Avevo già intuito da tempo che, attualmente, i concerti di Capodanno, sia viennesi che veneziani (questi ultimi effettivamente registrati il 30 dicembre, come si evince dal palinsesto di Radiotre), spacciati come spettacoli in diretta (o almeno "freschi di giornata"), fossero in realtà ripresi in precedenza (anche perchè come fanno altrimenti gli inserti filmati - e non mi riferisco ai balletti -, presumibilmente già realizzati in precedenza e visibili, salvo smentite, soltanto a chi si guarda questi concerti in televisione e non certo agli stessi musicisti e tantomeno al pubblico in sala, ad essere sempre perfettamente sincronizzati con l'andamento ritmico delle musiche via via eseguite, tacendo di altre stranezze?), ma ritenevo ingenuamente che si trattasse tutt'al più di una questione di giorni. Solo che, sfogliando in questi giorni, il numero di dicembre/gennaio del mensile "Musica" (che sarà stato chiuso non più tardi del mese di ottobre, se non prima, cosa che si evince anche leggendo l'editoriale del suo attuale direttore, nel quale ci si riferisce agli attentati parigini), vedendo già nella pagina pubblicitaria delle novità discografiche di un grosso gruppo multinazionale, la foto definitiva della copertina del disco del concerto di Capodanno da Vienna del 2016, con tanto di elenco dettagliato dei supporti audiovisivi disponibili (bd, dvd, doppio cd, triplo lp, non per niente con uscita prevista per i primi di gennaio!), completi dei relativi estremi di etichetta, mi sorge l'atroce sospetto che non di alcuni giorni prima si tratti, il che è comunque poco serio, ma, per quanto incredibile possa sembrare (visto che fra il pubblico di questi concerti, figurano regolarmente anche pezzi grossi a livello internazionale), addirittura di parecchi mesi! Ma allora lo hanno veramente registrato prima? E quando? A settembre? In piena estate? O addirittura l'anno prima? O questi spettacoli sono diventati un misto di sequenze in diretta ed altre in differita? Ecco perchè l'ultimo che ho visto, all'inizio del 2015, mi era sembrato fatto col pilota automatico, lo dovevano aver appena tirato fuori dal congelatore! Questa epoca sommamente plasticosa in cui viviamo, è ogn'or di più il tripudio del cotto e mangiato, previo scongelamento! In ogni caso, sarò cretino, ma i dubbi al riguardo sussistono. Morale della favola, se volete un concerto di Capodanno bello fresco e di sicuro non scongelato dopo parecchio tempo, autenticamente in diretta, se potete, andatevelo a cercare in qualche teatro della vostra città, sarà magari meno blasonato sulla carta, ma senz'altro più genuino, o almeno lo spero! Sto notando, al giorno d'oggi, che in ambito radiotelevisivo, i confini fra diretta e differita, si stanno facendo sempre più ambiguamente sfumati. Alla larga da questi dozzinali prodotti televisivi artefatti, muffi e stantii, dove al massimo si fa della routine, magari di lusso, sì, soprattutto in ambito viennese, ma pur sempre e solo routine! Ah, i bei tempi in cui c'era Willy Boskovski!
Disquizioni intorno alla musica colta, con particolare riferimento alla realtà contemporanea.
giovedì 31 dicembre 2015
FUSse c'a FUSse la volta buona?
Sul numero di dicembre di "Suonare News", vi è un elenco integrale degli organismi e delle associazioni musicali, sia quelli attualmente oggetto di elargizioni, sia quelli che hanno subito l'esclusione, da parte della commissione che presiede alla gestione del FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo), per il corrente anno. Pur non volendo entrare nel merito della spinosa questione (tutti gli esclusi, circa una sessantina in totale comprendendo tutte le branche del settore spettacolo, avendo naturalmente già avviato azioni di ricorso), scorrendo l'elenco nella sezione dedicata all'Emilia-Romagna, ne ho rilevata almeno una che, secondo il mio modesto parere, questa esclusione se la merita decisamente, ovvero l' "Associazione Concorso di Composizione '2 Agosto' "! Che senso può avere una simile manifestazione, le cui composizioni vincitrici, non hanno travalicato mai (anche nelle annate 'migliori', ossia meno indecenti), per quanto mi risulta, la soglia della 'prima - in questo caso, sempre unica - esecuzione assoluta', cadendo immediatamente nell'oblio subito dopo? E' giusto strumentalizzare le tragedie e le relative vittime, per dare una parvenza di legittimità ad eventi dal dubbio spessore artistico e culturale, con relativo dispendio di denaro anche e soprattutto pubblico? Personalmente, direi proprio di no! Ricordo parecchie annate in cui il livello delle proposte musicali era persino peggiore del più sguaiatissimo dei festival sanremesi, così come il clima generale era più da becera sagra strapaesana che da autentico evento commemorativo; perfino nelle edizioni più passabili, non ho mai riscontrato alcun autentico capolavoro. E se tali erano i brani vincitori, ovvero presumibilmente i migliori, allora non mi azzarderei nemmeno a pensare che roba mai potessero essere quelli esclusi! Ultimamente avevo già notato anche come questa rassegna sia stata progressivamente fagocitata dal concomitante "Cinema sotto le stelle", avente luogo nella medesima piazza, soprattutto da quando quest'ultimo, allungando peraltro un brodo già diventato di suo sempre più scipito, si è prolungato fino a ferragosto, facendone quindi divenire il relativo concerto una banalissima e sbiaditissima appendice. E direi di averne avuta ulteriore riprova proprio quest'anno, poichè l'attrattiva principale della serata non era costituita dal concerto medesimo, ma dal film che veniva proiettato successivamente, ovviamente incentrato sull'evento tragico oggetto della commemorazione, ma con un elemento, diciamo, di novità, poichè il tutto era trattato nella forma di una storia sospesa tra realtà e fantasia, con tanto di sceneggiatura ed attori in carne ed ossa, ambientata in una Bologna da cartolina turistica illustrata (una delle frasi ricorrenti nel film è: "A Bologna o ti fermi per mezz'ora, o per tutta la vita!", ma che grande idiozia, per carità! Meglio sarebbe evitare del tutto di metterci piede), irritantemente falsa ed artificiosamente tirata a lucido al computer (mentre nella realtà è assai più dissestata, sporca, caotica e disordinata, oltrechè letteralmente stuprata da una selva di cantieri che sbucano da ogni dove da più di un anno e mezzo), con un risultato finale di un lavoro buonista, carino, ma anch'esso, tanto per cambiare, decisamente dimenticabile come il concerto che l'aveva preceduto, ovviamente; il tutto si è concluso con la relativa passerella finale sul palco, di una parte degli attori partecipanti e dei realizzatori, regista e sceneggiatore compresi, che si sono prodotti in una sequela di sbrodoleggiamenti, per la delizia del pubblico quivi convenuto, accipicchia! Nei titoli di coda del film, ho notato, in corrispondenza dell'elenco delle musiche utilizzate, che la sarabanda dalla terza suite per violoncello di Bach (che difatti si ode in sottofondo durante una scena ambientata in un interno domestico), è tratta da un'incisione discografica effettuata dalla figlia di un alto papavero politico locale, ma guarda un pò! Mi capitò anni fa di ascoltarla esibirsi in un concerto dal vivo assieme ad altri suoi 'degnissimi' colleghi, trovando sia costei che gli altri, decisamente gelidi e legnosi, se penso che (o beata ingenuità) la vastissima discografia delle suites bachiane comprende il gotha dei massimi violoncellisti di ieri e di oggi, ecco che abbiamo avuto un ulteriore esempio di servilismo politico, visto che la donzelletta in questione non possiede certo la caratura artistica per potervisi minimamente raffrontare, ohibò! Quanto