sabato 14 settembre 2013

Celluloide e dintorni in video.

Incoerente come sono, vi appioppo un altro lacerto di 'lista della lavandaia', così imparate (in tutti i sensi!): --------------- Ennio Morricone: Concerto all'Arena/La musica per il cinema (concerto ripreso dal vivo il 28 settembre 2002 all'Arena di Verona), estratti da: - Nuovo Cinema Paradiso / C'era una volta in America / La leggenda del pianista sull'Oceano / Il buono, il brutto, il cattivo / C'era una volta il West / Giù la testa / La luz prodigiosa / La battaglia di Algeri / Sacco e Vanzetti / Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto / Sostiene Pereira / La classe operaia va in paradiso / Vittime di guerra / Queimada / Il deserto dei tartari / Riccardo III / The mission (contenuti aggiuntivi: Microsolco: percorsi musicali di Ennio Morricone / Sala prove / Biografia / Crediti); - Gilda Buttà, pianoforte; Susanna Rigacci, soprano; Dulce Pontes, voce; - Cori: Città di Roma/ Mauro Marchetti; "Claudio Casini" dell'Università di Roma Tor Vergata - "Lirico Sinfonico Romano", diretti da Stefano Cucci; "Dei Fiorentini / Mauro Bacherini; "Ruggero Giovannelli" / Claudio Micheli; - orchestra Roma Sinfonietta, diretta dall'autore; - dvd Euphonia Entertainment Group/Warner Music Vision SCOM O5 11 (DVD 0942911 LI), uscito nel 2003 - 16/9 PAL - Dolby Digital 5.1 e 2.0; Dts - durata circa 2 ore e 26' (fra i tanti concerti dal vivo di Morricone, autentico stakanovista della celluloide, con le sue oltre 500 colonne sonore composte, approdati al disco e al video, questo comprende anche, all'interno dei contenuti speciali, un breve inserto filmato nel quale si vede il figlio Andrea, che il padre sta cercando di fargli seguire le sue orme, dirigere l'inizio di una sua propria composizione per orchestra, ossia una classica ouverture da concerto, ma la mia impressione, sulla base di questo estratto, è che si tratti di una musica gradevole ma impersonale e aggiungo che, anche se nei titoli di testa del film "Nuovo Cinema Paradiso", il celebre tema d'amore, viene attribuito ad Andrea Morricone, io sospetto fortemente che sia tutta farina del sacco di suo padre, il quale, fin dagli esordi, aveva una cifra stilistica così inconfondibile, che non mi sembra minimamente di ravvisare nel suo figliolo, purtroppo, non potendosi quindi giustificare tale manchevolezza con la più giovane età di quest'ultimo, che non mi risulta avere ancora, a tutt'oggi, effettivamente 'sfondato', nonostante le evidenti spinte paterne). --------- Andrew Lloyd-Webber: "Cats"; - Elaine Paige, Sir John Mills, Ken Page, Rosemarie Ford, Michael Gruber, John Partridge, Aeva May, Geoffrey Garrat, James Barron, Jo Gibb, Drew Varley, Susie McKenna, Jacob Brent, Susan Jane Tanner, Phillida Crowley Smith, Bryn Walters, Veerle Casteleyn, Tommi Sliiden, Kaye Brown, Karl Morgan, Leah Sue Morland, Jo Bingham, Fergus Logan, Tony Timberlake, Jason Gardiner, Femi Taylor, Frank Thompson, Rebecca Parker, Sally Bentley, David Combes, Mary Carewe, Robert Fardell, Mark Fredrick, Michael Dore, Jacqueline Barron, Anne Skates, Janet Mooney; - Capital Voices (David Arnell, Paul Baker, Vicky Coote, Helen Massie); - Choir "The Conquordia Singers"; - London Musicians Orchestra / Simon Lee / Trevor York, prove al pianoforte (contenuti aggiuntivi: 2 interviste ad Andrew Lloyd-Webber e ad Elaine Page); - dvd Universal SCD 04 23 1 (UN20304 II), uscito nel 1998 - 15/9 PAL - Dolby Digital 5.1 - sottotitoli in inglese, francese, tedesco, spagnolo, italiano, svedese, norvegese, olandese - durata circa 2 ore (trattasi della ripresa effettuata in studio, appositamente per il mercato del video, dal regista David Mallet, realizzata in 18 giorni di sedute, impiegando un'orchestra di 70 elementi, con i 2 identici protagonisti della prima