venerdì 14 giugno 2013

Rimembranze assortite.

Riallacciandomi allo scritto precedente, mi rammento anche de "La donna serpente", splendido lavoro teatrale di Casella, magnificamente diretto in Rai, nel '59, da Previtali; delle opere "Goyescas" di Granados, "Conchita" e "La via della finestra" di Zandonai, dirette incisivamente, sempre in ambito Rai, negli anni '60, da Rossi, del quale ricordo anche una bella interpretazione del concerto per orchestra 'Architetture' di Ghedini, dello stesso autore, rammento anche una bella prova di Luciano Rosada che dirigeva il "Concerto dell'albatro", ambedue lavori di un compositore misconosciuto ingiustamente, così come Bettinelli, del quale in questi giorni mi è capitato d'ascoltare, sul canale Radiofd5, la sua bella 4^ sinfonia, in una storica registrazione dal vivo, con l'orchestra de La Fenice diretta da Bernstein, incisione pubblicata anni fa in un cofanetto monografico dell'editore Rugginenti, su cd, se ho buona memoria. Mi sovviene anche una vecchia registrazione dal vivo, in Rai, del "Sogno di un mattino d'inverno" di Malipiero, credo diretto da Sanzogno; di una vecchia ripresa televisiva in cui Previtali dirigeva la sinfonia in la magg. di Pizzetti, di un'altra radiofonica in cui dirigeva il "Concerto dell'estate", dello stesso autore, di una sua interpretazione secca ed incisiva, anch'essa del '59 in Rai, dell' "Oedipus Rex" di Stravinski e adesso sarà il caso che mi fermi, perchè sto diventando noioso, ma mi sembra proprio di rievocare fantasmi di un'epoca che più che mai mi risulta sempre più remotissima di quanto in realtà non sia. Gran brutta cosa la vecchiaia che t'induce a parlare a vanvera, temo proprio che quello di cui sto parlando non abbia più alcun interesse, in tal caso chiedo venia. / Ho chiesto a una signora, che stasera dovrebbe andare al Comunale di Bologna, di riferirmi al riguardo dell'opera di Battistelli, in prima italiana, liberamente tratta da "Matrimonio all'italiana", non essendo a conoscenza fino ad ora di possibili trasmissioni radiofoniche, in scena in questi giorni nella città felsinea. La cosa m'interessa in quanto Battistelli è uno dei compositori odierni più interessanti della scena odierna, anche se di livello discontinuo. Speriamo che con questo allestimento il Comunale si risollevi dal "Trionfo di Clelia", ce ne sarebbe proprio un gran bisogno!

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