al concerto che precedeva questo spettacolo, anch'esso complessivamente senza infamia nè lode, mi limiterò a dire che il brano risultante come secondo classificato, mostrava una certa carica suggestiva maggiore degli altri, ma comunque il risultato finale non era nulla di eclatante, come del resto l'intera serata, più degna di minzione che di menzione, ed è per questo che non cito alcuno dei partecipanti, tanto sarebbe veramente fatica sprecata! Per quel che mi concerne, in futuro, non credo che mi darò più la benchè minima pena di seguirla, nemmeno in radio, una tale insulsa manifestazione, semprechè prosegua nonostante tutto, cosa che di certo non auspico, stante che non intravedo alcun margine di possibili miglioramenti! Qualche anno fa, assistendo alla prova generale di uno di questi concerti, che si svolge di solito la sera prima in piazza, tempo metereologico permettendo, un signore che non conoscevo, assisosi accanto a me, principiò a chiacchierare affabilmente col sottoscritto. Durante la conversazione mi scappò, per così dire, una frase in cui affermavo (e tutt'ora ribadisco) che i componenti dell'associazione dei familiari delle vittime della strage, sono totalmente incompetenti in materia musicale (la qual cosa peraltro corrisponde a verità assoluta). Sulle prime il soggetto non fece alcuna piega, diventando però progressivamente sempre più gelido e taciturno nei miei confronti, alla fine andandosene via senza nemmeno salutarmi! Come immaginavo, la sera successiva, durante il concerto, con mio sommo compiacimento, capii il perchè della sua reazione, poichè lo intravvidi seduto proprio all'interno del settore riservato ai familiari delle vittime (oltrechè ai pezzi grossi locali)! Sarò un discolaccio incorreggibile, ma non riesco proprio a vergognarmene, chissà com'è! Spero proprio che a quel gruppuscolo di palloni gonfiati locali che presiedono a questo cosiddetto concorso di composizione, il ricorso in appello non sortisca alcunchè e che si prendano finalmente una bella lezione, una volta per tutte! FUSse c'a FUSse la volta buona? Ma magari!
martedì 8 dicembre 2015
Il canale della hk sinfonie orchester / Frankfurt Radio Symphony Orchestra.
Fra i canali da me frequentati su You Tube in questi ultimi tempi, la palma del più gettonato va senz'altro a quello dell'orchestra sinfonica della Radio di Francoforte. E' un canale senz'altro più generoso rispetto ad altri analoghi, come per esempio quello della Filarmonica di Berlino, poichè, a differenza di quest'ultimo, ti consente la visione gratuita di brani interi, anche ad ampio respiro (tipo una terza sinfonia di Mahler) e non solo di brevi frammenti (che pure ci sono, ma in misura minima), ovvero non sei costretto a dover sborsare quattrini, nè a sottoscrivere abbonamenti di sorta, se ti vuoi godere interi concerti! L'iscrizione è naturalmente gratuita (ed in realtà, non è nemmeno obbligatoria), come usuale su You Tube, dopodichè si accede ad un'ampia scelta di composizioni integrali e sottolineo integrali, da visionarsi a piacimento (gli unici titoli che ho evitato come la peste, sono quelli ascrivibili al cosiddetto "cross-over", ma per fortuna, non costituiscono la maggioranza dell'offerta). Il repertorio proposto è sufficientemente vario ed interessante, partendo dai brani più consueti, con numerose incursioni nel '900 storico e toccando anche la contemporaneità, la qual cosa non guasta affatto, anzi! La qualità, sia artistica che audiovisiva, per quello che ho potuto fino ad ora constatare, è generalmente valida, sia pure con qualche inevitabile discontinuità, molti video sono però addirittura visionabili anche in alta definizione (se la scheda video e/o la connessione del proprio computer lo consente), pur se talvolta quest'ultima funzione si rivela un poco instabile. La critica principale va semmai rivolta alla regia televisiva, spesso sciatta ed irritante, di un pressapochismo in certi casi persino sconcertante (si vede proprio che non ci sono più i tedeschi di una volta!), a volte si direbbe persino amatoriale, con inquadrature sghembe od assurde, completamente slegate dall'andamento musicale, sfocature e maldestri aggiustamenti, ma questo non inficia comunque il giudizio complessivo su questo canale, che resta senz'altro positivo, nonostante questa menda. Se dovessi citare uno solo dei video presenti in questo canale, darei la menzione d'onore a quello in cui Carlos Miguel Prieto dirige quest'orchestra nel "Huapango" di Josè Pablo Moncayo: 12'03" di assoluta