sabato 14 settembre 2013

Celluloide non di celluloide 2 (a volte ritornano).

Qualcuno se lo ricorda il film a colori del 1947, "Il cucciolo", con Gregory Peck? Ebbene le musiche di questo film sono di Frederick Delius (peraltro già defunto all'epoca), riadattate per lo schermo e dirette da Eric Fenby. E dopo la mia usuale digressione, dovuta a un lampo improvviso della mia strampalata memoria, più che mai, si prosegua e... fiato alle trombe!!! ------------ Korngold: concerto per violino e orchestra in re maggiore, op.35; / Rozsa: concerto per violino e orchestra, op.24; tema con variazioni per violino, violoncello e orchestra da camera, op.29a; / Waxman: "Carmen" fantasy, per violino e orchestra; Jascha Heifetz, violino; Gregor Piatigorski, violoncello; - Los Angeles Philarmonic Orchestra / Alfred Wallenstein (Korngold); - Dallas Symphony Orchestra / Walter Hendl (Rosza, conc.); / Los Angeles Chamber Orchestra (Rosza: tema con var.); - Rca Victor Symphony Orchestra / Donald Voorhees (Waxman); - cd Rca Victor Gold Seal GD87963 (0 035628 796325); esecuzioni storiche, ma dal suono pienamente godibile, di brani interpretati dal loro illustre dedicatario, un assoluto riferimento! ------ Miklos Rozsa: Concerto per violino e orchestra, op.24; Concerto per violoncello e orchestra, op.32; Tema con variazioni per violino, violoncello e orchestra da camera, op.29a; - Robert McDuffie, violino; Lynn Harrell, violoncello; - Atlanta Symphony Orchestra / Yoel Levi; - cd Telarc CD-80518; ------ Jerry Goldsmith: Music for orchestra; Christus Apollo, cantata; Fireworks; - Anthony Hopkins, voce recitante; Eirian James, mezzosoprano; London Voices / Terry Edwards; - London Symphony Orchestra, diretta dall'autore; - cd Telarc CD-80560; ------ Erich Wolfgang Korngold: - 1) Sinfonietta in si maggiore, op.5; Concerto per violino e orchestra, in re maggiore, op.35; - Ulrike-Anima Mathé, violino; Dallas Symphony Orchestra / Andrew Litton; - cd Dorian Recordings DOR-90216 (singolare che il concerto per violino abbia non solo la medesima tonalità di impianto, ma anche il medesimo numero d'opera del celeberrimo lavoro di Ciaikovski!); - 2) "Das wunder der Heliane", opera in 3 atti; - Anna Tomowa-Sintow, Hartmut Welker, John David De Haan, Reinhild Runkel, René Pape, Nicolai Gedda, Martin Petzold, Ralph Eschrig, Reinhart Groeschel, Gotthold Schwarz, Julian Metzger, Andreas Scholz, Josef Becker, Regine Gebhardt, Regina Schudel; - Rundfunk Chor Berlin / Dietrich Knothe; - Rundfunk Sinfonie Orchester Berlin / John Mauceri (assistente: Errico Fresis); - 3 cd Decca Classic Opera 475 8271 DM3; - 3) "Die tote stadt", opera in 3 atti; - René Kollo, Carol Neblett, Benjamin Luxon, Rose Wagemann, Hermann Prey, Gabriele Fuchs, Patricia Clark, Anton De Ridder, Willi Brokmeier; - Chor des Bayerischen Rundfunks / Heinz Mende; Toelzer Knabenchor / Gerhard Schmidt-Gaden; - Muenchner Rundfunk Orchester / Erich Leinsdorf; - 2 cd Rca Red Seal/The Sony Opera House 88697446602 (edizione di riferimento, forse l'unica veramente priva di tagli!); - 4) "Violanta", opera in un atto; - Walter Berry, Eva Marton, Siegfried Jerusalem, Horst R. Laubenthal, Gertraut Stoklassa, Ruth Hesse, Manfred Schmidt, Heinrich Weber, Paul Hansen, Karin Hautermann, Renate Freyer; - Chor des Bayerischen Rundfunks / Heinz Mende; - Muenchner Rundfunk Orchester / Marek Janowski; - cd Cbs Records Inc./The Sony Opera House 88697576502 7 / E qui voglio aprire una parentesi riguardo a Korngold, ingiustamente discriminato dai critici superciliosi, per essersi presuntamente venduto a Hollywood, ritenendo con ciò di livello inferiore, rispetto ai lavori precedenti, le sue innumerevoli colonne sonore, molte delle quali assolute pietre miliari del genere, così come negletti risultano i suoi lavori successivi al periodo hollywoodiano. Se invece ci si prende la briga di conoscere i suoi lavori 'ante' e 'post' Hollywood, si nota al contrario come l'autore si sia sempre mantenuto fedele ai suoi canoni stilistici, senza fratture nè tantomeno cadute di livello, anzi, fin dalle prime opere, quelle antecedenti il suo periodo americano, si rileva un carattere particolarmente 'cinematico' della sua musica. Per giunta, in onore al suo secondo nome, Wolfgang, il nostro si rivelò un compositore prodigio, poichè all'età di 6 anni, (almeno credo, o comunque in età precoce) il soggetto aveva già composto le musiche, estremamente sofisticate, complesse e mature per "Der Schneeman", orchestrategli dall'amico di famiglia Alexander von Zemlinski, il quale, l'anno successivo, quando Korngold si accinse a comporre una ouverture tragica per orchestra, offrendosi nuovamente di aiutarlo, si