A parte il consueto ed ineludibile contorno di abbienti e potenti fetenti, con relativa città blindata, a far da stantio e triste corollario all'inaugurazione della stagione scaligera, la cosa che ho trovato più ridicola, avendone seguito la diretta televisiva, è l'aver visto, durante il primo intervallo, accanto all'inviata televisiva, una sussiegosa ed acchittata babbiona stagionata ed ossigenata, in abito lungo nero, che inizialmente non avevo affatto riconosciuto. Ma appena l'inviata ne proferiva il nome, realizzavo, con mia grande sorpresa che, perdincibacco, trattavasi nientepopodimenoche della veneranda Patty Smith! Eh, sì, ma guarda un pò, proprio lei, l'ex rockstar provocante e trasgressiva dei bei tempi andati, la cara Patty "Bucatina" Smith, per dirla con il buon Nantas Salvalaggio (così la definì efficacemente, a suo tempo, sul settimanale "Oggi"), eccola riciclata e ricicciata, rilaccata e rileccata a mò di borghesemente ridicola ed attempata vestale del tempio della lirica, proprio costei che con l'opera ci sta decisamente come i cavoli a merenda, ma andiamo, orsù! Ma che gran figlia di una mondana! Come diceva quel proverbio: "Si nasce incendiari, si muore pompini, ops, lapsus freudiano, volevo dire pompieri, scusatemi tanto!"
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