Disquizioni intorno alla musica colta, con particolare riferimento alla realtà contemporanea.
venerdì 19 aprile 2013
Bibliografia spicciola per musicofobi sciamannati (segue).
Il terzo volume di cui vi vorrei dar conto, è di formato ancora più grande rispetto al precedente, infatti è racchiuso in un robusto involucro esterno. Trattasi di "Deutsche Grammophon: State of the Art - Celebrating over a century of musical excellence" di Rémy Louis, Thierry Soveaux e Olivier Boruchowitch (iconografia di Yannick Coupanec), edito dalla Rizzoli International Publications a New York nel 2010 e stampato in Cina anch'esso (l'edizione originale francese è stata pubblicata nel 2009, dalla casa editrice Verlhac Editions di Parigi), prezzo indicativo di 75 euro, a suo tempo reperito alla libreria Feltrinelli Internazionale in via Zamboni a Bologna. Qui, oltre a lustrarsi gli occhi, c'è anche da sturarsi le orecchie, poichè sono acclusi, all'interno della copertina, anche un paio di cd, comprendenti una silloge di estratti di incisioni vecchie e nuove dell'etichetta gialla). Ovviamente, anche in questo caso, trattasi esclusivamente di titoli di musica classica. Il volume, riccamente illustrato, com'è facilmente immaginabile, quindi anche in questo caso con diverse foto e illustrazioni di copertine, etichette discografiche, dépliant pubblicitari, foto di repertorio inerenti gli artisti e i responsabili dell'etichetta gialla, gli stabilimenti di produzione, i loghi e quant'altro sia desiderabile, oltre a costituire, fino ad ora, la trattazione più ampia della storia dell'etichetta, comprende parecchie interviste e aneddoti, costituendo, nonostante qualche piccola svista e incongruenza, un'autentica miniera di informazioni. Ultimo ma non meno importante tomo di questa breve lista provvisoria, il volume "360 Sound - The Columbia Records Story" di Sean Willentz, edito da Chronicle Books, San Francisco, sotto l'egida della Sony Music Entertainment, nel 2012, trovato sempre alla Feltrinelli Internazionale di Bologna, al prezzo di 36 euro. Questo corposo volume, di grande formato, stampato sempre in Cina, traccia la storia della casa discografica che, per prima, introdusse nel lontano 1948, il microsolco, con dovizia di particolari. Il solo appunto che gli muovo è una trattazione un pò troppo marginale del settore relativo alla musica classica, con uno spazio eccessivo, concesso ai divi dell'attuale scena musicale pop, per il resto anche qui, dovizia di foto e illustrazioni anche di copertine, etichette e dépliant pubblicitari: trovo anzi che la copertina del libro in questione, sia talmente bella, con tutte quelle etichette discografiche in evidenza, da farti venire un orgasmo, se mi si passa il termine!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento