domenica 16 novembre 2014

Celluloide non di celluloide / Appendice.

Un'altra manciata di titoli, acquisiti successivamente dal sottoscritto, da aggiungere alle mie precedenti, lacunose, discografie e bibliografie succinte, inerenti l'argomento della musica da film: - Nino Rota; lavori orchestrali: vol.1) The legend of the Glass Mountain, suite; Satyricon/Roma, suite; Il Padrino, tema d'amore, per arpa (+Variazioni sopra un tema gioviale; Fuga per quartetto d'archi, organo ed orchestra d'archi; Concerto per violoncello ed orchestra -1925-; Concerti nn. 1,2 per violoncello ed orchestra; Allegro concertante; Concerto per arpa ed orchestra; Sarabanda e toccata per arpa; Il cappello di paglia di Firenze, ouverture) - 2 cd Decca 481 0284; vol. 2) War and Peace (Guerra e Pace), suite; Amarcord, suite; Le notti di Cabiria, suite (+Concerto per trombone ed orchestra; Guardando il Fujiama; Andante sostenuto per il Concerto per corno ed orchestra KV412 di W. A. Mozart; La fiera di Bari, ouverture; Concerto per fagotto ed orchestra; La scuola di guida; Castel del Monte, ballata per corno ed orchestra) - 2 cd Decca 481 0394; vol.3) Prova d'orchestra, suite (+Le Molière Imaginaire, balletto; Rabelaisiana; Concerto in mi magg. per pianoforte ed orchestra 'Piccolo mondo antico') - 2 cd Decca 481 0694; Elena Piva, arpa; Mario Shirai Grigolato, violoncello; Valentina Corradetti, soprano; Paolo Cauteruccio, tenore; Giuliano Rizzotto, trombone; Sandro Ceccarelli, Giuseppe Amatulli, corni; Alarico Lenti, fagotto; Davide Vendramin, fisarmonica; Maria Silvana Pavan, Carlotta Lusa, Simone Pedroni, pianoforti; / Orchestra Sinfonica di Milano "Giuseppe Verdi" / Giuseppe Grazioli, direttore. / Registrazioni di studio effettuate nell'agosto del 2011 all'Auditorium di Milano della Fondazione Cariplo (sede abituale dell'orchestra). - Nota: il progetto del quale fanno parte i presenti cd, tutti usciti nel corso del 2013, a prezzo economico ma dal confezionamento terrificante, prevedeva l'incisione integrale dei lavori orchestrali di Rota, per complessivi 6 volumi, ovvero per un totale di 12 cd; purtroppo, ne ignoro il motivo, trattandosi per giunta di ottime esecuzioni, la faccenda sembra si sia arenata al terzo volume, in rete non ho trovato alcuna delucidazione al riguardo, stessa cosa chiedendo al commesso del negozio di dischi dove vado abitualmente, speriamo che non sia un brutto sintomo, sarebbe veramente un peccato, poichè questi 3 volumi già usciti, comprendono almeno una decina di brani in prima incisione assoluta, tra cui le suites da "Satyricon/Roma" e "Le notti di Cabiria" (non così è invece per il balletto "Le Molière Imaginaire", contrariamente a quanto dichiarato nel retro copertina, del quale esisterebbe l'incisione Deutsche Grammophon uscita nel 1975, con gli stessi interpreti della prima assoluta, ovvero l'Orchestre du Theatre de La Monnaye de Bruxelles, diretta da Elio Boncompagni, attualmente fuori circolazione, faccenda che rammento di aver già menzionato in precedenza). La qualità sonora di questi dischi è buona anche se non particolarmente entusiasmante, caratterizzata da un'immagine un po' troppo costipata e da una ripresa un po' troppo ravvicinata, oltre che da un'acustica secca, penso dovuta anche al luogo di registrazione, con una timbrica a tratti un filino satura ed una dinamica buona, ma non certo da pelle d'oca (non direi sicuramente che si tratti del tipico "suono Decca" degli anni d'oro, anche perchè gli autori di queste riprese sonore, nostrani, non fanno certamente parte dei responsabili 'storici', produttori e tecnici, che hanno forgiato, a suo tempo, il suono peculiare di questa etichetta; oramai, con il progressivo inglobamento di queste case da parte dei grossi gruppi multinazionali, queste etichette hanno visto svilire il proprio prestigioso marchio a mero specchio per le allodole, poichè è andata decisamente a farsi benedire la particolare e personale impronta sonora notoriamente associata alla Decca, come anche nel caso di altre etichette consimili, anche perchè, volendo economizzare risparmiando sul personale, sempre più spesso