edizione del 1981, mi sembra una bella edizione nel suo complesso, l'ho voluta segnalare poichè ignoro se vi siano altre edizioni integrali di questo musical disponibili su cd, peccato solo che la fascetta di copertina sia schifosamente avara di informazioni riguardo al cast, che per poterlo riportare, ho dovuto desumere quasi integralmente dai titoli di coda e d'accordo che la locandina risulta chilometrica, ma almeno si poteva approntare un pieghevole interno, se non proprio un libretto, qui scandalosamente assente, discografici benedetti!). / Per finire (ma sarà proprio vero?) un 'addenda' cartaceo: --- Pier Marco De Santi (con prefazione di Federico Fellini): La musica di Nino Rota - Editori Laterza, Roma-Bari, collana 'Misure', 1^ edizione del luglio 1983 (ignoro se ce ne siano state delle altre), pagine complessive XII-228, prezzo dell'epoca di lire 25.000 (questa pubblicazione, di ampio formato e riccamente illustrata in bianco e nero, affastella in maniera alquanto caotica, confusionaria e lacunosa, una gran mole di materiale sul compositore morto quattro anni prima e sembrerebbe risentire di una certa frettolosità nella sua realizzazione, risultando alquanto discontinua, pur tuttavia importante nel suo tratteggiare le vicissitudini umane e artistiche del musicista, con ovviamente un'ampia disamina anche della sua produzione 'cinematografica', ed in appendice, cataloghi e discografie di tutti i suoi lavori, comprese anche le musiche per il cinema, la televisione e il teatro, risultando quindi alla fine un contributo tutto sommato non disprezzabile, anche perchè non mi risulta che ci sia molto altro in circolazione riguardo Nino Rota, salvo un recente volume riportante atti di un convegno sul compositore, intravisto tempo addietro in una libreria cittadina). / Direi proprio che con questo, ho proprio raschiato il fondo del barile, per cui, a questo punto, posso anche andarmene in malora, tanto ho già dato quel poco che potevo in materia e visto che la mia situazione personale sta precipitando allegramente, almeno posso dire nel mio piccolo, di avere concluso questa 'inezia'.

Celluloide non di celluloide 2 (a volte ritornano).

Qualcuno se lo ricorda il film a colori del 1947, "Il cucciolo", con Gregory Peck? Ebbene le musiche di questo film sono di Frederick Delius (peraltro già defunto all'epoca), riadattate per lo schermo e dirette da Eric Fenby. E dopo la mia usuale digressione, dovuta a un lampo improvviso della mia strampalata memoria, più che mai, si prosegua e... fiato alle trombe!!! ------------ Korngold: concerto per violino e orchestra in re maggiore, op.35; / Rozsa: concerto per violino e orchestra, op.24; tema con variazioni per violino, violoncello e orchestra da camera, op.29a; / Waxman: "Carmen" fantasy, per violino e orchestra; Jascha Heifetz, violino; Gregor Piatigorski, violoncello; - Los Angeles Philarmonic Orchestra / Alfred Wallenstein (Korngold); - Dallas Symphony Orchestra / Walter Hendl (Rosza, conc.); / Los Angeles Chamber Orchestra (Rosza: tema con var.); - Rca Victor Symphony Orchestra / Donald Voorhees (Waxman); - cd Rca Victor Gold Seal GD87963 (0 035628 796325); esecuzioni storiche, ma dal suono pienamente godibile, di brani interpretati dal loro illustre dedicatario, un assoluto riferimento! ------ Miklos Rozsa: Concerto per violino e orchestra, op.24; Concerto per violoncello e orchestra, op.32; Tema con variazioni per violino, violoncello e orchestra da camera, op.29a; - Robert McDuffie, violino; Lynn Harrell, violoncello; - Atlanta Symphony Orchestra / Yoel Levi; - cd Telarc CD-80518; ------ Jerry Goldsmith: Music for orchestra; Christus Apollo, cantata; Fireworks; - Anthony Hopkins, voce recitante; Eirian James, mezzosoprano; London Voices / Terry Edwards; - London Symphony