Ancora per la serie "Certezze Gr(rroar!)anitiche", in campo(rella) musicale(?): Giovanni Allevi e Salvatore Sciarrino, ovvero 'gli asparagi e l'immortalità dell'anima' (de li mortacci loro). Riguardo al primo mi chiedo proprio che fine abbia fatto e cosa eventualmente stia facendo il nostro boccoluto (o moccoluto?) musicante, notizie non ne ho e a questo punto non so se devo indulgere alla gioia o alla preoccupazione, però. Per quel che concerne il secondo, purtroppo i compagnucci della parrocchietta di Radiotresuite, hanno avuto la malsana idea, il mese scorso, d'intervistarlo telefonicamente durante gli intervalli della diretta del "Lohengrin" da Bayreuth, facendone ovviamente ascoltare degli estratti anche dal "Lohengrin" di quest'ultimo, che naturalmente ha in comune con quello 'autentico' soltanto il titolo, per tacere delle banali dichiarazioni dello stesso Sciarrino, ma senz'altro i soloni (anche nel senso di grandi 'sola') di Radiotresuite, avranno ritenuto di aver così omaggiato in maniera originale il genio wagneriano e arrivati a questo punto, ogni ulteriore commento mi sembra superfluo. Ovvero da un genio a un genitale, lascio ad eventuali lettori decidere chi sia l'uno o l'altro. / Tra i 'desaparecidi' della scena musicale, mi sembra di poter annoverare anche l'occhi-cerulei-biondo-crucco-mangiacrauti Max Raabe, un tempo prezzemolino della parrocchietta di Radiotre, che me l'ha reso decisamente indigesto, col proporlo a ogni piè sospinto, facendo più volte saltare dei concerti sinfonici dal palinsesto, pur di dare spazio a ogni suo minimo vagito. Non so se qualcuno se lo ricorda ancora, con quella sua vocetta in stridulo falsettone, tipico artista normalmente definito poliedrico, ovvero buono per tutte le occasioni, ovvero buono a nulla, accompagnato dal suo complessino dotato ovviamente di teutoniche violiniste occhi-cerulei, in un repertorio che era un bollito misto (ma alquanto sciapo) di cabaret,musical, operetta, lirica, pop, rock e compagnia bella, eseguito con perenne insipienza (il guaio è che incideva pure dei dischi, poi non meravigliamoci della crisi del mercato discografico). Insomma, sembrava che i buffoni di Radiotre avessero scoperto la gallina dalle uova d'oro, poi improvvisamente più nulla. Mi sono distratto io o qualche accidente è andato (finalmente) a segno? A volte ritornano (Augh! Puah! Yawn!). / Parecchio tempo addietro, sempre durante le mie peregrinazioni in rete, mi sono accorto che esiste, non so se ne ho già accennato, un mio giovane omonimo, jazzista di una certa fama, che credo suoni il contrabbasso. Colgo l'occasione per specificare eventualmente che non ho nulla a che vedere con costui, che non abbiamo alcun rapporto di parentela. Dico questo unicamente per dovere di cronaca, sia ben chiaro che non ho nulla contro di lui. / In un'altra occasione, navigando in rete, m'imbattei in un avviso dal tono vagamente iettatorio, che così recitava: "E' morto Gabriele Evangelista, l'amico dei camionisti". E il bello è che, essendo pedone, io i camionisti li odio a morte! Incerti della rete!
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