Avevo già intuito da tempo che, attualmente, i concerti di Capodanno, sia viennesi che veneziani (questi ultimi effettivamente registrati il 30 dicembre, come si evince dal palinsesto di Radiotre), spacciati come spettacoli in diretta (o almeno "freschi di giornata"), fossero in realtà ripresi in precedenza (anche perchè come fanno altrimenti gli inserti filmati - e non mi riferisco ai balletti -, presumibilmente già realizzati in precedenza e visibili, salvo smentite, soltanto a chi si guarda questi concerti in televisione e non certo agli stessi musicisti e tantomeno al pubblico in sala, ad essere sempre perfettamente sincronizzati con l'andamento ritmico delle musiche via via eseguite, tacendo di altre stranezze?), ma ritenevo ingenuamente che si trattasse tutt'al più di una questione di giorni. Solo che, sfogliando in questi giorni, il numero di dicembre/gennaio del mensile "Musica" (che sarà stato chiuso non più tardi del mese di ottobre, se non prima, cosa che si evince anche leggendo l'editoriale del suo attuale direttore, nel quale ci si riferisce agli attentati parigini), vedendo già nella pagina pubblicitaria delle novità discografiche di un grosso gruppo multinazionale, la foto definitiva della copertina del disco del concerto di Capodanno da Vienna del 2016, con tanto di elenco dettagliato dei supporti audiovisivi disponibili (bd, dvd, doppio cd, triplo lp, non per niente con uscita prevista per i primi di gennaio!), completi dei relativi estremi di etichetta, mi sorge l'atroce sospetto che non di alcuni giorni prima si tratti, il che è comunque poco serio, ma, per quanto incredibile possa sembrare (visto che fra il pubblico di questi concerti, figurano regolarmente anche pezzi grossi a livello internazionale), addirittura di parecchi mesi! Ma allora lo hanno veramente registrato prima? E quando? A settembre? In piena estate? O addirittura l'anno prima? O questi spettacoli sono diventati un misto di sequenze in diretta ed altre in differita? Ecco perchè l'ultimo che ho visto, all'inizio del 2015, mi era sembrato fatto col pilota automatico, lo dovevano aver appena tirato fuori dal congelatore! Questa epoca sommamente plasticosa in cui viviamo, è ogn'or di più il tripudio del cotto e mangiato, previo scongelamento! In ogni caso, sarò cretino, ma i dubbi al riguardo sussistono. Morale della favola, se volete un concerto di Capodanno bello fresco e di sicuro non scongelato dopo parecchio tempo, autenticamente in diretta, se potete, andatevelo a cercare in qualche teatro della vostra città, sarà magari meno blasonato sulla carta, ma senz'altro più genuino, o almeno lo spero! Sto notando, al giorno d'oggi, che in ambito radiotelevisivo, i confini fra diretta e differita, si stanno facendo sempre più ambiguamente sfumati. Alla larga da questi dozzinali prodotti televisivi artefatti, muffi e stantii, dove al massimo si fa della routine, magari di lusso, sì, soprattutto in ambito viennese, ma pur sempre e solo routine! Ah, i bei tempi in cui c'era Willy Boskovski!
Disquizioni intorno alla musica colta, con particolare riferimento alla realtà contemporanea.
giovedì 31 dicembre 2015
FUSse c'a FUSse la volta buona?
Sul numero di dicembre di "Suonare News", vi è un elenco integrale degli organismi e delle associazioni musicali, sia quelli attualmente oggetto di elargizioni, sia quelli che hanno subito l'esclusione, da parte della commissione che presiede alla gestione del FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo), per il corrente anno. Pur non volendo entrare nel merito della spinosa questione (tutti gli esclusi, circa una sessantina in totale comprendendo tutte le branche del settore spettacolo, avendo naturalmente già avviato azioni di ricorso), scorrendo l'elenco nella sezione dedicata all'Emilia-Romagna, ne ho rilevata almeno una che, secondo il mio modesto parere, questa esclusione se la merita decisamente, ovvero l' "Associazione Concorso di Composizione '2 Agosto' "! Che senso può avere una simile manifestazione, le cui composizioni vincitrici, non hanno travalicato mai (anche nelle annate 'migliori', ossia meno indecenti), per quanto mi risulta, la soglia della 'prima - in questo caso, sempre unica - esecuzione assoluta', cadendo immediatamente nell'oblio subito dopo? E' giusto strumentalizzare le tragedie e le relative vittime, per dare una parvenza di legittimità ad eventi dal dubbio spessore artistico e culturale, con relativo dispendio di denaro anche e soprattutto pubblico? Personalmente, direi proprio di no! Ricordo parecchie annate in cui il livello delle proposte musicali era persino peggiore del più sguaiatissimo dei festival sanremesi, così come il clima generale era più da becera sagra strapaesana che da autentico evento commemorativo; perfino nelle edizioni più passabili, non ho mai riscontrato alcun autentico capolavoro. E se tali erano i brani vincitori, ovvero presumibilmente i