Proprio ieri sera, in libreria, mi è caduto casualmente lo sguardo sulla copertina di un volume così titolato: "L'intelligenza è una malattia?". Stante la mia scarsissima, per non dire nulla esperienza in materia, così, a naso, mi vengono parecchi dubbi, l'unico sentore rasentante la certezza assoluta che ho, è che la ritengo la peggior iattura che ti possa appioppare il destino, poichè per quanta poca se ne possa avere, resta comunque di gran lunga sovrabbondante e persino dannosa, per le esigenze di questo bellissimo mondo paradisiaco di decerebrati, encefalogrammi piatti e compagnia bella. A questo punto ho il forte sospetto di essere io troppo cretino e gli altri troppo intelligenti, contrariamente a quanto da me affermato in precedenza. Scusatemi per questo delirio. In questi giorni il mio pensiero è rivolto anche ai recentissimi tafferugli accaduti per l'ennesima volta in piazza Verdi, (uno dei 2 compositori di cui ricorre quest'anno il bicentenario della nascita, sic!) sita proprio di fronte al Teatro Comunale di Bologna, ahimè! Da troppo tempo questo luogo non sembra più conoscere pace, salvo brevi ed effimere tregue, risultando lo specchio di tutte le contraddizioni di questa città che sembra conoscere un decadimento senza fine. Un sintomo che mi fa intuire immediatamente nuovi problemi di ordine pubblico, è l'arrivo di rinforzi per le squadre di polizia, che vengono alloggiati in un albergo di via Rosselli, vicino a dove risiedo. Ogni volta che vedo parcheggiato di fronte a quest'albergo il furgone cellulare, mi prende un senso di mestizia, pensando anche a quanto tutto ciò costa in termini meramente economici alla collettività, soprattutto in tempi di crisi come quelli attuali. Bisognerebbe chiamare in causa certo svaccamento trasgressivo demagogico propugnato da questi sinistrorsi catto-comunisti, che ha reso un luogo così importante della città, una terra di nessuno, ma bisognerebbe anche prendersela con i comitati dei residenti della zona, che scadono a volte nell'autolesionismo. La scorsa estate, proprio dal Teatro Comunale, era partito un serio tentativo di riqualificare piazza Verdi, organizzando un ciclo di concerti sinfonici serali all'aperto, a una parte dei quali ho assistito. Per la cronaca, questi concerti iniziavano intorno alle 22 e terminavano sempre ben prima delle 24, ovvero si svolgevano in orari tollerabili. Peccato che a un certo punto, la faccenda si sia bruscamente interrotta, pare per le proteste dei residenti, infastiditi da questo frastuono (argh!). Se le cose stanno effettivamente così, mettendo sullo stesso piano questi concerti sinfonici con le intemperanze e i vandalismi di ubriachi, drogati, studenti universitari, barboni e dimostranti vari, allora non ci si può che abbandonare al pessimismo più nero, non c'è più alcuna speranza, altro che secoli bui, la ragione non alberga più nell'animo dei bolognesi, il che è tutto stramaledettamente nella norma!