giovedì 31 dicembre 2015

Sconcerto di Capodanno.

Avevo già intuito da tempo che, attualmente, i concerti di Capodanno, sia viennesi che veneziani (questi ultimi effettivamente registrati il 30 dicembre, come si evince dal palinsesto di Radiotre), spacciati come spettacoli in diretta (o almeno "freschi di giornata"), fossero in realtà ripresi in precedenza (anche perchè come fanno altrimenti gli inserti filmati - e non mi riferisco ai balletti -, presumibilmente già realizzati in precedenza e visibili, salvo smentite, soltanto a chi si guarda questi concerti in televisione e non certo agli stessi musicisti e tantomeno al pubblico in sala, ad essere sempre perfettamente sincronizzati con l'andamento ritmico delle musiche via via eseguite, tacendo di altre stranezze?), ma ritenevo ingenuamente che si trattasse tutt'al più di una questione di giorni. Solo che, sfogliando in questi giorni, il numero di dicembre/gennaio del mensile "Musica" (che sarà stato chiuso non più tardi del mese di ottobre, se non prima, cosa che si evince anche leggendo l'editoriale del suo attuale direttore, nel quale ci si riferisce agli attentati parigini), vedendo già nella pagina pubblicitaria delle novità discografiche di un grosso gruppo multinazionale, la foto definitiva della copertina del disco del concerto di Capodanno da Vienna del 2016, con tanto di elenco dettagliato dei supporti audiovisivi disponibili (bd, dvd, doppio cd, triplo lp, non per niente con uscita prevista per i primi di gennaio!), completi dei relativi estremi di etichetta, mi sorge l'atroce sospetto che non di alcuni giorni prima si tratti, il che è comunque poco serio, ma, per quanto incredibile possa sembrare (visto che fra il pubblico di questi concerti, figurano regolarmente anche pezzi grossi a livello internazionale), addirittura di parecchi mesi! Ma allora lo hanno veramente registrato prima? E quando? A settembre? In piena estate? O addirittura l'anno prima? O questi spettacoli sono diventati un misto di sequenze in diretta ed altre in differita? Ecco perchè l'ultimo che ho visto, all'inizio del 2015, mi era sembrato fatto col pilota automatico, lo dovevano aver appena tirato fuori dal congelatore! Questa epoca sommamente plasticosa in cui viviamo, è ogn'or di più il tripudio del cotto e mangiato, previo scongelamento! In ogni caso, sarò cretino, ma i dubbi al riguardo sussistono. Morale della favola, se volete un concerto di Capodanno bello fresco e di sicuro non scongelato dopo parecchio tempo, autenticamente in diretta, se potete, andatevelo a cercare in qualche teatro della vostra città, sarà magari meno blasonato sulla carta, ma senz'altro più genuino, o almeno lo spero! Sto notando, al giorno d'oggi, che in ambito radiotelevisivo, i confini fra diretta e differita, si stanno facendo sempre più ambiguamente sfumati. Alla larga da questi dozzinali prodotti televisivi artefatti, muffi e stantii, dove al massimo si fa della routine, magari di lusso, sì, soprattutto in ambito viennese, ma pur sempre e solo routine! Ah, i bei tempi in cui c'era Willy Boskovski!

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