D'accordo che quest'anno ricorresse il ventennale del "Concorso Internazionale di Composizione 2 Agosto", che si volesse rimarcarlo facendo qualcosa di diverso dal solito, aggiungendo alla consueta diretta su Radiotre e relativa differita televisiva su Rai Tre, anche la diretta televisiva su Rai 5 (con replica la domenica pomeriggio e ripresa in alta definizione), solo che il risultato finale mi è parso uno strambo ibrido fra "Concerto del 2 Agosto", "Il Cinema Ritrovato" e "Cinema sotto le stelle" (guardacaso prolungantesi, proprio quest'anno, per la prima volta, fino al 14 agosto, anzichè terminare come al solito, il 30 luglio), snaturando così il carattere originario della manifestazione, già peraltro snaturatasi parecchio per conto suo, in precedenza. A sottolineatura di ciò, basti pensare che il direttore d'orchestra esibentesi quella sera, assieme all'orchestra del Comunale, stavolta trattavasi proprio di quel Timothy Brock, aduso alle colonne sonore dei film del passato, tanto più che, sfogliando l'opuscolo del programma della serata di sabato 2 agosto, si evince chiaramente che il tutto avveniva sotto l'egida della Cineteca di Bologna. E già, perchè come sottolineato dalle note introduttive del programma vergate da Fabrizio Festa, direttore artistico della manifestazione, il tema proposto ai concorrenti di quest'anno, era incentrato sulla relazione fra le immagini in movimento e la musica, pensate che originalità! A parte il fatto che 'sinfonizzare', come brano introduttivo, fuori concorso, una canzone di Claudio Lolli (tipico sottoprodotto del più becero cantautorato pseeudo-impegnato sinistrorso, ma quanto mi stanno sulle balle questi cavoli di cantautori, "impegnati" soprattutto a rimpinguarsi il portafoglio, alla facciaccia di noi poveri disgraziati!), "Piazza, bella piazza", con l'arrangiamento e l'orchestrazione di tal Michele Corcella (fra gli ex vincitori del suddetto concorso, credo), a commento di immagini estratte da un breve documentario del '74 sulla tragedia dell'Italicus, mi sembra una fantozziana "cagata pazzesca", tantopiù che all'ascolto, si capiva che l'orchestra sinfonica, in un tale scombinato contesto, ci stava letteralmente come i cavoli a merenda, inoltre ravvisai già nelle prove del concerto, svoltesi la sera prima in piazza, un retrogusto nauseantemente sanremese (e difatti ti leggo nell'opuscolo che, la voce solista, un certo Mario Rosini del quale non sapevo alcunchè, o beata ignoranza, nel 2004 si sarebbe classificata al 2° posto proprio al famigerato Festival di San Remo, poveri noi!). Anzi, la sera prima del concerto, proprio durante le prove, senza volerlo, commisi una gaffe, della quale peraltro non mi dolgo minimamente, poichè parlando col mio cosiddetto "vicino di poltrona", dissi chiaro e tondo che, secondo me ai membri (!) dell'Associazione Familiari delle Vittime del 2 agosto, non importava un fico secco delle musiche che vengono eseguite, stante la loro totale incompetenza in materia, ma che presenziavano alla cerimonia unicamente per motivi politici d'immagine, salvo rendermi conto, a posteriori, che avevo parlato proprio con uno di loro, comunque sia non me ne pento affatto! Se penso anzi al clima generale da becera scampagnata che ha attanagliato sovente questa manifestazione in passato, rammento alcune dirette allucinanti su Radiotre, quando abitavo a Cesena, con sottofondo di bambini strillacchianti e strombazzamenti e berciamenti vari; in particolare, nel '97 mi sembra, ai tempi della giunta Guazzaloca, sentir proferire, ai microfoni di Radiotre, dall'allora vice-sindaco Salizzoni, la frase: "Stiamo 'festeggiando' (anche in questo caso, senza volerlo, con questa 'gaffe' stava dicendo la verità) la ricorrenza della strage del 2 agosto, cioè volevo dire 'celebrando'...", veramente una chicca sublime che esemplifica l'autentica essenza della manifestazione, poichè, diciamocela veramente tutta, delle vittime non gliene frega un accidente a nessuno, ma tanto è tutto nella norma! Ma veniamo alla musica, complessivamente gradevole ma nulla più, nei limiti intrinseci di una onesta colonna sonora, dei 3 brani vincitori del concorso, peraltro non c'è molto