domenica 1 settembre 2013

Celluloide in policarbonato 7 (come "The magnificent ..." o i "7 samurai").

Pare che il nord est della nostra grande madre patria sia allo sbando, chiudono imprese, i negozi si svuotano, gli italiani tornano ad emigrare in Germania, le mense dei poveri si riempiono di persone che hanno appena perso il posto di lavoro, altri, pur di non perderlo, accettano di ridurlo di orario (part time), Torino sarebbe la città più povera del nord est, ma ho capito bene od ho preso un colossale abbaglio, quando ho sentito queste belle cose, casualmente iersera alla radio? Vorrei tanto essere stato vittima di un'allucinazione uditiva, ma se è proprio così, questo mi conferma che, qui a Bologna, c'è ancora troppa gente con la pancia piena fino a scoppiare, che la percezione della realtà che si ha da queste parti, è decisamente distorta, altrochè! / Certezze granitiche: conflitto in Siria, smania di protagonismo dei nostrani, vanagloriosi, logorroici ed esibizionistici, necrofili, giornalisti radiotelevisivi nostrani, padroni assoluti dei palinsesti, paranoie censorie mediatico-informatiche, prepariamoci! / Fra gli 'acquisti mancati' a suo tempo rimpianti: il cofanetto di 3 cd della Cbs, comprendente il dittico "Of thee I sing / Let 'em eat cake" di Gershwin, diretto da Michael Tilson-Thomas, visto illo tempore, al "Marco Polo" di Forlì, il cd con la colonna sonora originale di Victor Young, per il film "A quiet man", visto in epoca remota al "Marco Polo" di Cesena, il doppio cd, in confezione speciale elegante, della colonna sonora originale integrale, di "Gone with the wind" composta da Max Steiner, con circa 2 ore e mezza complessiva di musica, comprendente anche tracce alternative e brani scartati, della Rhino Records, visto ai tempi in cui, in via Farini, a Bologna, esisteva il 'Virgin Megastore', a riprova che, ad aver sempre il portafoglio 'pronto' al momento opportuno, si possono fare dei bei reperimenti anche nei luoghi più impensati (come poi mi è successo in seguito, in altre circostanze più fortunate e con altri titoli). / John Addison, amico britannico di Hitchcock, conseguì il premio Oscar, con le musiche per il film "Tom Jones" di Richard Lester. / Se non vi ho ancora tediato, proseguo con i miei modesti suggerimenti: --------------- Henry Mancini: Peter Gunn / Moon River / Baby elephant walk (Hatari!) / String on fire / Dear hearth / Dream of a lifetime / The great race march / Days of wine and roses / The pink panther / Two for the road / Pie in the face polka / Ballerina's dream / The life force theme / The glass menagerie / Charade / Beaver Valley '37 / Drummer's delight / The thornbirds / March with Mancini; - Richard Hayman & His Orchestra; - cd Naxos Light Classics 8.557825 (Beaver Valley '37 è una breve suite da concerto in 3 sezioni, riutilizzante spunti giovanili del compositore); --- Harry Warren (The Busby Berkeley Album): The gold digger's song (We're in the money) / 42nd street / Shuffle off to Buffalo / Young and healthy / You're getting to be a habit with me / I'm going shopping with you / Pettin' in the park / Remember my forgotten man / Dames / Lullaby of Broadway; - Brent Barrett, Judy Blazer, Ann Morrison, Debbie Shapiro Gravitte, Guy Stroman, Stan Chandler, David Engel, Nancy Long, Larry Raben, Jayne Silvester; - London Sinfonietta Chorus & Orchestra / John Mc Glinn; - cd Emi Classics Red Line 72435 73763 2 7; --- AA. VV. "The Lorelei", brani da: Du Barry was a lady, Something for the boys, Seven lively arts, Can-can (Cole Porter) / Higher and higher, Babes in arms, Simple Simon (Richard Rodgers) / Revenge with music (Arthur Schwartz) / Lady in the dark (Kurt Weill) / Very warm for may (Jerome Kern) / Pardon my english, Girl crazy (Gershwin) / On the town * Peter Pan (Leonard Bernstein) / Annie get your gun (Irving Berlin); - Kim Criswell, cantante; The Ambrosian Chorus / John Mc Carthy ; London Sinfonietta / John Mc Glinn; - cd Emi Classics Red Line 72435 73764 2 6 (l'antologia comprende sia brani famosi come altri più rari, quando non addirittura inediti perchè scartati o inutilizzati a suo tempo, come nel caso del pezzo di Bernstein, destinato prima all'uno e poi all'altro lavoro e alla fine rimasto nel cassetto). E a proposito di Leonard Bernstein, intendo dedicargli un certo spazio nel prossimo capitolo di questa mia improvvisata rassegna. E quindi, rassegnatevi, se potete! (Continua)

Nessun commento:

Posta un commento