migliori, allora non mi azzarderei nemmeno a pensare che roba mai potessero essere quelli esclusi! Ultimamente avevo già notato anche come questa rassegna sia stata progressivamente fagocitata dal concomitante "Cinema sotto le stelle", avente luogo nella medesima piazza, soprattutto da quando quest'ultimo, allungando peraltro un brodo già diventato di suo sempre più scipito, si è prolungato fino a ferragosto, facendone quindi divenire il relativo concerto una banalissima e sbiaditissima appendice. E direi di averne avuta ulteriore riprova proprio quest'anno, poichè l'attrattiva principale della serata non era costituita dal concerto medesimo, ma dal film che veniva proiettato successivamente, ovviamente incentrato sull'evento tragico oggetto della commemorazione, ma con un elemento, diciamo, di novità, poichè il tutto era trattato nella forma di una storia sospesa tra realtà e fantasia, con tanto di sceneggiatura ed attori in carne ed ossa, ambientata in una Bologna da cartolina turistica illustrata (una delle frasi ricorrenti nel film è: "A Bologna o ti fermi per mezz'ora, o per tutta la vita!", ma che grande idiozia, per carità! Meglio sarebbe evitare del tutto di metterci piede), irritantemente falsa ed artificiosamente tirata a lucido al computer (mentre nella realtà è assai più dissestata, sporca, caotica e disordinata, oltrechè letteralmente stuprata da una selva di cantieri che sbucano da ogni dove da più di un anno e mezzo), con un risultato finale di un lavoro buonista, carino, ma anch'esso, tanto per cambiare, decisamente dimenticabile come il concerto che l'aveva preceduto, ovviamente; il tutto si è concluso con la relativa passerella finale sul palco, di una parte degli attori partecipanti e dei realizzatori, regista e sceneggiatore compresi, che si sono prodotti in una sequela di sbrodoleggiamenti, per la delizia del pubblico quivi convenuto, accipicchia! Nei titoli di coda del film, ho notato, in corrispondenza dell'elenco delle musiche utilizzate, che la sarabanda dalla terza suite per violoncello di Bach (che difatti si ode in sottofondo durante una scena ambientata in un interno domestico), è tratta da un'incisione discografica effettuata dalla figlia di un alto papavero politico locale, ma guarda un pò! Mi capitò anni fa di ascoltarla esibirsi in un concerto dal vivo assieme ad altri suoi 'degnissimi' colleghi, trovando sia costei che gli altri, decisamente gelidi e legnosi, se penso che (o beata ingenuità) la vastissima discografia delle suites bachiane comprende il gotha dei massimi violoncellisti di ieri e di oggi, ecco che abbiamo avuto un ulteriore esempio di servilismo politico, visto che la donzelletta in questione non possiede certo la caratura artistica per potervisi minimamente raffrontare, ohibò! Quanto al concerto che precedeva questo spettacolo, anch'esso complessivamente senza infamia nè lode, mi limiterò a dire che il brano risultante come secondo classificato, mostrava una certa carica suggestiva maggiore degli altri, ma comunque il risultato finale non era nulla di eclatante, come del resto l'intera serata, più degna di minzione che di menzione, ed è per questo che non cito alcuno dei partecipanti, tanto sarebbe veramente fatica sprecata! Per quel che mi concerne, in futuro, non credo che mi darò più la benchè minima pena di seguirla, nemmeno in radio, una tale insulsa manifestazione, semprechè prosegua nonostante tutto, cosa che di certo non auspico, stante che non intravedo alcun margine di possibili miglioramenti! Qualche anno fa, assistendo alla prova generale di uno di questi concerti, che si svolge di solito la sera prima in piazza, tempo metereologico permettendo, un signore che non conoscevo, assisosi accanto a me, principiò a chiacchierare affabilmente col sottoscritto. Durante la conversazione mi scappò, per così dire, una frase in cui affermavo (e tutt'ora ribadisco) che i componenti dell'associazione dei familiari delle vittime della strage, sono totalmente incompetenti in materia musicale (la qual cosa peraltro corrisponde a verità assoluta). Sulle prime il soggetto non fece alcuna piega, diventando però progressivamente sempre più gelido e taciturno nei miei confronti, alla fine andandosene via senza nemmeno salutarmi! Come immaginavo, la sera successiva, durante il concerto, con mio sommo compiacimento, capii il perchè della sua reazione, poichè lo intravvidi seduto proprio all'interno del settore riservato ai familiari delle vittime (oltrechè ai pezzi grossi locali)! Sarò un discolaccio incorreggibile, ma non riesco proprio a vergognarmene, chissà com'è! Spero proprio che a quel gruppuscolo di palloni gonfiati locali che presiedono a questo cosiddetto concorso di composizione, il ricorso in appello non sortisca alcunchè e che si prendano finalmente una bella lezione, una volta per tutte! FUSse c'a FUSse la volta buona? Ma magari!
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