ci si affida a strutture esterne che, sovente, operano anche per altri gruppi ed etichette discografici, provocando così una crescente omogeneizzazione e spersonalizzazione della qualità sonora complessiva; soltanto una parte delle case discografiche indipendenti è riuscita a mantenere una propria, precisa identità sonica, ahimè, discorso lungo e complesso, senz'altro meritorio di ulteriori approfondimenti futuri). Giuseppe Grazioli, allievo di Franco Ferrara, Peter Maag e Leonard Bernstein, è lo stesso che diresse efficacemente, nel 2008, quel bell'allestimento dell'opera "Napoli milionaria" dello stesso Rota, al Festival di Martina Franca, fortunatamente documentato in un dvd attualmente reperibile, emesso a cura dello stesso festival, ma anche in questo caso con l'indicazione mendace (ma è proprio una mania!) di "prima incisione assoluta". Guarda caso, proprio verso le ore 10 di domenica 2 novembre, Rai 5 ha trasmesso la ripresa televisiva Rai, con immagini a colori, della prima assoluta, avvenuta nel 1977 al Teatro Nuovo di Spoleto, nell'ambito del Festival dei Due Mondi, diretta da Bruno Bartoletti, con una esordiente Giovanna Casolla, nel ruolo della coprotagonista femminile, ripresa della quale il sottoscritto, allora ragazzino, avendola vista in diretta, si ricordava benissimo, tanto più che, anni fa, anche Radiotresuite ne trasmise la parte audio, intervistando telefonicamente, in precedenza, lo stesso Bartoletti! A quando un dvd anche di questo primigenio allestimento? ------ Manuel De Sica (1949): Una vita in musica. - "Una breve vacanza", per viola ed archi; "Il giardino dei Finzi Contini", suite per grande orchestra; Filmusic, per pianoforte ed archi (+In memoriam, per archi; Kojiki, per arpa ed archi; Concerto per violino ed archi) / Floraleda Sacchi, arpa; Maristella Patuzzi, violino; Anna Serova, viola; Michelangelo Carbonara, Marco Attura, pianoforti; - Filarmonica "Arturo Toscanini" / Flavio Emilio Scogna, direttore (assistente: Marco Attura) - Registrazione effettuata il 27 e 28 maggio 2013, al Centro di Produzione Musicale della Filarmonica "Arturo Toscanini", Parma - cd Brilliant Classics 94905 / Nota: in questo bellissimo disco a basso prezzo, uscito nel 2014, dal minutaggio generoso (79' 10"), quello che è senza dubbio il migliore dei 2 figli maschi di Vittorio De Sica, purtroppo essendo anche quello del quale si parla di meno, ovviamente (!), si dimostra un notevolissimo compositore non soltanto nell'ambito delle colonne sonore, ma anche per quel che concerne la musica da concerto, come si evince ampiamente da queste eccellenti esecuzioni, tra l'altro anche ottimamente registrate in maniera piuttosto realistica, sia da rendere l'ampia dinamica, immagine ed estensione della suite da "Il giardino dei Finzi Contini", così come le escursioni più contenute ed intimistiche, negli altri brani presenti nel cd, oltre, in generale, ad un buon equilibrio fra strumenti solisti ed orchestra. Da rilevare che, contrariamente a quanto suggerisce di primo acchito il titolo, il brano 'Filmusic', è in realtà musica astratta, non correlata alle immagini di alcuna pellicola cinematografica, nella forma di un breve concertino in 3 movimenti, per strumento solista ed archi. Nel libretto, succinte ma succose note sul compositore e sulle composizioni, di Sandro Cappelletto e dello stesso Manuel De Sica, oltre ad una sintetica biografia di orchestra e direttore, peccato soltanto siano riportate in traduzione inglese e non anche nell'originale in italiano, chissà perchè! Sempre a proposito del De Sica compositore, qualcuno più si ricorda della bellissima sigla della serie televisiva, degli anni '80, a colori, de "I nuovi racconti del Maresciallo", su soggetto di Mario Soldati, con Arnoldo Foà come protagonista, caratterizzata anche da uno stupendo assolo di tromba? Continuiamo a meritarci un moccoluto (o boccoluto?) Giovanni Allevi, mi raccomando! ------ Sir Peter Maxwell Davies (1934): Suite from "The boyfriend" (1971); Suite from "The devils" (1971); (+Seven in nomine -1965- ; da "The yellow cake revue" -1980- : 2 brani per pianoforte) - gruppo