Non riuscendo a rassegnarmi alle conseguenze della mia disavventura uditiva recente, ho fatto delle ricerche in rete, con tutti i raffronti possibili, ho parlato con delle persone, alla fine sembra che esista una struttura pubblica, particolarmente all'avanguardia in questo campo, della quale rammento di aver sentito parlare positivamente durante un remoto servizio televisivo, a non più di un centinaio di chilometri dal luogo in cui risiedo, Bologna, per cui, se non altro la distanza, non rappresenta di certo un problema insormontabile.Trattasi dell'Ospedale Maggiore di Parma, sito in via Gramsci 14, ed ovviamente mi riferisco in particolare al reparto di otorinolaringoiatria. Nonostante le mie enormi difficoltà attuali, in primis economiche naturalmente, sto cercando di ottenere almeno una visita specialistica come si deve e poi sarà quel che sarà. Mi auguro, anche in caso di esito negativo, di avere almeno la ragionevole certezza di aver tentato tutto il possibile. Credo che possa essere la mia ultima spiaggia, spero proprio, per una volta nella mia vita, di riuscire a fare finalmente una cosa giusta. Auspico vivamente di riuscire comunque ad imbattermi in persone serie e competenti, poter pensare che, da qualche parte, continui ad esistere un antidoto a questa cialtroneria e ciarlataneria dilagante, vorrei finalmente toccare con mano che un altro mondo sia possibile, che basti solo il volerlo. Certo, che debba sperare di potermi fare ricoverare in una struttura ospedaliera, sia pure di conclamata eccellenza, per poter pensare di toccarlo con mano, è il colmo, ma tant'è! Quel che è sicuro, dopo quasi 13 anni che vi ho rimesso malauguratamente piede, che stando a Bologna, non mi posso più certo attendere alcunchè di buono, vista l'atmosfera pesantemente negativa che la opprime, qui le speranze veramente muoiono sul nascere! In questi giorni, nella parrocchia dove faccio il galoppino reggimoccolo mal pagato, si sono esibiti in un piccolo concerto, un(a) giovane soprano australiana, Roberta Leah Diamond, con un'altrettanto giovane suonatore messicano di strumenti a pizzico antichi (tiorba, vihuela, chitarra spagnola), Pedro Alcàcer Doria. "Vigliaccamente", visto il mio udito disastrato, non ho assistito al concerto, ovviamente tutto di musiche antiche, ma successivamente, spiegandogli ovviamente il motivo della mia assenza, ho scambiato alcune parole con questi musicisti. Il messicano, cercando di rincuorarmi, mi ha detto che nella vita c'è anche dell'altro come viaggi, libri, cibo, ecc. (come no! Ma avrei voluto dirgli che il mio "altro" è costituito soprattutto da tasse e bollette, sempre più impossibili da fronteggiare, ma temo che non avrebbe afferrato il concetto), vabbè, lasciamo perdere! All'australiana, chiedendole ulteriori lumi sul suo repertorio, salta fuori addirittura che credeva che il compositore ungherese Gyorgy Ligeti, fosse italiano, visto come si scrive il suo cognome, beata ignoranza! Ad un certo punto della discussione, irrompe quell'incompetente totale del cappellano militare, ovvero colui che viene a dir messa ogni domenica mattina (pure costui, analogamente al sottoscritto, ma per mero disinteresse totale, non aveva presenziato all'esibizione), il quale chiede al messicano se si sarebbe esibito durante una cerimonia militare (!), sua fissazione, e se il volume di suono dei suoi strumenti sarebbe stato sufficiente (!!) per essere ben udibile (!!!) dal pubblico. Ovviamente il nostro, dimostrando di avere più un animo da mercenario che da musicista, ha risposto affermativamente in ambedue i casi, tutto nella norma, benessum! Sarò probabilmente rincretinito, ma a me sembra che gli strumenti a pizzico, antichi o moderni che siano, in una qualsivoglia cerimonia militare, ci stiano come i cavoli a merenda, o no? Serve a poco che lo stesso messicano, che dimora proprio qui a Bologna, mi abbia rammentato, in precedenza, l'antica e prestigiosa attività liutaia della città felsinea, ed inoltre che proprio qui, se ho ben capito, siano nati strumenti come la stessa tiorba ed il violoncello (?), non so proprio che farmene del prestigio passato, quando intorno a me, vedo tutta questa decadenza ed ignoranza, ma devo proprio augurarmi di diventare sordo totale? Con tutto questo passato glorioso in ambito musicale, io dovrei sentirmi nel mio elemento naturale, risiedendo in questa "ridente" città, ed invece, come mai mi sento, ogni giorno di più, letteralmente un pesce fuor d'acqua? Sarò mica "stonato", "scordato"?Tornando al mio recente infortunio uditivo, non credo nemmeno alla retorica de "il tempo è il miglior medico", la tipica frase di coloro che si vogliono lavare la coscienza nei miei confronti, li vorrei proprio vedere al posto mio! / Recentemente ho notato che al "Ricordi Media Stores" di via Ugo Bassi, si riduce sempre più lo spazio dedicato ai supporti audiovisivi e cartacei musicali, occupato da pubblicazioni "bestseller" che nulla hanno a che vedere con la musica, naturalmente, ma se si pensa che già da un pezzo sono presenti agendine e cioccolatini, di cosa mi meraviglio? Anche da "Discorama" in via De Monari, si riduce lo spazio dedicato ai dischi, al loro posto subentrano libri usati di vario genere, ma non musicale, anche in questo caso! Da "Bongiovanni" ricompaiono in vetrina, anche dischi volgarmente commerciali! La libreria "Ibs" di via Rizzoli, ha chiuso il 21 di marzo ed ha riaperto esattamente 2 mesi dopo in Piazza dei Martiri, in una sede decisamente più piccola, oltrechè troppo vicina a "La Feltrinelli" di via dei Mille... Mala tempora currunt, tutto nella norma! / La vita è sempre più una gara di resistenza! Ovviamente non ha alcun senso tirare a campare soltanto per cercare di far fronte a tasse, gabelle, bollette e spese condominiali, ma a questo ti riduci, volente o nolente......... / P.S. : mi sono prenotato per una visita medica presso l'ospedale parmense per il prossimo 10 giugno, anche se oramai dispero di venirne fuori, salvo improbabili miracoli!