venerdì 2 agosto 2013

Un bel frullato.

Lo scritto che precede il presente, anche se ha un tono delirante, non lo rinnego comunque, altrimenti l'avrei potuto rimuovere facilmente dal blog. Oggi mi voglio sforzare di essere più pacato, pur non rinnegando alcunchè. Intanto stamattina sono andato a togliere i 2 soldi, letteralmente, che avevo ancora sul conto corrente, così almeno elimino un pensiero, soprattutto volendo mettere in atto la mia idea balorda di cui ho già detto in precedenza. Oggi ho parlato con una persona che, pur lavorando, non percepisce stipendio alcuno da almeno 8 mesi, d'altronde il suo datore di lavoro è già pesantemente indebitato con le banche proprio per aver voluto dare un acconto perodico ai suoi dipendenti, essendo anch'egli sul lastrico poichè gli enti pubblici non lo pagano per i lavori commissionatigli, insomma una tipica faccenda simile a tante altre, ma visto che siamo incapaci di reagire come si deve, continuiamo autolesionisticamente a meritarcelo questo bruttissimo regime! Un regime sempre più ottusamente abbarbicato ai suoi triti rituali, come le frequenti manifestazioni caciarone che imperversano per le piazze e i parchi pubblici delle città grandi e piccole, che mi hanno più volte funestato nei miei ascolti delle dirette radiofoniche di concerti e opere liriche, come in questi giorni, costringendomi regolarmente a chiudere porte e finestre con questo caldo soffocante, ed alzando al massimo il volume dello stereo, per riuscirle faticosamente a sentire, cosa difficile anche indossando una cuffia che oltretutto ti fa sudare da maledetti! E se si pensa che alcune di queste manifestazioni così becere e volgari, erano dovute a neolaureandi che affittavano per un'intera giornata dei giardini pubblici, con annesso corollario di musicanti bercianti, ecco altri soldi buttati dalla finestra, in dispregio all'attuale crisi. Avrebbero ben poco da festeggiare, se avessero un minimo di sale in zucca, questi branchi di cerebrolesi titolati, freschi di pezzullo di carta del (dis)onorato 'laureificio', che è l'attuale sistema universitario, ma siamo comunque sempre e in ogni caso nella norma, ovvero, tutti al mare a mostrar le chiappe chiare. Non importa se siamo sempre più alla deriva, l'importante è non rinunciare al becerume, che è l'unica cosa di cui c'importi, cascasse il mondo! Purtroppo mi è difficile trovare lo stimolo per discettare di faccenduole musicali, che è lo scopo originario che mi ha indotto a creare questo blog, anche se, da impenitente impallinato, continuo a interessarmene. E a proposito dei vinili De Agostini, di cui ho recensito in questa sede una decina di titoli, purtroppo per me dovendo interrompere questa consuetudine per il precipitare della mia situazione economica, navigando in internet, ho potuto visionare l'elenco di tutte e 50 le uscite dell'opera, inoltre ho scoperto leggendo alcuni forum, che la collana di jazz è stata addirittura ampliata da 50 a 69 titoli complessivi, il chè farebbe presumere che queste iniziative editoriali, nonostante i tempi bui, abbiano avuto un certo riscontro, almeno in generale. Se è così, meno male, anche perchè dalle mie parti, qui a Bologna, il riscontro è stato, ahimè, scarsissimo. A mala pena conosco uno che ha comprato solo alcune uscite della collana di classica, così come so di un altro che ha acquistato solo una parte dei titoli di jazz, disdicendo l'acquisto dei restanti presso l'edicolante. Altro non mi risulta e questo semmai, secondo me, conferma ancora di più il fatto che qui le persone sono poco o nulla interessate agli oggetti culturali e non certo perchè gli manchino i quattrini, anzi, sotto questo aspetto, la stragrande maggioranza ha ancora la pancia pienissima fino a scoppiare. E' proprio vero, qui sono talmente 'poveri' che l'unica cosa che non gli manca è il denaro! Il bello è che anche i barboni hanno la stessa spocchia e arroganza dei ceti sociali più elevati, ovvero della serie 'il lupo perde il pelo ma non il vizio', non c'è nulla da fare! Tornando ai vinili De Agostini, aggiungo come postilla che "L'uccello di fuoco" di Stravinski inciso da Dorati con l'orchestra sinfonica di Londra, è stato registrato il 7 giugno 1959, tutto qui, per completezza d'informazione. Non ci resta che piangere!  

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