trascendenza, la migliore esecuzione in assoluto che abbia mai sentito di questo brano (nonostante un paio di piccole fallosità in orchestra), considerato giustamente dai messicani come il loro secondo inno nazionale, con, in questo caso, un direttore d'orchestra, messicano anch'egli, musicista di classe assoluta, che sprizza simpatia da tutti i pori, suscitando persino sorrisi divertiti fra gli orchestrali, insomma trattasi di un autentico caleidoscopio di emozioni, che, da solo, vale tutto il canale! Subito dietro ci metterei però, la seconda sinfonia di Alfredo Casella, capolavoro sinfonico misconosciuto, diretta con una foga a tratti persino eccessiva, da Gianandrea Noseda (in prima assoluta per la Germania)! Dopodichè vi aggiungerei la prima sinfonia "Istambul" del compositore e pianista turco Fazil Say, diretta da Howard Griffiths, altra notevole "scoperta" nell'ambito del contemporaneo! Fino ad ora, tutti i video di cui ho fruito, chi più, chi meno, non mi sono affatto dispiaciuti, compresi quelli sui quali mi sono dimenticato di cliccare sul "mi piace", in genere si tratta di titoli recenti se non addirittura recentissimi (periodicamente ne vengono aggiunti anche dei nuovi, per contro talvolta ne vengono tolti alcuni dei più remoti). Volendo però esulare dall'aspetto prettamente musicale della faccenda, vorrei rivolgere una sentita preghiera ai responsabili di questa orchestra: per favore, non turbate i sogni di noi musicofili, sciorinandoci sotto i nostri occhi un autentico parterre di bellone mozzafiato da infarto! Mi riferisco in particolare ad una biondona da urlo di Munch, con occhioni scuri e profondi, che è una delle flautiste dell'orchestra e sulla quale le telecamere indugiano ben oltre il lecito (si direbbe che il regista televisivo e/o il cameraman si siano letteralmente invaghiti della fanciullina, chissà com'è, bah, valli a capire, devono essere orbi, forse), se volete vederla in tutto il suo splendore (ed anche, perchè no, la sua bravura), guardatevi, per esempio, il bel video di "Claire de lune" (orchestrazione di André Caplet) di Claude-Achille Debussy, diretto da Jean Christophe Spinosi. Ma ci sarebbe anche una morettona carrozzata Pininfarina percussionista, che suona generalmente lo xilofono, dai tratti somatici si direbbe messicana, che assomiglia vagamente all'attrice Salma Hayek, come qualcuno su You Tube ha giustamente notato, anche codesta donzelletta non passa certo inosservata (la si può vedere all'opera, tra gli altri, proprio in "Huapango"). Ho notato financo una rossa triplo malto da colpo apoplettico, anch'essa percussionista, suonare la grancassa nel video della settima sinfonia di Dimitri Dimitrievic Shostakovich, diretta da Marin Alsop. Aggiungiamoci altre bellone assortite nel settore archi (soprattutto, direi fra i violini secondi ed i violoncelli) ed anche fra le arpiste, cosicchè l'infarto è assicurato, per i vecchi arnesi sgangherati come il sottoscritto, troppe emozioni fra bella musica e belle signorinelle, ce n'è veramente per tutti i gusti e d'avanzo, troppa "grazia" Sant'Antonio! Arrivati a questo punto, inviterei "perentoriamente" i responsabili dell'orchestra, a darci "obbligatoriamente ed immantinente" indirizzi e numeri di telefono di queste fatalone carrozzate da paura, se non fosse che l'età avanzata e le condizioni economiche a dir poco pessime, mi inducono a ritenermi automaticamente fuori gioco. A parte il fatto che non mi alletterebbe per nulla il dover fronteggiare una nutritissima folla di possibili aspiranti, più aitanti e prestanti, certamente sarebbe molto peggio che trovarsi in coda al casello autostradale nell'orario di punta! Per fortuna che le dirette interessate non leggeranno mai le scempiaggini che ho scritto su di loro, o no? Lasciamo perdere, piuttosto queste amene considerazioni, mi fanno tornare in mente una cosa stramba. Anni fa, conoscevo un meridionale, un certo Antonio, credo di origine pugliese, che, come tanti altri suoi conterranei, parassiteggiava (anzi, temo parassiteggi tutt'ora) al C.M.P. di Poste Italiane, sito in via Zanardi, qui a Bologna (e qua bisognerebbe aprire un'altra piaga dolorosa riguardo alle magagne di Bologna, poichè questo luogo è diventato da anni autentico feudo - "cosa loro" - di meridionali, soprattutto abruzzesi, lavativi e lo posso affermare con assoluta cognizione di causa, avendone conosciuti diversi di costoro, ed avendo tentato inutilmente, io bolognese nativo, sottolineo "nativo", un paio di volte, senza successo, di farmi