricarsi la versione più recente gratuitamente da internet), trazione diretta, controllo al quarzo, 3 velocità, base del braccio regolabile in altezza, ecc. ecc., ancora molto conveniente anche se non viene più venduto con la testina già montata in fabbrica inclusa, come all'inizio. Tutto questo, l'ho trovato a suo tempo, sempre da 'Bait & Borghi', in via Volturno a Bologna. Segnalo anche, per circa 280 euro complessivi, il giradischi Reeloop 4000M3D, (l'apparecchio viene in sè circa 250 euro, il coperchio in plexiglass con le cerniere venduto separatamente 25 euro, altri 5 euro per il centratore dei dischi 45 giri, in alluminio), sempre trazione diretta con servocontrollo al quarzo e a 3 velocità, comprensivo di testina Ortofon da dj, già montata in fabbrica, dalle prestazioni sorprendenti anche coi dischi di musica classica, anche se nella documentazione acclusa non c'è alcunchè che la riguardi. Infatti, oltre ad averla riposizionata sul portatestina, avanzandola completamente, l'ho impostata su un peso di lettura di 4 grammi e devo dire che buon sangue non mente. Nel senso che, nel caso dei prodotti economici di marchi prestigiosi come Ortofon, Audio-Technica, Shure, ecc., l'impostazione timbrica è già in partenza di buon livello ed è già quella tipica del marchio, differendo nei modelli superiori per un maggior livello di raffinatezza, ma rimanendo sostanzialmente la medesima in tutti i modelli della gamma, dal più economico al più costoso. Insomma, con questi marchi, si va sempre sul sicuro. Per la cronaca, la puntina di ricambio di questa Ortofon, costa sui 25 euro. Il giradischi Reeloop RP 4000M3D, con testina Ortofon, l'ho reperito a suo tempo da 'All for music' in via Pier De Crescenzi a Bologna. Probabilmente quello che ho scritto, risulterà d'interesse scarso o nullo, ma pazienza, questo è tutto.
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