Disquizioni intorno alla musica colta, con particolare riferimento alla realtà contemporanea.
venerdì 19 aprile 2013
Bibliografia spicciola per vinilofobi/discofobi impallinati, sfegatati e incalliti (nient'altro?).
I libri di cui darò succintamente conto al lettore, sono unicamente quelli in mio possesso, ovvero quei titoli da cui traggo la maggior parte delle informazioni. Anche in questo caso, non ho alcuna pretesa di esaustività e completezza, voglio soltanto fornire un piccolo aiuto all'appassionato desideroso di immergersi in questo mare magnum, che per il sottoscritto è peggio di una droga, ma forse questo si era già capito, ohibò! Il primo titolo di cui intendo dare conto è per l'appunto il pluricitato "I dischi dell'età dell'oro" di Stefano Rama, con prefazione di Bebo Moroni, unico testo del genere in lingua italiana, attualmente da tempo fuori circolazione, purtroppo (Edizioni Voltaire - 1^ edizione autunno 1994 - finito di stampare nel 1995), in realtà mai più ripreso in seguito, per quel che mi consta. Questo libro, tuttora in gran parte validissimo, nonostante le peraltro inevitabili sviste e piccole lacune, è come ho già detto, quello che mi fece letteralmente da apripista, facendomi scoprire diverse cosette che in parte avevo già sotto il naso, ma delle quali, da perfetto idiota, non mi rendevo affatto conto. A suo tempo lo reperii proprio presso il negozio 'Alta fedeltà Ges. Co. Ser.' di Cesena, in effetti non era certo un titolo di facile reperibilità. I dischi considerati, prevalentemente di musica classica, sono compresi essenzialmente in un arco temporale che va dal 1958 al 1965, con particolare riguardo ai Mercury Living Presence ed Rca Living Stereo americani, degli Emi inglesi e degli Angel americani, dei Decca/London inglesi/americani, oltrechè con accenni sintetici anche agli Everest, Nonesuch, Vanguard, Urania, Miller & Kreisel e Lyrita. In questa pubblicazione vengono anche illustrati i criteri di classificazione internazionale, le regole per la pulizia, il restauro, la conservazione dei delicati supporti, con annesse classifiche tratte dalla rivista "The Absolute Sound" e una discreta bibliografia ed elenco di venditori del settore, anche se queste ultime, per forza di cose, non sono più tanto valide, stante l'estrema mutevolezza della situazione. Comunque sia, un gran bel volume, fonte tuttora di frequenti consultazioni da parte del sottoscritto. Il secondo libro del genere in cui mi sono imbattuto casualmente è di Horst Scherg: "Classique - Cover art for classical music", in lingua inglese come tutti gli altri che citerò in seguito (edizioni Die Gestalten Verlag GmbH&Co. KG, Berlino 2008; una seconda ristampa, per conto della stessa casa editrice, venne effettuata in Cina nel 2009 e infatti il prezzo varia dai 43 ai 52 euro, per quel che ho potuto constatare). Signori, a cominciare dalla copertina, essendo il volume di grande formato, c'è veramente di che lustrarsi gli occhi. Come dichiarato sul frontespizio, sono illustrate la bellezza di 777 copertine, tutte inerenti i dischi microsolco, salvo un paio relative a dei 78 giri, esclusivamente riguardanti la musica classica, con l'aggiunta di 154 etichette e 4 buste interne! Viene mostrata l'evoluzione grafica delle copertine dei dischi di classica, grosso modo a partire dal secondo dopoguerra fino alla metà degli anni '80, con suddivisioni in varie categorie stilistiche, cenni storici delle principali etichette, provenienti da gran parte del mondo, Italia esclusa, chissà com'è, ed annessa bibliografia. Bel tomo anche questo, nonostante anche qui non manchino piccole sviste ed imprecisioni. Vivendo a Bologna, io l'ho ordinato a suo tempo alla libreria "Igor" in via San Petronio Vecchio (continua)...
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