sabato 25 febbraio 2017

Cos'è pazzi!

Venerdì 17 febbraio, al Teatro di San Carlo a Napoli, è saltata la rappresentazione, con relativa diretta radiofonica, de "L'incantatrice", opera di Ciaikovski composta nel 1887 e mai (!), prima d'ora, rappresentata in Italia. Il motivo di questa sospensione, ovviamente, non è stato specificato dal conduttore di Radiotre, ma temo, con raccapriccio, di averlo intuito fin troppo facilmente! Se all'inizio, ho plaudito alla scelta insolita, fuori dalle strade più tristemente ribattute, del teatro sancarliano, man mano che comprendevo i reali motivi di questa cancellazione, la mia rabbia aumentava esponenzialmente! Qui il vero incantesimo l'hanno fatto i napoletani, altro che Ciaikovski e la protagonista della sua opera! Guarda caso, era un venerdì 17 e ci si trovava in quel di Napoli! Ebbene sì, a causa di una stupidissima superstizione, si manda all'aria la messa in scena di un capolavoro, assurdamente mai udito dalle nostre parti (si badi all'anno di composizione, sono passati la bellezza, si fa per dire, di ben 130 anni), soltanto per questo assurdo motivo, si è cancellato tutto ciò, dimostrando incommensurabile stupidità ed arretratezza culturale! Quanto vorrei sbagliarmi, ma non credo proprio che avrò smentite di sorta, ennesima dimostrazione di un paese totalmente allo sbando! Cari meridionali e napoletani in particolare, non adontatevi ipocritamente poi, se vi si classifica in un certo modo! A questi impuniti del Teatro di San Carlo, auguro, di tutto cuore, di finire sulla strada, altro che f.u.s. e compagnia bella, questo è veramente uno schiaffo alla miseria, un insulto a quelli come me che, anche quel giorno, si sono recati ugualmente al proprio lavoro ingrato e miseramente retribuito, senz'altro meno di quanto percepito dalle maestranze del San Carlo che, col risibilissimo pretesto della superstizione, si concedono il lusso di poltrire anche a spese del contribuente fesso! Bello schifo! E' anche vero che, quanto a superstizione, pure qui a Bologna non si scherza affatto, quel fatidico giorno, andando al lavoro, ho rilevato alcune strane assenze, dovute allo stesso motivo! Aveva proprio ragione Zio Paperone, quando accusava suo nipote Paperino di "pelandronite acuta"! Questa è la vera causa di tutti i mali del paese totalmente fallimentare che è divenuta l'Italia, la "pelandronite acuta", radicata indelebilmente nei nostri codici genetici, dal tempo dei tempi! Mi ricordo ancora la denuncia di Salvatore Accardo di parecchi anni fa, quando dichiarò che la mafia si era impossessata del San Carlo! Meridionali ed in particolare, napoletani, la smetterete mai di comportarvi da "sporchi terroni"? Domanda retorica, ahimè! Dimenticavo di dire che, quella sera fatidica, su Radiotre, per fortuna, non ci sono stati almeno problemi nel mandare in onda, sempre in diretta ed al posto dell'opera ciaikovskiana cancellata inopinatamente, il terzo ed ultimo dei concerti di Rai Nuova Musica, regolarmente svoltosi (senza alcun accadimento arcano) all'Auditorium Arturo Toscanini in quel di Torino, concerto la cui trasmissione, in virtù del previsto collegamento col San Carlo, era inizialmente programmata in differita con data da destinarsi! Per fortuna che, almeno a Torino, non si sono fatti prendere la mano da certa fregola lavativistica come a Napoli! Meditate, gente, meditate...