assumere come avventizio estivo, ma tutto ciò esulerebbe da questa sede, quel che è certo è che qui anche un santo si trasformerebbe nel razzista più sfegatato, con quello che succede!). L'omuncolo in questione, per giunta veramente brutto e cretino, sarebbe stato sposato nientepopòdimenoche con una violoncellista svedese dell'orchestra sinfonica di Goeteborg, dico sarebbe, poichè alcuno dei 2 colombi recava l'anello nuziale al dito (so che non è certo obbligatorio averlo, però, non vedendolo, qualche dubbio sulla veridicità di questa presunta unione, inevitabilmente viene a galla), come ebbi modo di constatare personalmente, una volta che li incontrai all'interno di una libreria del centro storico di Bologna. Per giunta costei, piuttosto giovane e carina tra l'altro (mi pare si chiamasse Corin), non parlava nemmeno una sillaba nel nostro idioma, tant'è che mi rivolsi a lei in inglese, chiedendole ragguagli sulla sua attività e scoprendo che aveva partecipato anche alle sedute d'incisione di alcuni dischi, diretti da Neeme Jaervi, in mio possesso. Ma tornando all'omuncolo decerebrato col quale si sarebbe accoppiata, costui, a parte un italiano stentato da analfabeta, non conosceva nè l'inglese, nè tantomeno lo svedese (sai che bei dialoghi ci dovevano essere fra costoro! E non mi si tirino in ballo presunte "doti nascoste" riguardo a quell'omuncolo striminzito, orbo più di Mister Magoo, con le lenti degli occhiali spesse almeno 3 dita, pelato, smunto e stenterello, doti a dir poco assai improbabili, se non addirittura fantascientifiche); in effetti, non ero certo l'unico ad ironizzare su questa presunta relazione, poichè lei era in giro per il mondo per la gran parte dell'anno, anche e soprattutto in virtù delle tournée dell'orchestra, veniva a Bologna per qualche giorno una volta ogni morte di papa, per contro, lui, una tantum, la raggiungeva per brevi periodi nel suo paese natale, ossia in Svezia (a far che cosa non si sa, visto che l'omuncolo, come ho già detto, non biascicava alcun idioma straniero, per giunta mi riesce impossibile d'immaginare, anche solo vagamente, quali potessero mai essere, di conseguenza, gli eventuali rapporti con i genitori di lei, inoltre non mi risulta che i 2 piccioncini avessero dei figli), per il resto ritrovandosi regolarmente solo come un cane (e chissà quanti "cornetti alla crema" da parte innanzitutto di lei, fra una comparsata a Bologna e l'altra), soprattutto in concomitanza con i periodi festivi. Per giunta il miserabile microcefalo invertebrato cerebroleso, vantando cotale consorte e pur non capendo ovviamente una mazza di musica classica ed affini, aveva preso saltuariamente a frequentare le sale da concerto della città, soprattutto il Teatro Manzoni, dicendomi tranquillamente, senza alcuna vergogna, che a lui la musica classica serviva unicamente per rilassarsi ed addormentarsi, cosa che faceva regolarmente in loco, inoltre pretendendo pure che io gli masterizzassi su cd, gratis naturalmente (proprio un gran bel pidocchioso, per giunta!), dei brani che riteneva adatti allo scopo, tipo la suite sinfonica "Shéhérazade" di Nikolai Andreievic Rimski-Korsakov (sic!), al che io gli rispondevo regolarmente picche, ma lui non se ne dava affatto per inteso, tornando periodicamente alla carica! Fortunatamente, l'ho poi perso di vista, quello squallidissimo sciroccato, ma era veramente un autentico strazio dell'anima, uno dei tanti, troppi, ahimè, "bei ricordi", di questi tristissimi anni bolognesi, autentica galleria degli orrori metropolitani! Ritornando a discorsi ben più seri, sempre a riguardo dei video tratti dai concerti pubblici dell'orchestra di Francoforte, ho notato sovente dei preoccupanti e talvolta financo rilevanti vuoti in sala, non solo riguardo alle musiche più desuete, ma perfino anche con brani relativamente assai più noti, ed essendo in genere coinvolti solisti e direttori di rango internazionale, trattandosi per giunta di territorio germanico, anzichè del nostro disgraziatissimo bel paese, la qual cosa mi avrebbe stupito assai meno (oltretutto i video da me guardati sono di epoca recente, ovvero compresi nell'ultimo quinquennio), considero questa cosa, quali che ne siano i motivi scatenanti, come un ulteriore sintomo desolante del continuo degrado culturale (oltrechè morale), a livello globale, di quest'epoca sguaiata ed impazzita, una continua emorragia di valori e di principi, che non sembra conoscere sosta alcuna, inarrestabile, implacabile. Mala tempora currunt, veramente!
