"Non fu mai scoperta l'identità di quell'elegante signore che il giorno 11 giugno del 1986 si presentò alla redazione dell'Eco di Bergamo, chiedendo che fosse pubblicato il programma di un improbabile concerto d'organo da tenersi in una chiesa della città. Imperdonabile errore non controllare il programma. Infatti, lo stesso era quasi tutto pornografico! Vittorio Feltri, allora inviato di punta del Corriere della Sera, scrisse un memorabile pezzo sull'accaduto. Il ritornello........., per mesi risuonò in Bergamo alta!" Questa citazione l'ho tratta dal volumetto "Occhielli Titoli So(m)mari", periodico di attualità e umorismo - Anno 1 - Numero 1, di Giacomo Danesi, finito di stampare nel mese di dicembre 2001, dalla Società Editrice Vannini a r.l. e si trova precisamente alla pag.35 del suddetto volumetto. Tutto questo mi serve per introdurvi a questa amena storiella, di cui lessi, a suo tempo, abitando in quel gaio abituro nomato Cesena, su "Il Resto del Carlino". In effetti, quel fatidico giorno, alla redazione dell'Eco di Bergamo, un giornaletto locale che era in realtà poco più che un bollettino parrocchiale, si presenta al mattino, un individuo impeccabilmente vestito da prete che consegna una busta chiusa all'addetto, contenente la bozza di un articolo riguardante un concerto d'organo, che andava assolutamente pubblicata in tempo utile affinchè comparisse nell'edizione in uscita 2 giorni dopo di questo giornale, ovvero per il 13 giugno. Dopo aver insistito sull'importanza della cosa, il tipo se ne andò via. Il bello è che l'addetto, senza fare una piega, consegna l'articolo incriminato al reparto stampa. Il giorno dopo, il 12, la rivista viene regolarmente mandata in stampa, con l'articoletto incriminato, ed ecco che il giorno 13, compare nelle edicole locali. L'articolo famigerato è in buona parte riprodotto a pag.46, del libro di Danesi e di seguito lo riporto: "In S. Alessandro in Colonna - Questa sera concerto di un organista tedesco - 'Stasera venerdì 13 giugno alle ore 21, nel quadro della settimana di celebrazione del centenario del Beato Palazzolo, presso la chiesa di S. Alessandro in Colonna si terrà un concerto dell'organista tedesco Kurt Erdam. Il maestro Erdam è uno dei più noti concertisti d'organo d'Europa e per la prima volta suona nella nostra città; nato a Bragenz, in Germania, nel 1923, ha studiato organo prima sotto la guida del padre e quindi con U. Krapp a Berlino, ove ha seguito anche il corso di composizione di N. Rahtu, laureandosi contemporaneamente all'Università di Stoccarda presso la quale è oggi docente del suo strumento. Ha suonato come solista in tutte le più importanti città d'Europa e d'America proponendosi .............. (ha inciso lavori di) Wagner e Balakirev per varie case discografiche (Decca, Bum, Cbs, ecc.). Il programma prevede: J.S. Bach: Passacaglia in do minore Bmw 524; W.C. Neth: Partite diverse sopra la bergamasca detta "Olmanàra"; F. Liszt: "Water kagen zurgen zagen" in organo pleno; J.S. Bach: Preludio al corale "Du Kall Grosse komm du was, mein Herr!", Bmw 712; O. Rèjon: Canzona VI, "Si t'encoulez, ay lasso"; J. Dubignou: Aria del Granduca; F. Couperin: Offertoire; L. van Fusk: Variazioni su una melodia originale tirolese op.42; O. Messiaen: "Les grands oiseaux", da "Collection d'oiseaux". L'ultimo brano viene proposto in prima esecuzione assoluta per l'Italia." Così teminava il famigerato articoletto. Come ho già fatto presente, purtroppo nel volumetto di Danesi non è riprodotto integralmente e questo è il motivo di quei puntini di sospensione, così come della frase seguente fra parentesi, che ho ricostruito a intuito, non avendo purtroppo conservato nemmeno quell'articolo de "Il Resto del Carlino", attraverso il quale venni a conoscenza della vicenda. Per fortuna che la parte più importante, ossia il programma di questo "memorabile" concerto è riprodotta interamente, per cui se avete un minimo di conoscenza della materia, dovreste aver trovato di che dilettarvi. Innanzitutto il cognome del fantomatico organista, Erdam (se spostate la lettera m davanti alla lettera e...), poi la città di Bragenz (in realtà Bregenz), per non dire dei suoi insegnanti, U. Krapp e N. Rahtu (eliminando la lettera r e spostando la lettera h davanti alla lettera a, si ottiene il nome di una nota fabbrica di profilattici). Da rilevare inoltre che Wagner e Balakirev non hanno mai composto musiche per organo, almeno per quanto mi risulta, inoltre la casa discografica Bum non è mai esistita. Ma il meglio viene col programma di questo fantomatico concerto, infarcito di doppi sensi, di compositori e musiche inventate di sana pianta, con quella sigla, Bmw seguita da un numero d'opera progressivo che fa il verso a quella effettiva, ovvero Bwv (Bach werke verzeichnis - catalogo dei lavori di Bach), del giocare sul fatto che il compositore Olivier Messiaen fosse anche un appassionato ornitologo, che ha intitolato agli uccelli diverse composizioni. Tacendo inoltre dei vari giochi di parole con quei titoli in un tedesco e in un francese alquanto improbabili, la vetta si tocca proprio col brano di Liszt. Il corale "Weine Klagen, Sorgen Sagen" (Lacrime Lamenti, Angosce Tormenti) venendo storpiato in "Water kagen zurgen zagen" in organo pleno. Fu proprio quest'ultimo il ritornello che fece ridere Bergamo alta per dei mesi. Anche perchè quando il giornaletto comparve, quel giorno, in città, si verificarono dei buffi episodi di cui riferirò in seguito. C'è da dire inoltre che, qualche tempo dopo, pare che l'autore di questa bravata, tentasse di ripetere il colpaccio anche a Milano, sempre travestito da prete, entrando nella redazione di un altra testata giornalistica, lasciando anche stavolta una busta contenente la bozza di un articolo relativo alla presunta donazione di un organo da parte di Bettino Craxi al Duomo di Milano. Anche in questo caso, vi era un gran profluvio di doppi sensi, come: "...Trattasi di un organo immenso, di smisurata potenza, dotato di molte canne, ...", solo che questa volta i redattori mangiarono la foglia e quindi non ci cascarono. Dopodichè del misterioso personaggio si persero definitivamente le tracce, per cui la sua identità resta tuttora avvolta nel mistero. Anche quest'ultima appendice la appresi a suo tempo, sempre leggendo un articolo su "Il Resto del Carlino". Bisogna notare che, in ogni caso, per potere organizzare delle burle del genere, l'autore doveva comunque avere una notevole competenza in campo musicale, non è certo un qualcosa alla portata di chiunque. Per contro la faccenda ha messo in evidenza l'estrema ignoranza e incompetenza dei redattori dell'Eco di Bergamo, che ci sono cascati in pieno, dimostrando la loro insipienza in campo musicale, tanto per cambiare! (Continua)