Disquizioni intorno alla musica colta, con particolare riferimento alla realtà contemporanea.
venerdì 8 marzo 2013
Le cose cambiano.
Ovvero nulla è più come una volta. Lapalissiano! Anche i tarli del terzo millennio hanno mutato il loro comportamento. Parlo proprio di quelle simpatiche bestiole che, in tempi andati, erano solite infestare e mangiucchiare mobili antichi di un certo pregio. Ritengo che i loro gusti alimentari si siano decisamente involgariti, visto che non avendo in casa mobilia di pregio, ho dovuto fronteggiarli più volte in passato. Ultimamente si sono accaniti su un porta cd di legno decisamente dozzinale, con un impegno degno di miglior causa, allietante rumorosamente le mie nottate, altrochè concerti di capodanno e piccole musiche notturne, ben altri concerti mi toccava sciroppare. Non entusiasmandomi l'idea di svuotare tutto il porta cd, per cospargelo di antitarlo, non sopportandone la tossicità, ho deciso di tentare una terapia d'urto alternativa. Avendo, in quella stanza, già posizionato in maniera acconcia un mini sistema stereo economico Aiwa, gli ho fatto riprodurre, a volume sostenuto, l'Oro del Reno e l'Olandese volante, dopodichè le simpatiche bestiole sembrano essersi ammutolite. Se la faccenda dovesse ripetersi, sto già pensando di deliziarle con musichette amene tipo "Le sacre du printemps"di Stravinski, Suite scita di Prokofiev, Amériques di Varése, Mandarino miracoloso di Bàrtòk e via di questo passo. Vi farò sapere di eventuali sviluppi. Anni fa mi imbattei persino in un tarlo melomane raffinato che si andò a spiaccicare sulla superficie di durissimo policarbonato di un mio cd della Dg, contenente la quinta sinfonia di Mahler, eseguita dall'orchestra sinfonica di Chicago diretta da Claudio Abbado! Ammirevole per certi versi, ma stupido vista la fine che ha fatto! Perciò per favore, non ditemi mai che ho un tarlo nel cervello, ci mancherebbe altro. Ne ho già abbastanza di quelli che mi ritrovo in casa, dai gusti decisamente proletari!
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