Disquizioni intorno alla musica colta, con particolare riferimento alla realtà contemporanea.
martedì 5 luglio 2011
Fantasmagorie musicali.
Innanzitutto un mea culpa: ho preso un piccolo abbaglio nel precedente articolo a proposito dell'autore delle musiche del secondo cineconcerto del ciclo "Il cinema ritrovato", svoltosi dal 25 giugno al 2 luglio qui, in Piazza Maggiore a Bologna, poichè trattasi non di Gabriel Thibaudet ma di Gabriel Thibaudeau (il che significa che non c'entra alcunchè col pianista Jean Yves Thibaudet). Per la sezione "Ritrovati e Restaurati", venerdì 1 luglio, alle ore 22 circa, si è avuta la proiezione del film "Il fantasma dell'Opera" (Phantom of the Opera, USA/1925) di Rupert Julian ed Edward Sedgwick con Lon Chaney nel ruolo del protagonista, nella versione con didascalie in lingua originale con sottotitoli italiani, in un restauro che ne restituiva l'uso particolare del colore, promosso da Lobster Films. L'accompagnamento musicale dal vivo era costituito da musiche composte e dirette, per l'appunto da Gabriel Thibaudeau, sempre con l'orchestra del Teatro Comunale e la partecipazione del soprano Gerda Findeisen. Anche stavolta, a beneficio soprattutto dei non presenti, ritengo utile di riportare integralmente le scarne note redatte dall'autore medesimo a proposito delle musiche, inserite nel pieghevole distribuito in loco al pubblico: "Questa partitura per 'Il fantasma dell'opera', commissionata nel 1990 dalla Cinémathèque Québécoise, fu presentata a Bologna pochi mesi dopo la prima a Montréal. Da allora è stata eseguita da molte orchestre - dal Canada agli Stati Uniti, dall'Europa al Giappone - ricevendo sempre l'accoglienza entusiastica del pubblico. La musica si basa su un tema di 4 note: do-re-si-do. Possiamo sentirlo in tutta la partitura, che si ispira a Gounod - un soprano canta arie dal 'Faust' di Gounod, aggiungendovi una sfumatura drammatica - ed evoca Stravinski, Chopin e perfino Bach. Si osservi che l'aria finale è il tema principale di tutta la partitura, composta (testo e musica) dal sottoscritto. Dopo aver girato il mondo per più di 20 anni, la musica è finalmente tornata a casa, dove ha ricevuto il suo primo riconoscimento internazionale: Bologna!" Questo è tutto ciò che ce ne riferisce l'autore, mi sfugge soltanto il fatto come una musica che avrebbe girato il mondo abbia ricevuto il suo primo riconoscimento internazionale, soltanto una volta riapprodata a Bologna, a distanza di 21 anni dalla prima esecuzione assoluta. Se è vero che questa musica, stando al suo autore, aveva già girato il mondo in precedenza, non è già questo segno evidente di riconoscimento internazionale? Mi sa tanto di piaggeria! Piccolo mistero: nella locandina del film (durata circa 93'), riportata nel pieghevole di accompagnamento alla proiezione, come autore delle musiche originali è riportato un certo Gustav Hinrichs, di cui mi piacerebbe saperne qualcosa. Forse anche in questo caso, analogamente al "Nosferatu" di Murnau, la partitura originale è andata perduta? E se così non fosse, perchè è stata commissionata a Gabriel Thibaudeau una nuova partitura? Nulla ci viene detto al riguardo nelle note di accompagnamento, il che non è molto serio! Mi viene in mente il caso del film "Napoleòn" di Abel Gance, le cui musiche originali vennero composte dal musicista svizzero Arthur Honegger, dalle quali trasse anche una suite da concerto e che quindi non sono certo andate perdute, ma, per motivi che mi sfuggono, mi pare verso la fine degli anni '70, venne commissionata una nuova partitura a Carmine Coppola (padre del famoso regista Francis Ford Coppola, e primo violino dell'orchestra filarmonica di New York ai tempi di Arturo Toscanini, ovvero nel periodo compreso fra il 1927 e il 1937), tra l'altro coautore delle musiche del "Padrino - Parte 2°" insieme a Nino Rota e di quasi tutte quelle del "Padrino - Parte 3°", (tranne che nella scena che si svolge in un teatro lirico, dove vengono impiegati frammenti tratti dall'opera "Cavalleria Rusticana" di Pietro Mascagni), film che recano proprio la regia del celeberrimo figlio. Di queste 'nuove musiche' per il "Napoleòn" di Gance, ricordo che all'epoca uscirono su disco della Cbs, che purtroppo non posseggo, per cui altro non posso dire. Tornando alle musiche per il film "Il fantasma dell'Opera", c'è da osservare che l'organico orchestrale era un pò più ampio e variegato rispetto al precedente cineconcerto di sabato 25 luglio. A parte la presenza di un soprano, scelta obbligata in quanto l'opera che viene rappresentata all'interno del film, è come detto in precedenza, il "Faust" di Charles Gounod, Grànd-Opéra in 3 atti, di cui compare anche la locandina in un'inquadratura del film, opera essa stessa dal soggetto demoniaco, di cui vengono utilizzate, ma con un'orchestrazione un pò diversa rispetto all'originale di Gounod, alcune arie relative al personaggio di Marguerite, così come dei frammenti provenienti dal balletto facente parte dell'opera in questione, venivano utilizzati come sfondo musicale per le grandi scene di ballo all'interno del film, l'orchestra comprendeva anche un discreto stuolo di percussioni (4 timpani, campane tubolari, campanelli, piatti, piatti sospesi, tamburo, grancassa, tam-tam, triangolo), organo elettronico (ossia il cosiddetto elettrofono), sintetizzatore e le consuete sezioni di archi, legni e ottoni. Mi sovviene che, essendo il vero nome del personaggio del fantasma, Erik, quest'ultimo è anche il nome di uno dei personaggi dell'opera "Der Fliegende Hollander" (L'olandese volante) di Richard Wagner, guarda caso un altro lavoro basato su un soggetto demoniaco. Anticipo subito che l'impressione complessiva che mi ha fatto questa musica è senz'altro più positiva rispetto al precedente cineconcerto, così come migliore mi è parsa la prestazione complessiva dell'orchestra e valida nel complesso la prova del soprano, ma limiti temporali mi inducono a rimandare ulteriori commenti al prossimo articolo (continua).
Iscriviti a:
Post (Atom)