vide opporre un fermo diniego dal tono sdegnato da parte di  Korngold, il quale, piccatissimo, affermò che quella volta avrebbe fatto tutto da solo e così fu! Il padre di Korngold, il noto critico musicale Julius, musicista mancato, purtroppo era estremamente invidioso delle doti musicali del figlio, contrastandolo, funestandolo ed ostacolandolo, finchè potè. Per fortuna che, una volta in America, il figlio era finalmente lontano dalla nefasta influenza del genitore. Costui doveva proprio essere un bell'ipocrita, poichè prima gli dà come secondo nome Wolfgang, poi si adonta del fatto di ritrovarsi un bambino musicista prodigio? Ah, l'idiozia dei genitori produce sfracelli! A questo punto mi chiedo anche se il notevole compositore brasiliano Mozart Camargo Guarnieri, abbia avuto un problema simile, in ogni caso doveva avere dei genitori ben ambiziosi per battezzarlo addirittura Mozart come primo nome, per fortuna che il suddetto se ne è dimostrato ampiamente all'altezza, come ben testimoniano i suoi lavori! Ma adesso, riprendiamo il nostro percorso......../  ------ Bernard Herrmann: Moby Dick, cantata per coro maschile, soli e orchestra; Sinfonietta per archi (versione originale); - Richard Edgar-Wilson, Poul Emborg, Rasmus Gravers, tenori; David Wilson-Johnson, baritono; Uffe Henriksen, basso; - Coro Nazionale Danese / Florian Helgath; - Orchestra Sinfonica Nazionale Danese / Michael Schoenwandt; - sacd ibrido Chandos CHSA 5095 (ho già parlato in precedenza di questo disco meraviglioso; rammento comunque che la Sinfonietta, qui incisa per la prima volta nella sua versione primigenia, sta all'origine delle musiche successivamente composte per "Psyco", tra l'altro, il suo autore aveva in progetto d'inciderne la versione revisionata per la Unicorn, ma la morte gli impedì di realizzare il tutto). --- / Altri compositori 'classici' a contatto con la settima arte: Benjamin Frankel, Paul Dessau, Hans Eisler... / La settima sinfonia "Antartica"di Ralph Vaughan-Williams, composta nel 1953, deriva interamente dalle musiche per il film "Scott of the Antarctic", prodotto dagli Ealing Studios nel 1948 (queste musiche originali sono contenute in un cd della collana "Chandos Movies"); fra le tante belle edizioni disponibili, ne segnalo una in particolare, non solo per via della strepitosa qualità sonora, giustamente menzionata a suo tempo dalla rivista "The Absolute Sound", ma anche perchè credo che sia l'unica, attualmente, a comprendere in appendice anche le didascalie recitate, inserite dall'autore nella partitura, come frontespizio,  all'inizio di ciascuno dei 5 movimenti, ma non previste per l'esecuzione pubblica: - Ralph Vaughan-Williams: Sinfonia n.7 "Sinfonia Antartica" (+Sinfonia n.8); David Timson, voce recitante; Linda Russel, soprano; Elementi femminili del Bournemouth Symphony Chorus / Neville Creed; Christopher Dowie, organo; - Bournemouth Symphony Orchestra / Kees Bakels; - cd Naxos 8.550737 (programmando opportunamente il proprio lettore digitale, si può fare in modo che le didascalie recitate precedano ciascuno dei movimenti della composizione, durante l'ascolto). / Riguardo alla 'Sinfonia sopra una canzone d'amore', composta da Rota nel '47, ma eseguita in pubblico per la prima volta soltanto negli anni '60, preciso che è quindi antecedente non solo da "Il Gattopardo" di Visconti, le cui musiche ne attingono a piene mani, ma anche a "The glass Mountain" di Henri Cass del 1950, le musiche del quale attingono soltanto dal primo movimento di questa sinfonia. /  Uscendo dal seminato, i giorni scorsi ho sfogliato l'opuscoletto del programma della Festa dell'Unità, al P(o)rco Nord qui a Bologna, notando che anche quest'anno, avevano inserito un paio di piccoli concerti da camera a fine agosto; sarei curioso di verificare quale sia l'effettivo gradimento di tali cose in un simile contesto, poichè rimango dell'opinione che, in mezzo a tutto quel becerume costituente l'ossatura di cotale manifestazione, simili faccende ci stiano proprio decisamente come i cavoli a merenda e che, a conti fatti, producano più danno che beneficio alla causa della musica colta, avendo, ahimè, ben presente (anche fin troppo!), il pubblico tipicamente di cerebrolesi, conoscendone diversi sfortunatamente anche di persona, gravitante attorno a consimili eventi, ohibò! E del resto, il tutto è pensato e confezionato appositamente per costoro, tutto stramaledettamente nella norma, tranquilli! / A proposito ancora di "Certezze Gr(rrr!)anitiche", dimenticavo "Materadio", perciò Radiotresuite... Fuck Off! / Ho ancora in serbo qualche piccola cosettina (continua)...

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