Orchestra, diretta dall'autore; - cd Telarc CD-80560; ------ Erich Wolfgang Korngold: - 1) Sinfonietta in si maggiore, op.5; Concerto per violino e orchestra, in re maggiore, op.35; - Ulrike-Anima Mathé, violino; Dallas Symphony Orchestra / Andrew Litton; - cd Dorian Recordings DOR-90216 (singolare che il concerto per violino abbia non solo la medesima tonalità di impianto, ma anche il medesimo numero d'opera del celeberrimo lavoro di Ciaikovski!); - 2) "Das wunder der Heliane", opera in 3 atti; - Anna Tomowa-Sintow, Hartmut Welker, John David De Haan, Reinhild Runkel, René Pape, Nicolai Gedda, Martin Petzold, Ralph Eschrig, Reinhart Groeschel, Gotthold Schwarz, Julian Metzger, Andreas Scholz, Josef Becker, Regine Gebhardt, Regina Schudel; - Rundfunk Chor Berlin / Dietrich Knothe; - Rundfunk Sinfonie Orchester Berlin / John Mauceri (assistente: Errico Fresis); - 3 cd Decca Classic Opera 475 8271 DM3; - 3) "Die tote stadt", opera in 3 atti; - René Kollo, Carol Neblett, Benjamin Luxon, Rose Wagemann, Hermann Prey, Gabriele Fuchs, Patricia Clark, Anton De Ridder, Willi Brokmeier; - Chor des Bayerischen Rundfunks / Heinz Mende; Toelzer Knabenchor / Gerhard Schmidt-Gaden; - Muenchner Rundfunk Orchester / Erich Leinsdorf; - 2 cd Rca Red Seal/The Sony Opera House 88697446602 (edizione di riferimento, forse l'unica veramente priva di tagli!); - 4) "Violanta", opera in un atto; - Walter Berry, Eva Marton, Siegfried Jerusalem, Horst R. Laubenthal, Gertraut Stoklassa, Ruth Hesse, Manfred Schmidt, Heinrich Weber, Paul Hansen, Karin Hautermann, Renate Freyer; - Chor des Bayerischen Rundfunks / Heinz Mende; - Muenchner Rundfunk Orchester / Marek Janowski; - cd Cbs Records Inc./The Sony Opera House 88697576502 7 / E qui voglio aprire una parentesi riguardo a Korngold, ingiustamente discriminato dai critici superciliosi, per essersi presuntamente venduto a Hollywood, ritenendo con ciò di livello inferiore, rispetto ai lavori precedenti, le sue innumerevoli colonne sonore, molte delle quali assolute pietre miliari del genere, così come negletti risultano i suoi lavori successivi al periodo hollywoodiano. Se invece ci si prende la briga di conoscere i suoi lavori 'ante' e 'post' Hollywood, si nota al contrario come l'autore si sia sempre mantenuto fedele ai suoi canoni stilistici, senza fratture nè tantomeno cadute di livello, anzi, fin dalle prime opere, quelle antecedenti il suo periodo americano, si rileva un carattere particolarmente 'cinematico' della sua musica. Per giunta, in onore al suo secondo nome, Wolfgang, il nostro si rivelò un compositore prodigio, poichè all'età di 6 anni, (almeno credo, o comunque in età precoce) il soggetto aveva già composto le musiche, estremamente sofisticate, complesse e mature per "Der Schneeman", orchestrategli dall'amico di famiglia Alexander von Zemlinski, il quale, l'anno successivo, quando Korngold si accinse a comporre una ouverture tragica per orchestra, offrendosi nuovamente di aiutarlo, si vide opporre un fermo diniego dal tono sdegnato da parte di  Korngold, il quale, piccatissimo, affermò che quella volta avrebbe fatto tutto da solo e così fu! Il padre di Korngold, il noto critico musicale Julius, musicista mancato, purtroppo era estremamente invidioso delle doti musicali del figlio, contrastandolo, funestandolo ed ostacolandolo, finchè potè. Per fortuna che, una volta in America, il figlio era finalmente lontano dalla nefasta influenza del genitore. Costui doveva proprio essere un bell'ipocrita, poichè prima gli dà come secondo nome Wolfgang, poi si adonta del fatto di ritrovarsi un bambino musicista prodigio? Ah, l'idiozia dei genitori produce sfracelli! A questo punto mi chiedo anche se il notevole compositore brasiliano Mozart Camargo Guarnieri, abbia avuto un problema simile, in ogni caso