Fra i canali da me frequentati su You Tube in questi ultimi tempi, la palma del più gettonato va senz'altro a quello dell'orchestra sinfonica della Radio di Francoforte. E' un canale senz'altro più generoso rispetto ad altri analoghi, come per esempio quello della Filarmonica di Berlino, poichè, a differenza di quest'ultimo, ti consente la visione gratuita di brani interi, anche ad ampio respiro (tipo una terza sinfonia di Mahler) e non solo di brevi frammenti (che pure ci sono, ma in misura minima), ovvero non sei costretto a dover sborsare quattrini, nè a sottoscrivere abbonamenti di sorta, se ti vuoi godere interi concerti! L'iscrizione è naturalmente gratuita (ed in realtà, non è nemmeno obbligatoria), come usuale su You Tube, dopodichè si accede ad un'ampia scelta di composizioni integrali e sottolineo integrali, da visionarsi a piacimento (gli unici titoli che ho evitato come la peste, sono quelli ascrivibili al cosiddetto "cross-over", ma per fortuna, non costituiscono la maggioranza dell'offerta). Il repertorio proposto è sufficientemente vario ed interessante, partendo dai brani più consueti, con numerose incursioni nel '900 storico e toccando anche la contemporaneità, la qual cosa non guasta affatto, anzi! La qualità, sia artistica che audiovisiva, per quello che ho potuto fino ad ora constatare, è generalmente valida, sia pure con qualche inevitabile discontinuità, molti video sono però addirittura visionabili anche in alta definizione (se la scheda video e/o la connessione del proprio computer lo consente), pur se talvolta quest'ultima funzione si rivela un poco instabile. La critica principale va semmai rivolta alla regia televisiva, spesso sciatta ed irritante, di un pressapochismo in certi casi persino sconcertante (si vede proprio che non ci sono più i tedeschi di una volta!), a volte si direbbe persino amatoriale, con inquadrature sghembe od assurde, completamente slegate dall'andamento musicale, sfocature e maldestri aggiustamenti, ma questo non inficia comunque il giudizio complessivo su questo canale, che resta senz'altro positivo, nonostante questa menda. Se dovessi citare uno solo dei video presenti in questo canale, darei la menzione d'onore a quello in cui Carlos Miguel Prieto dirige quest'orchestra nel "Huapango" di Josè Pablo Moncayo: 12'03" di assoluta trascendenza, la migliore esecuzione in assoluto che abbia mai sentito di questo brano (nonostante un paio di piccole fallosità in orchestra), considerato giustamente dai messicani come il loro secondo inno nazionale, con, in questo caso, un direttore d'orchestra, messicano anch'egli, musicista di classe assoluta, che sprizza simpatia da tutti i pori, suscitando persino sorrisi divertiti fra gli orchestrali, insomma trattasi di un autentico caleidoscopio di emozioni, che, da solo, vale tutto il canale! Subito dietro ci metterei però, la seconda sinfonia di Alfredo Casella, capolavoro sinfonico misconosciuto, diretta con una foga a tratti persino eccessiva, da Gianandrea Noseda (in prima assoluta per la Germania)! Dopodichè vi aggiungerei la prima sinfonia "Istambul" del compositore e pianista turco Fazil Say, diretta da Howard Griffiths, altra notevole "scoperta" nell'ambito del contemporaneo! Fino ad ora, tutti i video di cui ho fruito, chi più, chi meno, non mi sono affatto dispiaciuti, compresi quelli sui quali mi sono dimenticato di cliccare sul "mi piace", in genere si tratta di titoli recenti se non addirittura recentissimi (periodicamente ne vengono aggiunti anche dei nuovi, per contro talvolta ne vengono tolti alcuni dei più remoti). Volendo però esulare dall'aspetto prettamente musicale della faccenda, vorrei rivolgere una sentita preghiera ai responsabili di questa orchestra: per favore, non turbate i sogni di noi musicofili, sciorinandoci