da dire al riguardo, vista la modestia dell'assunto. Effettivamente, il 'migliore' della serata, se così si può dire, è risultato il brano, 1° classificato, del compositore polacco Beniamin Baczevski (classe 1991), che accompagnava un bislacco cortometraggio orrorifico muto "colorato" francese del 1907, "Le spectre rouge", di 9 minuti, una sciocchezzuola gradevole ma niente di più, brano che dimostrava, rispetto agli altri 2, almeno una maggior 'grinta' compositiva, pur con certi scimmiottamenti alla "James Bond/John Barry", gli altri, di piacevolezza ancora più ordinaria e slavata, erano del francese Matthieu Lechovski, 3° classificato (classe 1978), tipica musica della serie "carino ma dimenticabile", per il cortometraggio comico italiano del 1913, in bianco e nero, "Duello allo Schrappnell", di 10 minuti, altra non più che gradevole sciocchezzuola cinefila/cinofila d'antàn, ed infine il brano, dal titolo "Atticus", dello statunitense Kyle Hnedak, 2° classificato (classe 1993), per il cortometraggio di animazione "astratta" (sic!) computerizzata "Basmati" (nulla a che vedere con l'omonimo riso, purtroppo, anzi, a differenza di quest'ultimo, decisamente indigesto!), della durata di 5 minuti ("La brevità, gran pregio!", come dice uno dei personaggi de "La bohéme"), credo anch'esso realizzato appositamente per l'occasione (e non certo prodotto nel 1907, come erroneamente indicato nel programma, dalle cui note, tronfie ed enfatiche, si evince facilmente che trattasi comunque di una 'boiata pazzesca'!), musica che, dopo un inizio discretamente intrigante, non mantiene quanto promesso nel prosieguo, banalizzandosi e impoverendosi alquanto. Arriviamo così al brano conclusivo della serata, anch'esso fuori concorso, anzi, un "progetto" (e che palle, non ne posso veramente più dell'abuso che si fa di tale parola, sorta di foglia di fico per giustificare tutte le più riprovevoli castronerie!!!!), come ci si premura di specificare nell'opuscoletto del programma, definiamola pietosamente una sorta di composizione collettiva, ad opera dell'ennesimo, sedicente gruppuscolo di "pseudo-ricerca elettronica", denominato MaterElettrica, "impreziosita", si fa per dire, nuovamente, dall'apporto del prezzemolino sanremese Rosini, ovviamente in prima (ed ultima, statene certi!) assoluta, a supporto delle immagini di un altro brutto cortometraggio di animazione "astratta" (arisic!) computerizzata (sarò io che non ne capisco un'acca?), dal titolo "Flames", pure questo in prima/ultima assoluta, che, visto il consesso di "ingegni" chiamato a realizzarlo, volendo usare un pietosissimo eufemismo, si può solo dire che la montagna ha partorito un topolino, smunto, smagrito e miserello, per giunta, sia riguardo al filmato che alla musica! Quanto all'orchestra ed al direttore, una volta detto che la resa esecutiva dell'intero concerto era adeguata alla bisogna, si è detto veramente di tutto e di più! / Nel pomeriggio di domenica 3, dopo aver visto la replica televisiva del concerto su Rai 5, mi sono sciroppato anche il susseguente documentario sul ventennale della manifestazione, in realtà un semplice montaggio di spezzoni di concerti degli anni precedenti, che mi confermavano il livello alquanto altalenante della manifestazione, con frequenti e preoccupanti cadute verso il basso, senza che da tutto ciò ne sia mai partorito uno straccio di capolavoro assoluto, al massimo si è talvolta giunti a qualcosa di gradevolmente decoroso, ma nulla più, costante essendo la cronica mancanza di qualsivoglia originalità stilistica da parte di tutti i compositori partecipanti, ma forse, visto l'assunto di partenza, sarebbe impossibile pretendere altrimenti! Di sicuro, l'unica cosa che accomuna tutti i brani eseguiti nell'arco di un ventennio, è che la loro 'prima assoluta' è stata anche l'ultima, non potendo essere altrimenti, il che la dice tutta sulla effettiva validità di tale manifestazione! Soldi, pubblici e non, come sempre buttati e tutto sempre stramaledettamente nella norma, ma in fondo, ce lo meritiamo anche, branco di beoti incompetenti che altro non siamo! E vai col becerume! Così è l'Italia e così vanno le cose anche in quel di Bologna!