sabato 5 dicembre 2015
Gioie e dolori di You Tube.
Il motivo principale del fatto di aver trascurato questo blog negli ultimi tempi, non è fortunatamente dovuto a qualche nuovo accidente occorsomi, ma semplicemente non ho fatto altro che darmi, in questo lasso di tempo, abbastanza intensamente, al cosiddetto "streaming" (almeno credo che così si denomini comunemente la faccenda), ovvero, nella fattispecie, alla fruizione di documenti audiovisivi reperibili su You Tube, facendomi così, in prima persona, una certa idea dei lati positivi e negativi di questa pratica. I titoli ai quali ho mirato, erano in prevalenza di natura musicale, naturalmente, visto che trattasi del mio interesse principale, ma ne ho visualizzati anche una parte relativa ad altri generi (ferrovie reali ed in miniatura, moda, filmati amatoriali e non, di vario genere), anche se in questa sede intendo riferirmi esclusivamente ai primi. E' senz'altro vero che su You Tube puoi pescare cose, ossia compositori e musiche, dei quali altrimenti non sospetteresti nemmeno l'esistenza (e questo è senza dubbio positivo), ma non è affatto vero, come molti dicono, che ci sia veramente di tutto (cosa fisicamente e tecnicamente impossibile), ho verificato personalmente che su certi compositori e/o su determinate musiche c'è assai poco o nulla, ma dopotutto, non è sensato pretendere l'impossibile. Per quel che mi riguarda, contrariamente da quanto dichiarato da Bruno Re sul numero di novembre della rivista "Suono" (che parla del rischio di interruzioni pubblicitarie cadenzate ogni decina di minuti), non ho avuto grossi problemi con le intromissioni pubblicitarie, quasi completamente assenti nei numerosi video di musica classica che ho guardato, tutt'al più trovandomela all'inizio dei video di musica leggera (anche se, questo sì deprecabile, con un volume "naturalmente" troppo alto), anche se con la possibilità dopo alcune decine di secondi dall'inizio, di saltarla per passare direttamente al video vero e proprio (a parte anche la questione, nel caso suddetto, delle fastidiose "annotazioni pubblicitarie" su schermo, peraltro facilmente escludibili). Ma, ribadisco di nuovo, fortunatamente, almeno fino ad ora, soprattutto per i titoli di musica classica, che costituiscono almeno per me l'attrattiva principale dei siti come You Tube, anche quelli dal minutaggio più consistente di cui ho fruito, ovvero di durata prossima o superiore al paio d'ore, sotto questo aspetto, sono passati lisci come l'olio (a parte l'avere un account Google, peraltro gratuito e non obbligatorio, non ho sentito il bisogno d'inserire alcun particolare filtro anti interruzioni pubblicitarie), esclusa la seccatura iniziale, talvolta, di dover settare correttamente i parametri audiovisivi oltre al fatto di dover escludere la riproduzione automatica del titolo selezionato come successivo da You Tube medesimo, se non di mio gradimento (altro inconveniente minore, quello di segnalarti come già guardati, anche i titoli caricati per errore o tutt'al più visionati parzialmente; in quest'ultimo caso, se li si carica di nuovo, la riproduzione riprende esattamente dal punto in cui si è interrotta, per cui se si vuole ripartire esattamente dall'inizio, occorre riportarsi manualmente al punto di partenza). Fra le faccende antipatiche, semmai vi è il fatto che molti titoli, forse anche per limiti tecnici di caricamento sul sito suddetto, sono spezzati in più tronconi, a detrimento della continuità della fruizione; inoltre la qualità audiovisiva, stante l'estrema eterogeneità delle fonti di partenza, è