Ieri, in cui tra l'altro ricorreva l'ottantesimo compleanno di Claudio Abbado, ho dovuto chiudere precipitosamente il mio scritto, sempre per i famigerati 'motivi tecnici', che al momento, salvo smentite, parrebbero essersi attenuati o almeno è quello che spero, poichè sarebbe almeno l'unica cosa positiva in un quadro generale e personale, sempre più fosco. Certo che la chiusura per fallimento del distributore discografico europeo Codaex, avvenuta circa un paio di settimane fa, non è l'unico segnale negativo del mondo discografico, noto per esempio che le uscite discografiche dell'orchestra sinfonica di Roma diretta da Francesco La Vecchia, sia per la Brilliant che per la Naxos, vengano diffuse prima all'estero che da noi, contrariamente a quanto accadeva tempo addietro e se è così, non è certo un bel segno. Inoltre, non ho più notizie di quel disco di musiche di Pizzetti con i complessi del Regio di Torino diretti da Noseda, che dovrebbe essere stato inciso per la Chandos, nel luglio dell'anno scorso; é anche vero che ultimamente non ho navigato granchè su internet, per cui potrei essermi perso qualcosa, in tal caso faccio ammenda, però vedo che anche i titoli dedicati dalla Naxos alle musiche di Maxwell-Davies sembrerebbero essersi arrestati. Aggiungiamoci il fatto che, da troppo tempo, i negozi di musica e le librerie in generale, si sono trasformati in (non)luoghi di (non)incontro, mentre al contrario, almeno fino a circa un decennio fa, potevano ancora considerarsi i luoghi principali di ritrovo per uno scambio di opinioni fra appassionati, adesso sembra che siano passati millenni da tutto ciò, anzichè un lasso di tempo relativamente breve, sembra proprio di rievocare fantasmi di un passato forse persino mai esistito, se non nella propria malata immaginazione. Continuo sempre più saltuariamente a frequentarne i superstiti, più che altro per una sorta di riflesso pavloviano, non certo perchè ne tragga giovamento alcuno, anzi! Il più delle volte mi deprimo persino, ma cosa vogliamo farci, sono un inguaribile ingenuo idiota totale! Per quello che riguarda la distribuzione delle etichette discografiche in futuro, sembra che si tenda a concentrarle nelle mani di un unico distributore a livello europeo, ma in tal caso, dubito che la situazione generale migliori e che anzi l'Italia si trovi a essere ancora più penalizzata di quanto già non lo sia, rispetto alle altre nazioni europee, il che però sarebbe stramaledettissimamente nella norma, tanto per cambiare! A proposito di declini vari, ho sott'occhio in questo istante il pieghevole col programma dettagliato de "Il Cinema Ritrovato" svolgentesi in Piazza Maggiore a Bologna dal 29 del mese fino al 6 di luglio. In particolare, riguardo ai cosiddetti 'cineconcerti', direi proprio che siamo a livelli miserrimi, almeno sulla carta. Pietoso in maniera rimarchevole mi sembra il programma del cineconcerto di chiusura di sabato 6 luglio, limitantesi a una mezz'oretta di musiche di Bernard Herrmann tratte da alcuni film di Hitchcock, si poteva far decisamente di più, mi sembra veramente una cosa ridicola, un minutaggio complessivo assurdo, salvo smentite. Meglio rivolgersi più proficuamente al disco, come per esempio quello inciso nel '96 dalla filarmonica di Los Angeles diretta da Esa Pekka-Salonen, con un programma ben più esteso, un bel titolo recentemente ristampato dalla Sony Classical. Ma anche scorrendo il programma delle serate più prettamente cinematografiche inserite anche nella rassegna de "Il Cinema sotto le stelle", così come in quello che si sta già proiettando in piazza da sabato scorso, intravedo parecchie "pizze" a serio rischio di spappolamento testicolare con annesso stracciamento di marroni e sgretolamento di attributi. Visti i tempi, non ci si poteva aspettare altrimenti, un bel declino anche questo, penso proprio che lascerò questo mondo con animo sempre più leggiadro, visto che non mi sembra proprio che ci sia alcunchè per cui valga la pena di sciropparsi questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo di cerebrolesi!
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