doveva avere dei genitori ben ambiziosi per battezzarlo addirittura Mozart come primo nome, per fortuna che il suddetto se ne è dimostrato ampiamente all'altezza, come ben testimoniano i suoi lavori! Ma adesso, riprendiamo il nostro percorso......../  ------ Bernard Herrmann: Moby Dick, cantata per coro maschile, soli e orchestra; Sinfonietta per archi (versione originale); - Richard Edgar-Wilson, Poul Emborg, Rasmus Gravers, tenori; David Wilson-Johnson, baritono; Uffe Henriksen, basso; - Coro Nazionale Danese / Florian Helgath; - Orchestra Sinfonica Nazionale Danese / Michael Schoenwandt; - sacd ibrido Chandos CHSA 5095 (ho già parlato in precedenza di questo disco meraviglioso; rammento comunque che la Sinfonietta, qui incisa per la prima volta nella sua versione primigenia, sta all'origine delle musiche successivamente composte per "Psyco", tra l'altro, il suo autore aveva in progetto d'inciderne la versione revisionata per la Unicorn, ma la morte gli impedì di realizzare il tutto). --- / Altri compositori 'classici' a contatto con la settima arte: Benjamin Frankel, Paul Dessau, Hans Eisler... / La settima sinfonia "Antartica"di Ralph Vaughan-Williams, composta nel 1953, deriva interamente dalle musiche per il film "Scott of the Antarctic", prodotto dagli Ealing Studios nel 1948 (queste musiche originali sono contenute in un cd della collana "Chandos Movies"); fra le tante belle edizioni disponibili, ne segnalo una in particolare, non solo per via della strepitosa qualità sonora, giustamente menzionata a suo tempo dalla rivista "The Absolute Sound", ma anche perchè credo che sia l'unica, attualmente, a comprendere in appendice anche le didascalie recitate, inserite dall'autore nella partitura, come frontespizio,  all'inizio di ciascuno dei 5 movimenti, ma non previste per l'esecuzione pubblica: - Ralph Vaughan-Williams: Sinfonia n.7 "Sinfonia Antartica" (+Sinfonia n.8); David Timson, voce recitante; Linda Russel, soprano; Elementi femminili del Bournemouth Symphony Chorus / Neville Creed; Christopher Dowie, organo; - Bournemouth Symphony Orchestra / Kees Bakels; - cd Naxos 8.550737 (programmando opportunamente il proprio lettore digitale, si può fare in modo che le didascalie recitate precedano ciascuno dei movimenti della composizione, durante l'ascolto). / Riguardo alla 'Sinfonia sopra una canzone d'amore', composta da Rota nel '47, ma eseguita in pubblico per la prima volta soltanto negli anni '60, preciso che è quindi antecedente non solo da "Il Gattopardo" di Visconti, le cui musiche ne attingono a piene mani, ma anche a "The glass Mountain" di Henri Cass del 1950, le musiche del quale attingono soltanto dal primo movimento di questa sinfonia. /  Uscendo dal seminato, i giorni scorsi ho sfogliato l'opuscoletto del programma della Festa dell'Unità, al P(o)rco Nord qui a Bologna, notando che anche quest'anno, avevano inserito un paio di piccoli concerti da camera a fine agosto; sarei curioso di verificare quale sia l'effettivo gradimento di tali cose in un simile contesto, poichè rimango dell'opinione che, in mezzo a tutto quel becerume costituente l'ossatura di cotale manifestazione, simili faccende ci stiano proprio decisamente come i cavoli a merenda e che, a conti fatti, producano più danno che beneficio alla causa della musica colta, avendo, ahimè, ben presente (anche fin troppo!), il pubblico tipicamente di cerebrolesi, conoscendone diversi sfortunatamente anche di persona, gravitante attorno a consimili eventi, ohibò! E del resto, il tutto è pensato e confezionato appositamente per costoro, tutto stramaledettamente nella norma, tranquilli! / A proposito ancora di "Certezze Gr(rrr!)anitiche", dimenticavo "Materadio", perciò Radiotresuite... Fuck Off! / Ho ancora in serbo qualche piccola cosettina (continua)...