martedì 19 febbraio 2013

DAB, questo sconosciuto 3 (La vendetta).

Riprendendo l'argomento del DAB a proposito della compressione dell'audio, ci sarebbe anche la possibilità di impiegare anche il cosiddetto bitrate variabile, al fine di ottimizzare la qualità del suono, nel senso che a seconda della natura del programma trasmesso, si può aumentarlo o diminuirlo, facendo in questa maniera più spazio al canale adiacente (per esempio ridurlo in caso di parlato, che tollera, per sua natura una compressione maggiore e viceversa aumentarlo nel caso si mandi in onda della musica, per il motivo opposto), ma, almeno che io sappia, non ho notizie di applicazioni pratiche di questo sistema, finora. In effetti, ascoltando le poche emittenti private ricevibili in questa banda, almeno qui in Bologna, il bitrate impiegato era talmente basso (tipo 64kbps), che l'audio monofonico che ne sortiva, era addirittura peggiore di quello di una trasmissione analogica in modulazione d'ampiezza! Il bello è che codesto DAB, sarebbe destinato, in futuro, a soppiantare definitivamente l'FM, tant'è che la BBC conta di eliminare definitivamente quest'ultima in tutta l'Inghilterra, entro la fine dell'anno 2015, ma qui in Italia, al momento, non mi sembra che le premesse affinchè ciò avvenga siano delle migliori. Tanto più che un altro punto dolente, qui da noi, è costituito dalla scarsità di apparecchi riceventi disponibili sul mercato, oltrechè dai prezzi di listino ancora troppo elevati, il che, se era relativamente giustificabile quando ho comprato il mio apparecchio, circa una dozzina di anni fa, adesso direi che la faccenda grida decisamente vendetta! E' mai possibile che per un normale ricevitore da tavolo domestico, che ovviamente comprende anche l'FM, io debba spendere come minimo un centinaio di euro e almeno il triplo per un sintonizzatore ad alta fedeltà? Questo, in aggiunta al sostanziale disinteresse della stessa Rai riguardo alla faccenda, significa boicottare il sistema in partenza! Venendo alla questione della reperibilità, non è che anche qui ci sia da stare molto allegri. Qui a Bologna, c'è la Libreria Mondadori di via D'Azeglio, dove si possono reperire alcuni modelli costosissimi della ditta australiana Pure, qualcos'altro si può trovare da Gianni Quadretti, in via degli Orefici (modelli della Tivoli Audio e mi pare anche della Sony) e anche da Bait e Borghi in via Volturno (Tivoli Audio e Teac), ma affermo ciò a beneficio d'inventario. In quest'ultimo negozio, tempo addietro, mi dissero che, se volevo, mi potevano ordinare un sintonizzatore Yamaha per 350 euro. In effetti, scorrendo l'ultimo annuario della rivista Suono, fra i sintonizzatori con DAB sono menzionati pochi apparecchi (Onkyo e Yamaha). Pazienza, per fortuna che tutti i canali di Radiorai, sono ricevibili sia sul satellite che sul web, oltre al fatto che in 5 città italiane, Radiofd5 è ricevibile anche su FM (Roma,Milano, Torino, Napoli e Ancona), semprechè questa notizia sia ancora valida, per cui, concludendo: viva la radio, nonostante tutto, e Radiorai in particolare!

Addenda a "Varie ed eventuali".

Riguardo a ciò che ho scritto in "Varie ed eventuali", mi sono accorto di essermi dimenticato di un paio di cose: innanzitutto che il disco di musiche di Ernest Bloch summenzionato credo che sia stato inciso nel 1969, all'auditorium Frederick R. Mann di Tel Aviv, sede abituale dell'orchestra filarmonica d'Israele, mentre per l'altro disco di musiche di Felix Mendelssohn-Bartholdy, ho omesso gli estremi di etichetta, ovvero: DG 00289 479 0083 GH. Tutto questo ai fini della completezza d'informazione.