Disquizioni intorno alla musica colta, con particolare riferimento alla realtà contemporanea.
mercoledì 17 aprile 2013
Classica in vinile 5.
Sia pure con un certo ritardo ulteriore da parte mia, torno a sviscerare le uscite di questa comunque interessante collana della De Agostini. La prima cosa che noto, a livello generale, avendo anche letto gli ultimi 2 numeri usciti in edicola, della rivista "Audiophile Sound", a cui la collana in questione è legata in qualche misura, è il fatto che, dall'elenco dei titoli in uscita, sembrerebbero essere completamente spariti quelli tratti dal catalogo Decca, cosa di cui mi piacerebbe scoprirne la ragione, a meno che il sito "AS-Extra", non dia dei chiarimenti in proposito, onestamente non lo so, avendo navigato in internet di rado, negli ultimi tempi (tra parentesi devo segnalarvi che il cd allegato all'ultimo numero di "AS", pur contenendo un brano arcinoto, ovvero la 6^ sinfonia di Mahler, eseguita dall'orchestra filarmonica di San Pietroburgo diretta da Thomas Sanderling, non è affatto un cosiddetto "cd della mutua", poichè trattasi di un'interpretazione che, anche se non stravolge la discografia copiosa inerente questa composizione, è purtuttavia un'interpretazione non inutile, il che non è poco, decisamente sopra la media e con una qualità sonora eccellente, pur essendo stata incisa nel lontano 1995 -si fa per dire!-, la qual cosa ha la sua importanza; attenzione al volume, poichè la dinamica e l'estensione sono realistiche; per la cronaca, la casa discografica è la Real Sound). Mi chiedo se, dietro a tutto ciò ci siano dei problemi con la Universal, oppure con la Speaker's Corner e/o il suo distributore italiano Sound and Music di Lucca; trovo comunque odiose ed irritanti queste variazioni di programma! Ma veniamo all'ultimo titolo della collana, uscito questa volta, forse per via delle festività pasquali, con ben 6 giorni di ritardo sulla tabella di marcia, ovvero venerdì 5 aprile. Il contenuto musicale questa volta comprende musiche di Mussorgsky, ovvero i celeberrimi "Quadri di una esposizione" nell'usuale orchestrazione di Ravel, ed in appendice, il preludio (alba sulla Moscova) e la danza delle schiave persiane dall'opera Kovanchina, nell'allora usuale orchestrazione di Rimski-Korsakov, interpretati dall'orchestra sinfonica di Minneapolis, sotto la direzione di Antal Dorati. A proposito dei "Quadri", ritengo sia utile e interessante, elencarne la successione con le relative indicazioni agogiche, desunte dall'originale per pianoforte, anche perchè vorrei farvi notare una certa faccenda. Questa dunque la successione all'interno della suite: Promenade I, allegro giusto nel modo russico; senza allegrezza, ma poco sostenuto; - n.1 Gnomus, sempre vivo; poco meno mosso, pesante-vivo; vivo; poco a poco accelerando; - Promenade II, moderato commodo assai e con delicatezza; - n.2 Il vecchio castello, andantino molto cantabile e con dolore; - Promenade III, moderato non tanto, pesantemente; - n.3 Tuileries (dispute d'enfants après jeux), allegro non troppo; capriccioso; - n.4 Bydlo, sempre moderato; pesante; - Promenade IV, tranquillo; - n.5 Balletto dei pulcini nei loro gusci, vivo; leggiero (scherzino-trio-scherzino-coda); - n.6 Samuel Goldenberg und Schmuyle, andante; grave-energico; andantino; andante; grave; - Promenade V, allegro giusto nel modo russico; poco sostenuto ( e proprio qui vorrei farvi notare come Ravel si sia consentito l'unica evidente libertà rispetto all'originale stesura pianistica, cosa che non faranno gli altri numerosi arrangiatori di stesure orchestrali, che prima o dopo di lui si sono accinti a cotale impresa, salvo Leopold Stokowski, che si concederà tagli e arbitrii ben più rilevanti; Ravel, nel suo arrangiamento omette questa quinta Promenade, la ragione di ciò non la conosco, anche se la similarità di indicazioni agogiche con la prima, mi fa supporre che questo potrebbe essere il motivo che lo ha indotto a una simile scelta); - n.7 Limoges. Le marché (la grande nouvelle), allegretto vivo, sempre scherzando; meno mosso, sempre capriccioso; - n.8a Catacombae (sepulcrum romanum), largo; n.8b Cum mortuis in lingua mortua, andante non troppo, con lamento; all'interno di questa seconda sezione del n.8 dei "Quadri", ricompare per l'ultima volta nella partitura, in pianissimo, il tema della Promenade; - n.9 La capanna su zampe di gallina (Baba Jaga), allegro con brio, feroce; andante mosso; allegro molto; - n.10 La grande porta di Kiev, allegro alla breve (maestoso, con grandezza); meno mosso, sempre maestoso; grave, sempre allargando. Da notare che il pianista russo Vladimir Horovitz, non eseguiva l'originale di Mussorgski, ma una sua personale trascrizione desunta proprio dall'arrangiamento orchestrale di Ravel e quindi mancante anch'essa della quinta Promenade (continua).
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