sotto i nostri occhi un autentico parterre di bellone mozzafiato da infarto! Mi riferisco in particolare ad una biondona da urlo di Munch, con occhioni scuri e profondi, che è una delle flautiste dell'orchestra e sulla quale le telecamere indugiano ben oltre il lecito (si direbbe che il regista televisivo e/o il cameraman si siano letteralmente invaghiti della fanciullina, chissà com'è, bah, valli a capire, devono essere orbi, forse), se volete vederla in tutto il suo splendore (ed anche, perchè no, la sua bravura), guardatevi, per esempio, il bel video di "Claire de lune" (orchestrazione di André Caplet) di Claude-Achille Debussy, diretto da Jean Christophe Spinosi. Ma ci sarebbe anche una morettona carrozzata Pininfarina percussionista, che suona generalmente lo xilofono, dai tratti somatici si direbbe messicana, che assomiglia vagamente all'attrice Salma Hayek, come qualcuno su You Tube ha giustamente notato, anche codesta donzelletta non passa certo inosservata (la si può vedere all'opera, tra gli altri, proprio in "Huapango"). Ho notato financo una rossa triplo malto da colpo apoplettico, anch'essa percussionista, suonare la grancassa nel video della settima sinfonia di Dimitri Dimitrievic Shostakovich, diretta da Marin Alsop. Aggiungiamoci altre bellone assortite nel settore archi (soprattutto, direi fra i violini secondi ed i violoncelli) ed anche fra le arpiste, cosicchè l'infarto è assicurato, per i vecchi arnesi sgangherati come il sottoscritto, troppe emozioni fra bella musica e belle signorinelle, ce n'è veramente per tutti i gusti e d'avanzo, troppa "grazia" Sant'Antonio! Arrivati a questo punto, inviterei "perentoriamente" i responsabili dell'orchestra, a darci "obbligatoriamente ed immantinente" indirizzi e numeri di telefono di queste fatalone carrozzate da paura, se non fosse che l'età avanzata e le condizioni economiche a dir poco pessime, mi inducono a ritenermi automaticamente fuori gioco. A parte il fatto che non mi alletterebbe per nulla il dover fronteggiare una nutritissima folla di possibili aspiranti, più aitanti e prestanti, certamente sarebbe molto peggio che trovarsi in coda al casello autostradale nell'orario di punta! Per fortuna che le dirette interessate non leggeranno mai le scempiaggini che ho scritto su di loro, o no? Lasciamo perdere, piuttosto queste amene considerazioni, mi fanno tornare in mente una cosa stramba. Anni fa, conoscevo un meridionale, un certo Antonio, credo di origine pugliese, che, come tanti altri suoi conterranei, parassiteggiava (anzi, temo parassiteggi tutt'ora) al C.M.P. di Poste Italiane, sito in via Zanardi, qui a Bologna (e qua bisognerebbe aprire un'altra piaga dolorosa riguardo alle magagne di Bologna, poichè questo luogo è diventato da anni autentico feudo - "cosa loro" - di meridionali, soprattutto abruzzesi, lavativi e lo posso affermare con assoluta cognizione di causa, avendone conosciuti diversi di costoro, ed avendo tentato inutilmente, io bolognese nativo, sottolineo "nativo", un paio di volte, senza successo, di farmi assumere come avventizio estivo, ma tutto ciò esulerebbe da questa sede, quel che è certo è che qui anche un santo si trasformerebbe nel razzista più sfegatato, con quello che succede!). L'omuncolo in questione, per giunta veramente brutto e cretino, sarebbe stato sposato nientepopòdimenoche con una violoncellista svedese dell'orchestra sinfonica di Goeteborg, dico sarebbe, poichè alcuno dei 2 colombi recava l'anello nuziale al dito (so che non è certo obbligatorio averlo, però, non vedendolo, qualche dubbio sulla veridicità di questa presunta unione, inevitabilmente viene a galla), come ebbi modo di constatare personalmente, una volta che li incontrai all'interno di una libreria del centro storico di Bologna. Per giunta