strumentale "Aquarius", diretto da Nicholas Cleobury (brani strumentali); Sir Peter Maxwell Davies, pianoforte. - Registrato nell'ottobre del 1989, agli Emi Studios di Abbey Road a Londra (per i brani strumentali) - T.T. 71' 02'' - cd Naxos 8.572408 - Nota: in questo altro bel disco, sempre a basso prezzo, con incisioni uscite originariamente nel 1990 e nel 1994 per la defunta Collins Classics e riedite dalla Naxos nel 2014, caratterizzato da lavori destinati sia al cinema che al palcoscenico teatrale, abbiamo anche, in esecuzioni impeccabili, un paio di belle suites tratte dalle musiche composte per i 2 omonimi, celeberrimi film di Ken Russel. ------ Aram Kachaturian (1903-1978): "La battaglia di Stalingrado", suite (1949); "Otello", suite (1956); Viktor Simcisco, violino; Jana Valàskovà, soprano; Coro Filarmonico Slovacco di Bratislava; - Orchestra Sinfonica della Radio Slovacca / Adriano - Registrato dal 6 all'8 luglio 1989 e dal 22 al 24 giugno 1992, nella Sala da Concerto della Radio Slovacca, a Bratislava - T.T. 63' 36'' - cd Naxos "Film Music Classics" 8.573389 - Nota: riedizione economica, uscita nel giugno del 2014, di un disco stampato originariamente nel '93 per l'etichetta Marco Polo. Musica trascinante, ottimamente eseguita e ben incisa, di un compositore secondo me ingiustamente sottostimato, stretto com'è tra 2 colossi del calibro di Prokofiev e Shostakovich, suoi contemporanei (il secondo peraltro gli riconosceva una certa superiorità nella vena melodica), arcinoto esclusivamente per la celeberrima "danza delle spade" dal balletto "Gayaneh", ed in misura minore per l'adagio dal balletto "Spartacus", usato anche da Stanley Kubrick nel suo film celeberrimo "2001, Odissea nello Spazio"; musicista senz'altro meritevole di una conoscenza assai più vasta della sua opera (cito soltanto la sua 2^ sinfonia ed i concerti per violino e per pianoforte), di quanto non sia in realtà. Nel caso di questo disco si tratta di un paio di suites sinfoniche tratte dalle musiche scritte per 2 film, il primo dei quali è il tipico prodotto di propaganda di regime, mentre il secondo è una più ambiziosa riduzione cinematografica dell'omonimo dramma shakespeariano. In ambedue i casi, ma soprattutto per il primo titolo, trattasi di pellicole che vengono ricordate soprattutto in virtù della bellissima musica che le riveste (nell' "Otello" tra gli altri vi recitava un "certo" Sergei Bondarciuk, divenuto noto in seguito come regista). ------  Ed ora, per concludere, almeno per il momento, un'altra segnalazione libraria: ---  Gilles Mouellic: "La musica al cinema. Per ascoltare i film" (titolo originale: "La musique de film. Pour écouter le cinéma"; Editions Cahiers du Cinéma/SCEREN-CNDP; 2003), traduzione di Elga Mugellini, redazione a cura di Gabriele Giuliano; 1^ edizione italiana: aprile 2005, collana "Strumenti / Cahiers du Cinéma", Lindau Editore, Torino, pagg. 96, con immagini in b/n, eccetto quella a colori in copertina, euro 12,80). - Nota: "cineasti e musicisti,un secolo d'incontri", "partiture sinfoniche e musiche popolari", "il potere della musica", così "strilla" la copertina di questo ulteriore, discreto, agile e sintetico, anche se non esaustivo, volumetto sulla musica 'di celluloide' ed annesse problematiche ed implicazioni, suddiviso in 2 parti ben distinte, la prima, dove si cerca di tracciare, in una manciatina di capitoletti, una panoramica generale di tutta la questione, la seconda, costituita da una serie di "documenti, testi, testimonianze, analisi di sequenze ed inquadrature", ad opera di vari autori e d'interesse variabile, con, in appendice, anche una utile "bibliografia essenziale". Pubblicazione reperita pesonalmente alla "Fondazione Cineteca di Bologna", piazzetta Pier Paolo Pasolini, 3/B, nei paraggi di via Azzo Gardino, in occasione dell'annuale mostra- mercato, tenutasi nelle giornate de "Il cinema ritrovato", ma dovrebbe essere agevolmente rintracciabile, nonostante non sia certo recentissima, anche nelle normali librerie specializzate, e pure in quelle facenti parte dei grossi gruppi editoriali. Altro dir non so...