parecchio discontinua anche all'interno di un singolo canale e prescindendo pure dalle caratteristiche intrinseche delle schede video ed audio del proprio computer (dispositivo peraltro già di per sè intrinsecamente instabile), oltre che dall'intensità del segnale e dalla velocità (ma qui in Italia, sarebbe meglio parlare di minore o maggiore lentezza) e dal tipo della connessione alla rete, tutti fattori che certamente influiscono, anche in misura rilevante, sul risultato finale (se poi in questa catena vogliamo includere anche la qualità dei trasduttori, ovvero casse acustiche e/o cuffie, deputate a riprodurre sonicamente il tutto, il discorso si allargherebbe parecchio). Ma la tara più antipatica di You Tube (e, presumo, di tutti gli altri siti simili), come ben sanno i suoi frequentatori, si verifica quando, per varie cause, si verifica il caricamento a singhiozzo del titolo prescelto dall'utente, che ne rende la fruizione un autentico strazio dell'anima, se non addirittura impossibile, inconveniente tutt'altro che raro, ahimè, che ne mette a nudo l'ancora scarsa affidabilità intrinseca; personalmente ritengo anzi che questa autentica tara, stante anche l'intrinseca fragilità della rete informatica medesima, non arriverà mai ad essere risolta completamente. Le cause di tutto ciò, come mi sono reso conto di persona, in questo periodo, possono essere molteplici: ci possono essere problemi da parte del provider e/o del server (nel mio caso, come aggravante, non potendomi permettere economicamente l'onere di una connessione casalinga, devo per forza servirmi del wi-fi pubblico gratuito, a cominciare da quello comunale, ossia, nel caso di Bologna, la Rete Civica Iperbole, che a volte è peggio di un colabrodo, tacendo degli ovvi limiti di luoghi e di orari ai quali si è naturalmente soggetti, a parte la presenza o meno di prese elettriche di alimentazione), ma a volte sono lo stesso sistema operativo (nel mio caso Windows 7 HP 64), il browser predefinito (sempre nel mio caso, Google Chrome), l'antivirus (Avg Protection Free) o lo stesso sito (You Tube), ad effettuare, chissà per quali misteriosi motivi, delle azioni di disturbo, che ti costringono spesso ad interrompere la visione, a tentare di ricaricare il video o la pagina, oppure ad uscire e rientrare sul sito, se non addirittura a chiudere e riaprire il browser, magari inducendoti a riavviare anche il computer, facendoti perdere per giunta parecchio tempo! Morale della favola, almeno per quel che mi concerne, finchè campo, le mie fonti principali di approvvigionamento, continueranno ad essere: 1) i supporti audiovisivi, 2) la radiotelevisione via etere, continuando perciò a considerare la rete, con tutti gli annessi e connessi, non più che un'alternativa secondaria ed accessoria, non essendo nemmeno minimamente interessato anche a quell'altra pratica ad essa sovente associata, ovvero lo scaricamento (downloading), ed escludendo in partenza e per motivi non soltanto economici sui quali non mi dilungo ulteriormente per non risultare eccessivamente prolisso, anche la frequentazione dei luoghi (sale da concerto, auditorium e teatri) usualmente deputati alla musica dal vivo. Sarò retrogrado, ma affidarsi totalmente, in questo come in altri casi, alla virtualità della rete, come non pochi paventano, mi sembra proprio un'azione da idioti sconsiderati, poichè la struttura che la regge, per sua stessa natura, sarà sempre troppo fragile e vulnerabile, per poter essere considerata di affidabilità totale!
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