costei, piuttosto giovane e carina tra l'altro (mi pare si chiamasse Corin), non parlava nemmeno una sillaba nel nostro idioma, tant'è che mi rivolsi a lei in inglese, chiedendole ragguagli sulla sua attività e scoprendo che aveva partecipato anche alle sedute d'incisione di alcuni dischi, diretti da Neeme Jaervi, in mio possesso. Ma tornando all'omuncolo decerebrato col quale si sarebbe accoppiata, costui, a parte un italiano stentato da analfabeta, non conosceva nè l'inglese, nè tantomeno lo svedese (sai che bei dialoghi ci dovevano essere fra costoro! E non mi si tirino in ballo presunte "doti nascoste" riguardo a quell'omuncolo striminzito, orbo più di Mister Magoo, con le lenti degli occhiali spesse almeno 3 dita, pelato, smunto e stenterello, doti a dir poco assai improbabili, se non addirittura fantascientifiche); in effetti, non ero certo l'unico ad ironizzare su questa presunta relazione, poichè lei era in giro per il mondo per la gran parte dell'anno, anche e soprattutto in virtù delle tournée dell'orchestra, veniva a Bologna per qualche giorno una volta ogni morte di papa, per contro, lui, una tantum, la raggiungeva per brevi periodi nel suo paese natale, ossia in Svezia (a far che cosa non si sa, visto che l'omuncolo, come ho già detto, non biascicava alcun idioma straniero, per giunta mi riesce impossibile d'immaginare, anche solo vagamente, quali potessero mai essere, di conseguenza, gli eventuali rapporti con i genitori di lei, inoltre non mi risulta che i 2 piccioncini avessero dei figli), per il resto ritrovandosi regolarmente solo come un cane (e chissà quanti "cornetti alla crema" da parte innanzitutto di lei, fra una comparsata a Bologna e l'altra), soprattutto in concomitanza con i periodi festivi. Per giunta il miserabile microcefalo invertebrato cerebroleso, vantando cotale consorte e pur non capendo ovviamente una mazza di musica classica ed affini, aveva preso saltuariamente a frequentare le sale da concerto della città, soprattutto il Teatro Manzoni, dicendomi tranquillamente, senza alcuna vergogna, che a lui la musica classica serviva unicamente per rilassarsi ed addormentarsi, cosa che faceva regolarmente in loco, inoltre pretendendo pure che io gli masterizzassi su cd, gratis naturalmente (proprio un gran bel pidocchioso, per giunta!), dei brani che riteneva adatti allo scopo, tipo la suite sinfonica "Shéhérazade" di Nikolai Andreievic Rimski-Korsakov (sic!), al che io gli rispondevo regolarmente picche, ma lui non se ne dava affatto per inteso, tornando periodicamente alla carica! Fortunatamente, l'ho poi perso di vista, quello squallidissimo sciroccato, ma era veramente un autentico strazio dell'anima, uno dei tanti, troppi, ahimè, "bei ricordi", di questi tristissimi anni bolognesi, autentica galleria degli orrori metropolitani! Ritornando a discorsi ben più seri, sempre a riguardo dei video tratti dai concerti pubblici dell'orchestra di Francoforte, ho notato sovente dei preoccupanti e talvolta financo rilevanti vuoti in sala, non solo riguardo alle musiche più desuete, ma perfino anche con brani relativamente assai più noti, ed essendo in genere coinvolti solisti e direttori di rango internazionale, trattandosi per giunta di territorio germanico, anzichè del nostro disgraziatissimo bel paese, la qual cosa mi avrebbe stupito assai meno (oltretutto i video da me guardati sono di epoca recente, ovvero compresi nell'ultimo quinquennio), considero questa cosa, quali che ne siano i motivi scatenanti, come un ulteriore sintomo desolante del continuo degrado culturale (oltrechè morale), a livello globale, di quest'epoca sguaiata ed impazzita, una continua emorragia di valori e di principi, che non sembra conoscere sosta alcuna, inarrestabile, implacabile. Mala tempora currunt, veramente!